Ho attacchi di panico da sempre, sin da piccolissima... Il primo ricordo di un attacco credo risalga all'età di 7 anni... Si sono protratti fino al 2017 in modo sporadico, casuale, e con un lasso temporale abbastanza dilatato tra di loro, nell'estate del 2017 invece, dopo aver fatto per la seconda volta uso di cannabis
la situazione è degenerata drasticamente.
Mi sono spaventata tantissimo, ho creduto che stessi per morire, ed è stata un'esperienza così traumatica da destabilizzarmi per tre mesi circa, poi ho iniziato a seguire un percorso teraupetico da uno psicologo.
Le cose sembravano andare meglio, eppure adesso, a distanza di due anni sono ricaduta in un tombino di ansia e disperazione completa.
Sento un dolore intenso, che punge forte, che mi toglie il respiro e il desiderio di gustarmi il sole, a volte invece è come se sentissi la sensazione di straniamento dal mondo, dalla realtà.
Sono terrorizzata al pensiero che sia tutta colpa di quella volta che ho fumato, e mi colpevolizzo.
È possibile?
mi sento di impazzire!!!
Gentile signora,
se fin da bambina ricorda il disturbo di panico, ora dovrebbe chiedersi se si presentò in concomitanza con degli eventi per lei traumatici (ad esempio avere assistito a una colluttazione, esser stata ripetutamente maltrattata dai suoi genitori, avere avuto uno o più incidenti, ecc.). Allora gli attacchi di panico - ma soltanto quando le cose sono andate così
Solitamente i sentimenti del panico sono causati dalla paura e dallo stress.
A proposito della cannabis da lei usata in due occasioni o nel 2017 - va chiarito che non è una droga come un tempo si definiva. Pure la cannabis agisce sul Sistema Nervoso Centrale (formato dal cervello e dal midollo spinale) alterando la percezione della realtà (disturbi psicotici) e dando dipendenza fisica e psicologica anche per tutta la vita.
Questa droga si assume fumando un con un dosaggio di principio attivo THC (tetraidrocannabinolo) molto più alto, dunque, pari al 20-30% rispetto al normale dosaggio (3-4%). I suoi attacchi di panico sono provocati certamente da questo 20-30% di THC.
Anziché colpevolizzarsi senza risolvere il problema, si faccia aiutare sia da uno psicologo che da un neurologo.