Ansia e sbandamenti

Paolo

Buonasera volevo un parere se possibile,
Da circa un anno e mezzo soffro di questo senso di sbandamento e difficoltà di coordinazione delle gambe con una pregressa sensazione di ansia, provengo da una forma di attacchi di panico che al momento sono scomparsi facendo una cura con un ansiolitico.
Nell ottobre dello scorso anno avendo questi disturbi mi sono rivolto ad uno psichiatra il quale mi ha dato come cura da prendere Cipralex come inizio 2gg al di e poi aumentare, ho seguito per un m po, ma ho terminato la cura perchè mi dava problemi sulla sfera sessuale mentre sul lato sbandamenti mi sembrave che sortisse qualche effetto pur avendo fatto davvero 2/3 mesi di assunzione.

Pochi mesi fa a seguito di diffusi dolori alla schiena e collo e questi continui sbandamentiho eseguito una RSM colonna lombare dove mi sono stati riscontrate protusioni.
discopatie, una paio di ernie di piccola entità, una tendenza scogliotica a destra, quindi mi sono recato da un neurochirurgo il quale mi ha dato una relativa cura da seguire (cortisone, miorilassanti e codeina per i dolori), che al momento.
non ho eseguito sotto controllo del mio medico di base per causa vacino.

Volevo chiedere gentilmente, se un associazione di problematiche come la mia possono dipendere più dalla psiche con questo senso di ansia che mi porto appresso che mi causano questo senso di instabilità o le mie problematiche fisiche hanno un ruolo più predominante.

So che non siete dei maghi e le valutazioni si fanno con delle visite, ma non so se rivolgermi più ad uno pschiatra, con una relativa ripresa del SSRI o cercare la terapia farmacologica e fisica datomi dal Neurochirurgo.

Grazie a chi vorrà darmi un parere.


Cordialmente

3 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Paolo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto disagio possa generarLe.

Per ciò che concerne la terapia farmacologica migliore, onestamente mi sento di dirLe che sarebbe meglio condividere la questione esclusivamente con il medico prescrivente, figura professionale più competente in materia.

Una cosa comunque è certa: la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più terapia psicologica pertanto ritengo fondamentale che Lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online, per ulteriori chiarimenti.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Gentile Paolo, le consiglio di confrontarsi sul da farsi con il suo medico di medicina generale. Esponga i dubbi sul cosa fare adesso, come ha esposto nella lettera scritta per psicologi/Italia. Nessuna via è preclusa, potrebbe essere buono sia procedere a nuovo confronto con psichiatra, sia con neurochirurgo. Mi permetto tuttavia di segnalarle la possibilità di un confronto con un fisiatra, poichè tale medico è specializzato in aspetto corporei con la competenza e la capacità di valutare sintomi che lei riporta, quali ad esempio ernie e concomitante ansia corporea. Un confronto potrebbe anche essere fruttuoso per capire se i suoi problemi alla schiena gioverebbero di un approccio non troppo farmacologico ad esempio, ma fisioterapico.

Un augurio per una nuova fare di benessere!

Buongiorno Paolo. Le consiglio di portare tutti questi dubbi ai medici che la hanno in cura, in modo da poter discutere di quale scelta sia meglio per lei con chi ha un quadro approfondito della sua situazione di salute. Ciò che le si può dire è comunque la possibilità di integrare una cura farmacologica ad una eventuale psicoterapia se la sensazione di sbandamento dovesse persistere nonostante le cure per individuare possibili cause psichiche che fanno emergere il sintomo.
Al momento tuttavia è difficile dare un riscontro approfondito, in quanto, come lei giustamente afferma, servirebbero una serie di colloqui di approfondimento.
Se volesse comunque intraprendere un percorso di supporto nell’affrontare le emozioni connesse alla situazione attuale o un percorso volto all’esplorazione di possibili cause psichiche del disagio, mi rendo disponibile anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.