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Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Psicoterapeuta, Coach, Psicologo dello Sport, Formatrice

Dott.ssa Giada Maria Tonelli

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  • Milano
  • consulenza online

Tipo di relazione: ''tossica o altro''?

Buongiorno, mi chiamo Danilo ed ho 40 anni. Da 12 convivo e di cui 5 sono sposato. Abbiamo 2 figlie di 11 e 9 anni. L'anno scorso a luglio mia moglie mi ha chiesto la separazione, vendendomela come se mai fosse un domani avremmo potuto di nuovo frequentarci. Adesso la mia storia è un po lunga e scrivere tutte le sfaccettature con cui giorno dopo giorno, anno dopo anno la nostra relazione ha iniziato a deteriorarsi, ma cercherò di fare un riassunto. Partiamo dal dire che il mio lavoro mi porta per circa 21 giorni fuori casa al mese e che economicamente non posso lamentarmi, mentre al contrario, mia moglie già da quando ci siamo conosciuti ha deciso di seguirmi e di rimanere a casa quando la figlia più grande ha iniziato ad andare a scuola. Mia moglie nel 2020 ha deciso di finire l'università e l'ha conclusa nel 2024 con successo. Il problema e iniziato ad aprile dello stesso anno quando ho controllato le spese e dentro un anno ha speso una grossa cifra per poter gestire la casa, la famiglia e le sue necessità. La questione non è sulla cifra spesa, ma soprattutto per il modo che, dopo averglielo comunicato, ha deciso di ignorare semplici mie richieste di spegnere le luci di una stanza se non ci sei, oppure riordinare casa ed una diminuzione delle spese, quindi ho deciso quanto lei potesse spendere per mantenere la famiglia e le figlie durante la mia assenza. Dopo un paio di mesi dove Lei gestiva queste finanze, ha capito che non erano sufficienti a parere suo ed invece di trovare un lavoro che potesse aumentare le sue entrate e non gravare sulle mie, ha semplicemente detto che io non la supportavo, senza contare che Lei essendo straniera ed avendo conseguito un diploma straniero, non è riuscita a farlo riconoscere in Italia (ha trovato un lavoro di circa 40 ore mensili). Oltre altre molte altre cose che sono capitate, mi ritrovo con 2 bambine che non hanno regole, sono sempre sul telefono (anche 4 ore al giorno), una di esse mangia relativamente pochi cibi, la scuola ed i compiti sono ai limiti dell'accettabile (ho avuto richiamo dalla preside) e mi ritrovo con mia moglie che la maggior parte del tempo e sdraiata su un divano sotto una coperta; le faccende di casa, sono per lo più a carico mio e devo spingere per far fare i compiti oppure far ''muovere il culo'', trovando hobby o sport, alle mie figlie. In tutto questo mia moglie non mi aiuta, anzi è un porto sicuro per le mie figlie, dove rifugiarsi quando cerco di ''svegliarle''. Mi ritrovo in una situazione dove vorrei aiutare mia moglie e farle capire che non e una cosa normale passare il tempo sul divano, ma deve iniziare ad uscire, farsi amici, trovarsi hobby, aiutando e sostenendo anche ciò che vorrei insegnare alle mie figlie. Il problema e che appena provo ad intavolare la cosa, lei mi guarda con quello sguardo come se fossi pazzo ed ho paura che se insisto di piu, possa denunciarmi per ''violenza psicologica'', ma non so come fare per aiutarla perché a pare mio è depressa. So che potrei aver influito con alcuni miei atteggiamenti a creare la situazione di separazione, ma ad oggi non mi fido a lasciare la crescita delle nostre figlie solo a lei per la maggior parte del tempo. Grazie

Caro Danilo,

la sua domanda è molto significativa perché dimostra che ha già iniziato un processo di consapevolezza sulla natura di questa relazione. Quando ci si interroga sul proprio rapporto e sul malessere che ne deriva, significa che si è pronti a guardarlo con maggiore lucidità, e questo è un passo importante.

Una relazione può diventare tossica quando il coinvolgimento affettivo si trasforma in una fonte di stress costante, minando il benessere emotivo e creando dinamiche di dipendenza, controllo o manipolazione. Tuttavia, ogni rapporto è unico, e per comprenderlo a fondo è utile chiedersi: cosa mi fa sentire bloccato in questa relazione? Quali sono i segnali che mi fanno dubitare del mio benessere?

La confusione e il senso di insicurezza che descrive possono derivare da meccanismi relazionali che si ripetono nel tempo e che rendono difficile prendere decisioni chiare. A volte, il legame con l’altro porta a normalizzare situazioni che, viste dall’esterno, apparirebbero più evidenti. L’aspetto centrale, però, è chiedersi se questa relazione la sta facendo crescere o se, al contrario, sta assorbendo la sua energia e la sua serenità.

Riflettere su queste dinamiche con il supporto di un professionista potrebbe aiutarla a dare un nome più preciso a ciò che sta vivendo, a individuare eventuali schemi ricorrenti e a comprendere quali passi fare per tutelare il proprio equilibrio emotivo. Ogni relazione dovrebbe essere un luogo di sostegno e rispetto reciproco, e merita di essere vissuta con serenità.

Se sta già ponendosi queste domande, significa che dentro di sé ha già la forza per cercare una risposta autentica.

Un caro saluto

Giada Tonelli

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