psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Atteggiamento protettivo di mio figlio nei confronti di un suo amico
Sono mamma di un bambino di 10 anni. E' un bimbo completo, va benissimo a scuola e e riesce in tutti gli sport. Ha un ottimo rapporto con i suoi coetanei e in famiglia è piuttosto riservato. E' sempre stato molto sensibile e disponibile con i suoi amici. Circa 6 mesi fa è morto il papà di un suo amico, tra l'altro amico di famiglia e da allora le maestre e l'istruttore di basket lamentano un atteggiamento protettivo di mio figlio nei confronti di questo “povero“ bimbo.Quest'ultimo tende molto ad appoggiarsi a mio figlio, facendolo carico anche dei suoi momenti tristi. Questa situazione preoccupa le maestre, perchè porta entrambi i bambini a distrarsi dalle lezioni. La mia domanda è: può essere dannosa questa situazione per mio figlio, che si sta sovraccaricando di tensioni? Dovrei cercare di allontanarli? Come devo affrontare questo argomento con mio figlio facendogli capire che deve pensare e agire per uno e non per due?
Gentile Linda,
ci sono bambini che come suo figlio sono molto predisposti ad aiutare e proteggere dei compagni percepiti come più fragili e in difficoltà. Di solito sono bambini molto bravi a scuola e nei vari contesti e attenti a badare a se stessi senza creare problemi agli adulti, fino a sembrare quasi adultizzati. Se da un lato questa può essere considerata una caratteristica positiva, dall'altro può essere molto pesante per un bambino, perché il suo senso di adeguatezza dipende da quanto riesce a dare. Io le consiglierei di parlare con suo figlio di questa cosa rimandandogli quanto sta facendo di bello per questo suo amico ma anche la necessità di spostare l'attenzione sui suoi bisogni, sulle proprie emozioni, distinguendole da quelle altrui senza empatizzare totalmente o farsi prendere dal senso di colpa, in fondo in questo modo non si è più d'aiuto nemmeno all'altro.
mi rendo conto che può non essere semplice, ma mi sembra una mamma molto attenta e in grado di gestire la cosa, tuttavia se il disagio dovesse persistere non esiti a rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Io ricevo anche ad Avellino, resto a sua disposizione