Buongiorno Camilla,
sono il dott. Sandro Ronchini.
Userò il testo della sua mail per inserire delle riflessioni che spero possano esserle utili per aprire una speranza nella sua situazione di fatica e sofferenza.
Ansia
CAMILLA IL 13/02/2025FEMMINA ETÀ 26 PROVINCIA: GR
Ansia e angoscia sempre più forti
Ciao, Sono una ragazza di 25 anni. Fin da piccola mi è sempre capitato di avere una forte ansia soprattutto la notte e questa cosa è cresciuta con me, per poi peggiorare maggiormente in seguito all’ammalarsi di mio padre (che ora è guarito).
Il fatto che questo disagio si manifesti sin dalla prima infanzia mi fa pensare che debba essere successo qualcosa nella primissima infanzia, potrebbe essere qualcosa di legato al periodo in cui sua madre era gravida di lei, oppure nei primi anni della sua vita, forse qualcosa che è successo in famiglia, o legato ad un clima che si respirava/ra nella sua famiglia.
Ciò che si manifesta la notte è legato a parti profonde, che riescono ad arrivare in superficie quando la coscienza la notte si abbassa e le preoccupazioni/ paure fanno capolino generando ansia e a volte angoscia.
Passo periodi in cui penso di essere tranquilla a periodi in cui non riesco a dormire e a non piangere ogni notte. A volte questi attacchi d’ansia sono legati a cose che mi preoccupano in quel momento altre volte sono del tutto immotivati.
Apparentemente immotivati, in realtà l’ansia ha sempre una sua logica ed è portatrice di un senso, che certamente finchè non verrà compreso le genererà soprattutto disagio; ma chissà perché questa parte profonda ed inconscia bussa alla sua porta di notte da cosi tanto tempo.
Stavo pianificando di fare un’esperienza di vita all’estero per pochi mesi, cosa che ho già fatto e che la seconda volta avevo vissuto veramente male all’inizio, con forti crisi emotive di pianto e ansia, volevo comunque rifarla perché alla fine me ne era rimasto il bene e perché se non la faccio ora che non lavoro non la potrò fare mai più; ma ora che la cosa si è concretizzata ho ricominciato ad avere le crisi di ansia e adesso non so più se partire oppure no.
Il fatto che partire le generi ansia è già una risposta al suo quesito: si sente maggiormente protetta in un terreno conosciuto e sicuro come quello di casa, mentre allontanarsi, nonostante la affascini è comunque generatore di ansia e preoccupazione, e questo ci da un indizio: le cose che non conosce le generano preoccupazione e ansia.
Inoltre vorrei intraprendere un percorso di terapia, perché vorrei tanto riuscire a vivere più serena e senza questa forte angoscia che mi segue dalle elementari, ma vivo in una piccola città e non mi sento a mio agio all’idea di andare da un terapeuta della zona che potrei incontrare in altre occasioni e non posso neanche farlo online perché vivo con i miei genitori che essendo in pensione sono quasi sempre a casa, anche in questa cosa mi sento bloccata e non so cosa fare. Vorrei solo riuscire a vivere più serena.
Il suo desiderio di iniziare una terapia mi sembra provenire da una parte di lei sana che si vuole bene, e che va alimentata.
La terapia potrebbe essere lo strumento che le permetterà di mettere in ordine i pezzi del suo “puzzle” e iniziare a comprendere i messaggi che il sintomo sta cercando di portare a coscienza.
Mi dispiace vedere quanta sofferenza sta vivendo e ha vissuto nei primi 25 anni di vita e le sono vicino; le consiglio vivamente di contattare uno psicologo e iniziare un percorso di terapia, vedrà che le cose cambieranno e si sentirà meno sola e persa in questo labirinto che la sta accompagnando da molti anni.
Se preferisce non rivolgersi ad un terapeuta della sua zona potrebbe valutare di fare un percorso online, sarei lieto di accoglierla e accompagnarla in questo viaggio dentro se stessa.
Le auguro di trovare la forza di prendere questa decisione e di fare questo passo.
Saluti.
SR