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Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Psicoterapeuta, Coach, Psicologo dello Sport, Formatrice

Dott.ssa Giada Maria Tonelli

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  • Milano
  • consulenza online

Non ho soluzioni

Buonasera, non credo sia utile nemmeno presentarsi. Sono una utente. Ho 47 anni e sono moglie e soprattutto madre di due figlie (10 e 13 anni). Sto male. Voglio solo trovare il modo di salire al sesto piano. Ho perso mia madre a 15 anni ma questo trauma forse l’ho già risolto con un ottimo specialista. L’ho superato circa nel 2018. Del tutto? Credevo di sì. Da che non parlavo (da 30 anni) di mia madre, oggi lo faccio con tranquillità, senza scoppiare a piangere. Le cose sono peggiorate ultimamente. Mi sento male, non sopporto mio marito e le mie figlie. Le amo ma non so perché continuo a sottoporre loro e mio marito a questo tormento. Ricordo loro che io con mia madre ero perfetta, urlo loro contro, le colpevolizzo di essere serene e fortunate quando io alla loro età ero sul punto di perdere la mia di madre. Rinfaccio loro loro mia infelicità, dico loro che se morirò dovranno farsi una domanda. Amo e odio tutti perché chi ha preso per anni psicofarmaci sono io, chi è andata in psicoterapia sono io. Con scarsi risultati evidentemente. Poi mi pento. E poi continuo. Non ho il coraggio di farla finita, sono vigliacca. Non penso nemmeno al male che potrei provocare. Mi interessa sì e no. Voglio dire: se non mi Interessa nemmeno questo che vivo a fare? Non mi importa se avranno traumi, se li supereranno. Io non ci sarò più e non mi interessa dei miei cari. Cosa mi dirà il tempo? Cosa devo fare? La psicoterapia non funziona. Gli psicofarmaci ormai non li conto più. Non esco se non per andare al lavoro, non esco con mio marito, sono sempre stanca. Voglio solo stare a letto. Ho perso ogni amico. Non mi sopporto io e non mi sopporta più nessuno. È una confessione questa. Non chiedo aiuto. Per me è tardi per essere felice, che io viva o che io muoia. Agite molto prima di me. Non aspettate che tutto sia andato al diavolo. Non fate come me.

Cara,
grazie per aver trovato il coraggio e la forza di scrivere queste parole e condividere ciò che stai vivendo. Anche se ti senti sopraffatta e pensi che sia "troppo tardi", in queste tue parole vedo una possibilità. So che in questo momento le tue emozioni possono sembrare insopportabili e ingestibili, ma il fatto che tu abbia scelto di raccontarti è già un segno importante: dentro di te c’è ancora una parte che spera in un cambiamento, anche se ora ti sembra distante.

Quello che descrivi – la stanchezza, il senso di isolamento, il dolore verso chi ami e verso te stessa – non è qualcosa che devi affrontare da sola. È un segnale che hai bisogno di supporto immediato, un aiuto concreto per trovare sollievo e dare una nuova direzione alla tua vita. La psicoterapia e gli psicofarmaci, che dici di aver provato, richiedono tempo e aggiustamenti per essere realmente efficaci. Non significa che tu abbia fallito, ma che forse non hai ancora trovato l’approccio o il supporto giusto per te.

Se senti che la situazione diventa troppo pesante, ti invito a contattare subito una linea di emergenza o un professionista vicino a te. Non c’è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto, ed è un segno di grande forza riconoscere quando non possiamo affrontare tutto da soli.

Se te la senti, io sono disponibile ad ascoltarti, anche online. Non devi affrontare questo percorso da sola: ci sono persone pronte a sostenerti e ad accompagnarti verso un cambiamento. La tua sofferenza merita di essere ascoltata, e tu meriti di essere aiutata.

Con affetto,

Giada

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