La pandemia da Covid-19 ci ha messo di fronte al fallimento del mito del controllo su ogni cosa, e proprio “il non controllo” mette l’uomo in crisi ed aumenta a dismisura il suo livello di ansia. Rispetto ad altri eventi catastrofici del passato, ha portato con sé un elemento di rischio in più: l’isolamento sociale e la distanza fisica.
La storia ci insegna che ogni pandemia scatena una serie di reazioni basate sulla paura. Alcune conseguenze potranno essere: disturbi d'ansia, ipocondria (la paura delle malattie), disturbi fobici-ossessivi, oltre a sintomi depressivi e da stress post traumatico (in particolare per le persone che non hanno avuto la possibilità di elaborare il lutto e per il personale medico e paramedico derivato dalla sensazione di impotenza e dall'impossibilità di salvare tutti).
Ora mi rivolgo direttamente al lettore che si starà ponendo la domanda: Come riuscire a gestire al meglio l’ansia e la paura?
Come prima cosa non credete a chi vi dice: «Smetti di pensarci! Concentrati su qualcos’altro». Gli esseri umani non possono NON PENSARE a qualcosa, perché pensare di non pensare è già pensare! È un paradosso! Potrà sembrarti assurdo, ma la mente umana funziona in larga parte attraverso logiche paradossali e contraddittorie. Verifichiamolo insieme attraverso un semplice esperimento: Se ora ti chiedo di NON pensare ad una torta alla frutta, cosa ti viene in mente? una torta alla frutta! Quindi, più tenti di non pensare al coronavirus, più l’ansia ti attanaglierà per tutta la giornata.
In questi mesi potrai anche esserti ritrovarto a parlare del Covid-19 in continuazione e con chiunque. Questa è una delle peggiori soluzioni che puoi mettere in atto. Perché, più parli di un problema, più esso diviene grande e irrisolvibile nelle tua mente. È come se tu annaffiassi una piantina (in questo caso l’ansia) con un fertilizzante speciale. La piantina comincerà a crescere, continuerà a crescere, fino a diventare ingestibile. Evita quindi di parlarne, evita di lamentarti e blocca chiunque altro inizi a parlarne con te.
Un’altra non-soluzione è quella di stare connesso costantemente ai canali di informazione e farti bombardare da “tutto e il contrario di tutto”. Quindi, scegli una o due fonti autorevoli, segui soltanto quelle e seleziona una fascia oraria di mezzora, in cui concentrare la raccolta delle notizie.
E infine... piuttosto che tentare di controllare la tua ansia o perdere tempo a parlarne senza risultato, inizia a fare. Fare qualcosa che ti impegni a livello manuale, creativo e soprattutto che tenga impegnati i tuoi pensieri attivamente. Puoi cimentarti nel tuo hobby, scoprire nuove passioni che non sapevi nemmeno di avere. Oggi il web è pieno di siti che consigliano vecchie e nuove attività da svolgere in casa!
Rinunciare, delegare, controllare, lamentarsi sono tutti atteggiamenti che, se all’inizio di una crisi possono esserci stati d’aiuto, perpetuandosi possono farci scivolare lentamente verso gravi forme di malessere.
Articolo Pubblicato sul mensile "Il Basso Vicentino"
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