Caro Andrea, capisco la tua preoccupazione e il tuo disorientamento, visto che la tua posizione nei confronti di questa relazione è, per volere della tua ragazza,un po' ambigua. Quello che posso dirti è che l'ambiguità è proprio una caratteristica dei disturbi alimentari, come quello che sta interessando la tua ragazza. Di solito infatti l'insicurezza e il senso di inadeguatezza (sia psicologica che fisica) di chi ne è affetto provoca una forte necessità di definizione dall'esterno rispetto al livello di gravità della situazione, per questo lei non vuole che tu ti allontani definitivamente da lei, ma allo stesso tempo ti mette continuamente alla prova per vedere fino a che punto riuscirai a starle vicino e a tollerare. Purtroppo però questo può diventare un meccanismo distruttivo per entrambi, soprattutto per lei, per questo io ti consiglierei di non rimanere in balia delle sue modalità ma di prendere delle posizioni definite e precise, di starle vicino per aiutarla a intraprendere un percorso, fino quasi ad obbligarla, magari prendendo tu stesso un appuntamento o delle iniziative per lei. Ti sembrerà strano ma il tuo atteggiamento le trasmetterà un senso di fiducia nella possibilità di farcela e di valore personale perchè tu sei disposto a restarle vicino in un momento così difficile. Ovviamente per fare questo bisogna che sia tu il primo a crederci! In bocca al lupo