Buongiorno, donna, 55 anni, 10 anni fa un ricovero per depressione acuta curata con depakin crono, efexor 100, interrotti gradualmente dopo due anni e sostituiti con cure omeopatiche per i gravi effetti collaterali, e una diagnosi di depressione bipolare, forse ereditata da mia madre. Varie terapie psicologiche a cicli biennali, quando sentivo che "scivolavo", nessun farmaco, se non cure omeopatiche. Ho sempre lavorato tranne i due anni in cui sono stata male, la mia vita famigliare a seguito del mio bipolarismo è distrutta. Ora ho una vita difficile, sempre di corsa. Da qualche mese sento dentro di me rabbia incomprensebile, alternata a momenti di grande sconforto nei quali desidero morire per poter riposare in pace. le terapie psicologiche hanno lasciato in me il tempo che hanno trovato, mi dimentico le cose che mi vengono spiegate e tutto torna come prima. Cosa posso fare? Chiedere un ricovero? Sono stanca di lottare. Esiste un farmaco che mi aiuti davvero? Grazie
Cara Clelia, il disturbo bipolare non è qualcosa da prendere sotto gamba. Ti è stato diagnosticato e forse le cure omeopatiche e il sostegno psicologico non sono sufficienti. Perchè non provi a rivolgerti ad un servizio di psichiatria e consultare un medico psichiatra che ti consigli un farmaco adatto alla tua situazione? Esistono molti stabilizzatori dell'umore che potrebbero aiutarti a trovare un pò di equilibrio. Il pensiero di morte indica la tua enorme sofferenza, forse varrebbe la pena limitare il dolore prima di pensare a fare un percorso psicologico, che in ogni caso potrebbe successivamente rivelarsi utile per gestire in modo più efficace le relazioni nella tua famiglia. Non tutto è perduto, devi solo provare un'altra strada, oltre che impegnarti nel provare a cambiare, dando la giusta importanza al lavoro che fai su te stessa e all'aiuto che ti viene offerto. Non perdere la speranza!