Dott. Diego Tosi

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Dott. Diego Tosi

Psicologo, Psicoterapeuta

Non riesco a chiedere la separazione dalla moglie in un modo definitivo, come posso fare?

Gentili Psicologi vi scrivo perché sono in una profonda crisi con me stesso. Ho 44 anni e sono sposato da 10 abbiamo una bambina di quasi 10 anni, il rapporto tra me e mia moglie non è mai stato idilliaco al contrario sempre abbastanza conflittuale nel senso che non siamo mai stati perfettamente in simbiosi ma tra una cosa e l'altra sono 17 anni che ci conosciamo.

Due anni fa è iniziata la mia crisi, non siamo mai stati affiatatissimi a letto, ma per lei il sesso è praticamente superfluo, non ci sfioriamo da più di un anno, inoltre ad aggravare il tutto ho cominciato a prendere coscienza che ero succube di lei, mi spiego, mi sono reso conto che per fare qualsiasi cosa (anche per acquistare un banale orologio per il running) mi nascondevo da lei per evitare discussioni, non ero libero di fare nulla senza essere "rimproverato". Un anno fa mi sono iscritto ad una chat di incontri e ho conosciuto molte donne (cosa di cui mi pento), che come me erano solo in cerca di distrazioni, ma a marzo ho conosciuto una donna di cui mi sono perdutamente innamorato, non penso di aver mai provato un amore così grande e profondo, che peraltro è pienamente ricambiato, oggi voglio di più, voglio vivere con lei.
Ho chiesto diverse volte la separazione a mia moglie, senza dirgli dell'altra donna, ma in modo poco incisivo, non riesco ad affondare il coltello e tenere una posizione ferma, nel senso che quando lei comincia a piangere e dirmi che mi ama, cosa che non faceva da anni, e che sto rovinando la vita a lei e a nostra figlia finiamo sempre per darci un po' di tempo per vedere se va meglio, ma io in cuor mio so che amo un' altra donna e vorrei scappare via. Ad aggravare il tutto non riesco a vedere mia figlia, che amo più della mia vita, soffrire e urlarmi contro dicendo che non le voglio bene e non voglio bene alla mamma.
Come posso fare a rendere il tutto meno doloroso possibile e portare a fondo la separazione? Come mi devo comportare con mia figlia?

Caro Marco,
la situazione che porta è complessa e capisco che la descriva come una crisi profonda.
Nei rapporti così lunghi si creano legami particolari e molto forti che, anche se razionalmente sappiamo di dover interrompere, non riusciamo a spezzare. Lei descrive una situazione difficile nella quale non è libero, ama un'altra donna e, dall'esterno sarebbe facile dire che lei deve lasciare sua moglie; tuttavia la relazione ha evidentemente degli aspetti tali per cui lei non sopporta di vedere soffrire sua moglie, ha preoccupazioni per la bambina e ha paura del deterioramento del rapporto con lei.
Questo carico che porta con se non rende quindi possibile per lei affondare il coltello per dare un ultimo taglio.
In psicoterapia si può lavorare, per ristrutturare il modo con il quale ci relazioniamo, per dare significato al nostro sentire e capire come mai, ad esempio, non possiamo sopportare la sofferenza dell'altro e perchè ce ne sentiamo colpevoli non riuscendo poi a prendere le decisioni giuste per noi.
A volte questi lavori possono essere anche lunghi, ma sono necessari per evitare di costruire le nostre future relazioni (che siano esse sentimentali, genitoriali, professionali) in una modalità “incastrante”.

In bocca al lupo

domande e risposte

Dott.Diego Tosi

Psicologo, Psicoterapeuta - Firenze

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