Cosa è l'ansia?
L'ansia è una compagnia inattesa, che si autoinvita. Può apparire mentre facciamo sport, mentre guidiamo lauto, mentre siamo al cellulare o guardiamo un film. Negarle l'invito non sarà d'aiuto. Si farà spazio e proverà a sedersi al nostro fianco. Quello che possiamo fare è iniziare un Dialogo.
Si tratta di un fenomeno camaleontico, difficile da individuare, che può verificarsi in situazioni molto diverse tra loro, e può assumere forme differenti. Essa si esprime tramite il linguaggio del corpo e presenta una base somatica. Tensioni muscolari, annebbiamento della vista, sudorazione, difficoltà respiratorie, tachicardia sono alcuni dei sintomi fisici che a volte possono essere accompagnati anche da sensazioni psicologiche in grado di provocare un circolo vizioso, e quindi un aggravamento dei sintomi.
I pensieri negativi che favoriscono lo sviluppo di tale circolo vizioso possono essere legati, ad esempio, alla paura che possa accadere qualcosa di imprevisto. La paura di perdere il controllo diviene l'elemento moltiplicante dei sintomi ed il rischio è quello di trovarsi immersi all'interno di veri e propri attacchi di panico o nella crisi d'ansia.
Perchè reagiamo in modo diverso all'ansia?
La propria storia di vita, gli aspetti temperamentali e di personalità, l'educazione, possono renderci più o meno predisposti allo sviluppo di sintomi ansiosi. La presenza di emozioni o motivazioni represse, ad esempio, è una delle cause principali di tali sintomi. Ma anche aspetti legati all'educazione, in particolare durante l'infanzia, possono determinare l'insorgenza di una sintomatologia di questo tipo. Genitori iperprotettivi possono, ad esempio, veicolare l'idea che l'ambiente sia denso di pericoli e rischi. Interiorizzare una concezione minacciosa del mondo può determinare lo sviluppo di paure irrazionali. Anche la presenza di conflitti interni non elaborati può determinare l'insorgenza di crisi ansiose intense. Alcuni conflitti, infatti, possono essere sposati su situazioni esterne, inconsapevolmente. Altre cause, inoltre, possono riguardare la tendenza della persona a porsi obiettivi eccessivamente elevati, oppure a forme estreme di perfezionismo.
Il sistema nervoso simpatico reagisce allo stimolo di un elemento minaccioso (immaginario, come il pensiero), provocando un aumento del battito cardiaco e della respirazione. Questa reazione ha una ragione di tipo evolutivo, utile ad attivare il nostro organismo per affrontare un pericolo imminente. Il pericolo però, in questo caso, non è reale ma è immaginato.
Cosa si può fare?
Ciò che si può fare è avviare un lavoro psicologico di esplorazione, al fine di aiutare la persona a comprendere l'origine del malessere ed individuare quelle emozioni che non hanno voce e che devono poter emergere. Aspetti di noi che non conosciamo e che non abbiamo messo alla luce per il timore, ad esempio, di deludere qualcuno o noi stessi.
Capire l'origine emotiva delle crisi d'ansia consente alla persona di aumentare la padronanza sui propri sintomi. Questo lavoro permette di stemperare i sintomi e di ridurre l'angoscia ed i suoi effetti, e ricominciare o cominciare a vivere una vita nel benessere.
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