Dott. Cristian Jody Gagliardo

Psicologo-psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare formato con indirizzo sistemico-relazionale. Esperto in valutazione neuropsicologica e riabilitazione cognitiva; esperto di disabilità intellettiva e relazionale di giovani e adulti.

Dopo la laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ho frequentato la scuola di specializzazione E.i.s.t.  - European Institute of Systemic-relational Therapies - ed il Centro di Terapia Familiare, distretto 3 dell'ASL Milano - ottenendo nel 2012 l'abilitazione alla pratica della psicoterapia. 
Nel 2010, presso l'Università dell'Insubria, ho seguito il corso di perfezionamento per il trattamento della dipendenza da Gioco d'Azzardo Patologico. Aggiornamento continuo in neuropsicologia clinica dei disturbi comportamentali e decadimento cognitivo su base dementigena. 

Mi occupo di disturbi neuropsicologici (decadimento cognitivo, post traumatizzati e danni focali), psicopatologie (disturbi d'ansia e dell'umore, fobie, disturbi alimentari, gioco d'azzardo patologico, conflittualità intrafamiliare, disturbi di personalità) e difficoltà relazionali di coppia.

Terapie individuale, di coppia e familaire; supporto alla genitorialità e conduzione di gruppi di auto-mutuo aiuto.

Ricevo a Saronno e Fagnano Olona (VA), dal lunedì al sabato, su appuntamento. Possibilità di consulenza Online.

La terapia ad indirizzo sistemico-relazionale lavora, individualmente o in setting familiare allargato, per comprendere e modificare le condizioni che hanno generato e mantengono lo stato di malessere della persona e/o della famiglia.

E' un approccio terapeutico che si focalizza sulle relazioni e sui sistemi di interazione tra individui. Parte dall'idea che i problemi psicologici di una persona siano spesso generati e mantenuti dalle dinamiche relazionali in cui questa è coinvolta. In altre parole, considera l’individuo come parte di un sistema più ampio, come la famiglia, e ne analizza le interazioni e le dinamiche per comprendere e affrontare le difficoltà.

La visione sistemica affonda le radici, tra gli altri, nel pensiero di Gregory Bateson che rivoluzionò il concetto di mente, considerata come esterna all’individuo. In altre parole, l’individuo avulso dal contesto e dalle relazione, non svilupperebbe una mente ed un pensiero; ne consegue che la modifica dei pensieri avviene lavorando sul contesto e sui sitemi di appartenenza.

La psicoterapia sistemico-relazionale utilizza l’ipotizzazione come strumento cardine per valutare insieme al paziente aspetti come i ruoli, la gerarchia, le alleanze e la qualità della comunicazione all’interno del sistema. Il "paziente" è sempre competente nella relazione, anche quando le modalità appaiono bizzarre o disfunzionali e i sintomi sono un'indicazione della strada da seguire per raggiungere un nuovo equilibrio. Nessuno si fa carico di un malessere, i sintomi appunto, se non ha un obiettivo più alto ed importante che in genere è lo stato di benessere di un membro della famiglia percepito come fragile o in difficoltà. Da questa idea di fondo, il terapeuta cerca di rispondere alla domanda: "Qui prodest il sintomo?".

La scelta del setting individuale o allargato è condivisa e concordata con chi chiede l'intervento. Una modalità non esclude l'altra e spesso le due procedure si intersecano e si interscambiano.