scuola materna
Buon giorno,
mio figlio di 3 anni ogni giorno, sin da subito, si lamenta che non vuole andare a scuola perchè non ci sono mamma e papà. Inizia a lamentarsi già la sera e la mattina prima di entrare piange e si aggrappa. Quando lo vado a prendere il pomeriggio però è sereno e mi racconta la sua giornata. Da qualche giorno mi dice che fa dei giochi (da solo), mentre prima sosteneva di gironzolare e basta. Al momento, dice di non aver legato con nessun bambino (credo sia una specie di "contestazione"). Per quanto riguarda noi genitori cerchiamo sempre di parlare in maniera positiva della scuola come di un ambiente che lo aiuterà a diventare un bimbo grande, con tanti giochi ecc.. Inoltre spesso gli lascio una mia fototessera da tenere in tasca, oppure gli dico che tra di noi c'è un lungo filo trasparente che ci tiene sempre insieme anche se siamo lontani.
Nonostante siano passati molti mesi le cose non migliorano. Anzi ultimamente, forse anche a causa delle vacanze di natale e della quarantena è un po' peggiorato.
Come possiamo aiutarlo a vivere con meno ansia il distacco e a godersi la giornata? grazie
Cara Francesca,
le sue parole raccontano una relazione in cui la mamma riesce a sintonizzarsi con capacità con il suo bambino, è una cosa molto bella.
Il contesto della scuola è un terreno di gioco e di scambio molto importante per i bambini, in cui hanno a che fare con i loro pari, ovvero altri "piccoli" con sensazioni, bisogni, paure e necessità peculiari e uniche.
Proprio lo stare in contatto con loro e l'assenza di un adulto di riferimento per ognuno può rendere il compito quotidiano della scuola più impegnativo, ma è grazie a questo limite che i bambini possono sperimentarsi nel trovare le proprie strategie di soluzione dei problemi.
Nell'ambito di un rapporto di fiducia e affetto come il vostro, è possibile che suo figlio senta effettivamente la paura di allontanarsi dai genitori, ma il gruppo dei pari può davvero esserne la soluzione, essendo il contesto in cui suo figlio scopre di essere capace di "fare da sè", di potersi divertire costruendo un pezzettino di mondo tutto suo, rassicurandolo dalla paura di stare lontano da mamma e papà... che comunque a fine giornata sono sempre lì per lui!
In questa cornice è importante che voi genitori riusciate ad ascoltare i timori e le insicurezze che si fanno strada dentro di voi in questo momento di crisi, cercando di digerirle ed elaborarle, in modo tale che non impattino nella relazione con vostro figlio e che possa sentirsi genuinamente confortato dalla vostra stabilità e sicurezza (che gli volete bene, che non rimarrà solo, che la scuola ha una funzione di crescita importante per lui).
Solo lei e il papà potete trovare "il giusto modo" di affrontare questa fisiologica crisi, a patto che manteniante la disponibilità alla riflessione e alla comunicazione con vostro figlio.
Buona fortuna e buona crescita!