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Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Psicoterapeuta, Coach, Psicologo dello Sport, Formatrice

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  • Milano
  • consulenza online

Relazione insostenibile ma non ne esco

Buongiorno, sono una donna di 36 anni con una bambina di 2. Io e il padre della bambina, che ha 53 anni, non viviamo insieme perché lui ha deciso di continuare a vivere con i due figli (adolescenti) avuti dal primo matrimonio, che è terminato per aver conosciuto me. Dunque non siamo una coppia in senso classico ma ci sentiamo comunque ogni giorni varie volte, facciamo cose insieme e abbiamo intimità: io vorrei convivere ma lui dice che non se la sente per via dei figli e del fatto che questa bambina non la voleva, ma è arrivata non usando protezioni. Il problema è che mi tratta malissimo, me ne rendo conto ma non riesco a interrompere questo rapporto, che mi dà pochissimo ma che mi sembra insostituibile. Mi dice che lo irrito, che non capisco niente, che non mi devo interessare alla sua vita, che è già tanto il tempo che ci dedica, che se sta con noi lo fa per la bambina e non per lui perché sta meglio con gli amici, che non posso chiedergli di fare qualcosa perché è lui che decide quando e come, che vuole bene alla bambina ma a volte se ne vergogna perché si sente anziano e la famiglia già ce l'aveva. Razionalmente mi rendo conto che è terribile ma non riesco a chiudere, perché poi ciclicamente si scusa, dice che sono importante, di dare tempo al tempo e quindi fa qualcosa di carino ma poi torna tutto come prima. La gestione della bambina è tutta sulle mie spalle, dal punto di vista pratico ed economico perché contribuisce con una cifra bassa ma a suo dire sufficiente, mentre per le sue condizioni potrebbe dare molto di più. Vi chiedo qualche consiglio

Cara Ele,

Grazie per aver condiviso con apertura la tua esperienza e le emozioni che stai vivendo. È chiaro quanto questa situazione stia incidendo profondamente su di te e quanto tu stia cercando un modo per migliorare le cose, per te stessa e per tua figlia. Desidero dirti subito che ciò che stai affrontando non è una tua colpa: meriti rispetto, amore e sostegno.

La dinamica che descrivi – fatta di momenti in cui lui ti tratta male, seguiti da scuse e gesti carini – può essere estremamente confusiva e proprio per questo difficile da interrompere. Questo ciclo è comune nelle relazioni che oscillano tra dolore e speranza, e può farti sentire intrappolata, nonostante tu riconosca razionalmente quanto sia insostenibile.

Come chiedi, ti propongo qualche riflessione e suggerimento per aiutarti a orientarti:

  1. Riconoscere il valore che meriti
    Il rispetto è la base di qualsiasi relazione sana. Il fatto che tu abbia già riconosciuto quanto la situazione che vivi sia ingiusta e dolorosa è un primo passo fondamentale: significa che dentro di te c’è una consapevolezza che può guidarti verso il cambiamento.
  2. Esplorare il legame emotivo
    Anche se razionalmente capisci che questa relazione ti fa più male che bene, il legame emotivo che hai con lui rende difficile chiudere. Questo è normale, soprattutto se i momenti positivi che offre ti danno la speranza che le cose possano cambiare. Ma è importante chiederti: quanta energia stai dedicando a sperare che lui cambi, e quanta ne rimane per te e per tua figlia? Una relazione che ti svuota e ti fa sentire sola non ti permette di vivere pienamente né di prenderti cura di chi ami.
  3. Rivalutare il tuo ruolo e i tuoi bisogni
    Stai facendo moltissimo da sola per tua figlia, sia economicamente che emotivamente, e meriti di essere sostenuta. È importante chiederti: cosa vuoi per te stessa e per tua figlia? Che tipo di ambiente desideri per lei e per la tua serenità? Queste domande possono aiutarti a visualizzare un futuro in cui le tue energie non sono consumate da una relazione che non ti dà ciò di cui hai bisogno.
  4. Chiedere supporto
    Nessuno dovrebbe affrontare una situazione come questa da solo. Potresti considerare di rivolgerti a un professionista per esplorare più a fondo le dinamiche della relazione e costruire una strada per liberarti da questa dipendenza emotiva. Un supporto professionale può aiutarti a capire meglio i tuoi bisogni e a trovare il coraggio per prendere decisioni difficili.
  5. Darti tempo e compassione
    Non sentirti sbagliata o "debole" per non riuscire a definire subito questa relazione. I legami emotivi possono essere profondi e difficili da spezzare, ma ogni piccolo passo verso la consapevolezza e l’autonomia conta. Non devi fare tutto in una volta: inizia ascoltando te stessa e dando valore ai tuoi bisogni.

Ricorda che non sei sola e che ci sono persone e risorse pronte ad aiutarti. Meriti una relazione che ti faccia sentire amata, rispettata e sostenuta, e un ambiente sereno per crescere tua figlia. Anche se al momento ti sembra difficile, puoi iniziare a costruire un futuro più sereno e appagante per entrambe.

Con sostegno,

Giada

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