Salve, sono un uomo di 36 anni sposato con un bimbo di 4 anni, di carattere introverso timido e molto ansioso, da luglio dopo un periodo di stress ed alcuni attacchi di panico che ho avuto al lavoro, vivo con il terrore dell’Ansia e del panico che associo al lavoro infatti da luglio fino ad oggi ogni giorno per andare al lavoro una sofferenza con tachicardia e forte paura di non farcela ad affrontare la giornata, premetto che lavoro in un call center e già di per se’ è un lavoro molto esigente da Parte dei capi che io cmq somatizzo molto volendo essere sempre perfetto....
Ho intrapreso una terapia con tecnica EMDR che all’inizio sembrava dare i suoi frutti ma ora dopo Natale sono ricaduto nello sconforto.....perché immagino sempre che andando al lavoro mi possa prendere un attacco di panico che poi puntualmente non si verifica tranne paura iniziale per andare al lavoro che poi più o meno gestisco, che minano però la mia qualità della vita.
Addirittura il più delle volte mi presento al lavoro 1 ora prima del mio turno forse per esorcizzare la paura che vada tutto bene,e che riesco ad arrivare al lavoro, solo ho sempre questa sensazione di non riuscire ad affrontare la giornata lavorativa questa paura mi ha portato davvero a rinunziare pure a viaggi ed altro, a breve inizierò ancora terapia interrotta a dicembre sperando di poter accettare comunque che ansia e panico non sono dannosi ma sono parte della natura umana...
Grazie per le eventuali riposte al mio disagio e alle mie paure giornaliere che affronto, ma con molte difficoltà, nonostante prima di luglio per 13 anni non ho avuto problemi di questo tipo che ora forse riverso sulla paura di non poter lavorare per le mie paure....
PS: a 13 anni sono stato per una malattia infettiva in ospedale ricoverato per 6 mesi ed ero quando sempre da solo, con i miei genitori disperati....una cosa che mi ha molto segnato.
Perché non riesco più a vivere come prima più o meno tranquillo mi sento in crisi e sto tentando con tutte le mie forse di accettare la cosa per superarla ma ho forti momenti di sconforto....
Salve credo che dovrebbe fare una psicoterapia del profondo che non agisca solo sui sintomi ma vada a comprendere le motivazioni che stanno alla base dei suoi attacchi d'ansia così pervasivi. Ci sarebbe da analizzare meglio la qualità della sua vita nella sua completezza e non solo in riferimento al lavoro, anche se i sintomi sembrano concentrarsi soprattutto nel contesto lavorativo, essi potrebbero avere un significato che va aldilà di esso.
Lei ha scritto di essere sposato e padre di un bambino di 4 anni, ma rispetto alla sua vita privata non ha detto nulla, forse le responsabilità familiari le creano ansia e preoccupazione?
Sono diversi gli elementi da approfondire, ma questo lo dovrebbe fare in sede di psicoterapia.
Spero di esserle di aiuto, per quanto possibile in questo contesto.
Cordiali saluti
Buonasera Orlando,
posso solo immaginare il terrore che prova prima e durante questi attacchi di panico, la grande paura di non farcela ad affrontare le incombenze quotidiane e forse anche un senso di impotenza nel non riuscire a venirne a capo, nonostante la volontà. La sua sofferenza ed il suo sconforto mi arrivano forti dalle sue parole.
Il corpo continuamente parla ed ci invia dei segnali per comunicare il suo stato ed eventuali disagi, ma spesso noi, presi dalle tante cose da fare, non gli diamo ascolto e anzi a volte lo mettiamo a tacere. Se questa non curanza si perpetua nel tempo ad un certo punto il corpo dice basta! e scatena l'inferno, esplode, scarica a modo suo trovando una via d'uscita. Ecco perchè a volte possiamo non trovare una spiegazione logica a dei sintomi ("prima stavo bene e poi all'improvviso...").
Credo che per lei attualmente sia prioritario riuscire a trovare degli strumenti efficaci per affrontare l'ansia e gli attacchi di panico, in modo tale da saperli affrontare qualora si ripresentassero. Successivamente sarebbe opportuno andare a vedere cosa c'è dietro questa enorme ansia e paura, quali altre emozioni si nascondono dietro questi sintomi e che per tanto tempo ha tenuto bloccate.
Io non sono esperta di EMDR, ma quello che posso dirle è che se lei sente e crede in questa terapia e soprattutto nel suo terapeuta, dovrebbe proseguire; spesso nel percorso terapeutico si possono presentare delle ricadute o delle fasi down.
Un caro saluto