Come aiutare mia figlia di 8 anni

SARA

Buongiorno, la mia bambina di 8 anni ha da un paio di giorno la paura che io e il suo babbo moriamo, non so da cosa sia dovuta, è una bambina molto sensibile che sente tanto le emozioni e i sentimenti. Non abbiamo subito perdite di familiari, se non quella del gatto della nonna ma circa un mese fa. Noi cerchiamo di tranquillizzarla, parlare della cosa e di spiegarle che è il ciclo della vita ma che per noi ancora c'è tempo e di pensare alle cose belle che possiamo fare insieme come viaggi, gite e passare del tempo insieme. Non so se questi pensieri siano "normali" a questa età e non so se posso aiutarla in altro modo. Vi ringrazio. Sara

9 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, avete fatto bene. Aggiungo che non c'è bisogno di dare troppo peso alle paure dei bambini ma semplicemente rassicurarli. I bambini usano i genitori come regolatori emotivi. Se i genitori gli danno troppo peso e si profondono in spiegazioni confermano che c'è qualcosa da temere. Se invece liquidano la cosa con sicurezza e tranquillità più facilmente i bambini si rasserenano.

Buona giornata.

Dott. Andrea Bottai - Firenze

Dott. Andrea Bottai

Dott. Andrea Bottai

Firenze

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Buongiorno Sara,

è normale che i bambini abbiano pensieri sulla morte e la paura che possa succedere ai genitori e alle persone a cui vogliono bene. A maggior ragione succede se ne hanno avuto esperienza in questo caso con la morte del gatto della nonna e se come tua figlia sono molto sensibili. Va benissimo parlarne, spiegare in parole semplici come stanno le cose, come avete fatto voi.

La cosa importante è lasciare aperto il dialogo nel caso avesse voglia di parlarne ancora e avesse voglia di esprimere i suoi pensieri, emozioni e dubbi a proposito. Se le piace disegnare potrebbe essere un ulteriore modo per condividere e per farle esprimere quello che sente anche creativamente disegnando o in altri modi che potete inventare insieme. L'importante è accogliere e validare i suoi vissuti e non trasmettere il messaggio che la morte sia qualcosa di taboo, di cui non si può parlare. 

Dottoressa Roberta Daminelli 

Dott.ssa Roberta Daminelli

Dott.ssa Roberta Daminelli

Bergamo

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Sara, Quello che descrivi è un fenomeno abbastanza comune nei bambini della fascia d'età della tua bambina. A 7-8 anni, i bambini iniziano a sviluppare una maggiore consapevolezza della realtà e della mortalità. Iniziano a comprendere che la morte è un evento irreversibile e universale, e questo può generare ansia o paura, specialmente nei bambini sensibili ed empatici come tua figlia. La perdita del gatto della nonna, anche se avvenuta un mese fa, potrebbe aver stimolato in lei riflessioni più profonde su questo tema. A volte, anche piccole esperienze legate alla morte di animali o la semplice esposizione a conversazioni o immagini che trattano questo tema possono far scattare queste paure. Quello che state facendo voi come genitori è molto positivo. Parlare apertamente della cosa, rassicurarla e aiutarla a concentrarsi sui momenti belli e sul presente è un approccio molto utile. Il fatto che le spieghiate che è un ciclo naturale e che c'è ancora tanto tempo per stare insieme è un messaggio rassicurante. e questa paura persiste o diventa così intensa da interferire con la sua serenità quotidiana, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista dell'infanzia, come uno psicologo o un pedagogista, che possa darvi ulteriori strumenti.

Consiglio un libro che può essere utile : “L'anatra, la morte e il tulipano” di Wolf Erlbruch (Ed. E/O)
Un libro dolce e poetico che affronta il tema della morte con semplicità e delicatezza. Perfetto per aprire un dialogo sincero con la tua bambina.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Cara Sara, due giorni sono un po' pochi per "allarmarsi", ma capisco la preoccupazione.

Perdere una persona cara è doloroso per tutti. Ma anche un animale domestico, se la bimba aveva un legame con il gattino della nonna. Le perdite minacciano il senso di sicurezza dei più piccoli. Sopratutto perché la famiglia intera soffre, in questo caso probabilmente la nonna. 

I bambini, come gli adulti, hanno il diritto di addolorarsi per le loro perdite. Non è risparmiando loro la sofferenza che li aiutiamo. Vanno accompagnati dando parole alle loro emozioni.
L'aiuto che potete dare a vostra figlia è:

Dire sempre la verità

Non nascondere le emozioni

Rispondere alle domande, chiedere se ha qualcosa che vuole sapere 

Al momento non mi preoccuperei, ma potete stare attenti a dei segnali, sé queste paure proseguono e se si attivassero altri segnali d'allarme, tipo:

frequenti crisi di rabbia e Aggressività

regressione a fasi precedenti dello sviluppo

disturbi del sonno: incubi e risvegli frequenti

allora in tal caso vi suggerisco di farvi supportare da uno specialista.

 

Dott.ssa Francesca Birello

Dott.ssa Francesca Birello

Firenze

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Buongiorno Sara 

È assolutamente normale e coerente con l età di sua figlia la paura della morte. Può accadere anche prima degli 8 anni.

Quando i bambini prendono consapevolezza,  attraverso l'esperienza,  il vissuto,  le cose che apprendono a scuola o ascoltando le altre persone, del fatto che esiste la morte la loro prima preoccupazione è collegata alle persone per loro fondamentali. Comprendono che anche i genitori potrebbero morire e l'elaborazione di questa paura avviene proprio attraverso il pensiero e il vissuto delle emozioni che ne conseguono .

State agendo in modo opportuno , parlando con lei di questa cosa per agevolare l'elaborazione della paura , per mostrarle come anche delle cose più dolorose se ne possa parlare insieme .

Sono fasi della vita necessarie per lo sviluppo, a meno che questo pensiero non diventi ossessivo o determini dei cambiamenti eccessivi o patologici, non preoccupatevi .

Un caro saluto 

Dott.ssa Tricarico Valentina 

Dott.ssa Valentina Tricarico

Dott.ssa Valentina Tricarico

Genova

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Salve Sara essendo un tema delicato è difficile rispondere.

Terrei monitorata la situazione e va bene quello che fate per lei.

Se doveste avere necessità si potrebbe fare qualche colloquio online per capire meglio la dinamica. Rimango a disposizione 

Dott.ssa Casumaro Giada 

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

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Buongiorno Sara, il fatto che vostra figlia stia condividendo con voi questa sua grande paura, angoscia, significa che si fida di voi e che sa che può anche aprirsi alle emozioni più difficili. State facendo un ottimo lavoro, complimenti. 

Probabilmente la morte del gatto della nonna l'ha colpita e sta elaborando questo lutto che adesso, a distanza di qualche settimana, diventa in qualche modo "dicibile". Questo lutto, la concretezza dell'evento ha tirato fuori una paura che esiste in ogni bambino: quella di perdere i propri genitori.  Non sto qui a riferire aspetti troppo teorici ma vi assicuro che dentro ogni bambino c'è questa paura e fino ad una certa età la fantasia che possa essere lui, il bambino, il colpevole di tale evento. 

Intanto rimanete ancora nelle dimensione dell'elaborazione del lutto per questo gatto, facendo dei disegni per lui, facendo scrivere alla bimba una letterina, stampando qualche foto, e parlando anche delle cose belle che voi o la nonna avete fatto con questo gatto; episodi buffi, teneri, marachelle che il gatto ha combinato, ecc.  E se non ve ne vengono in mente.... armateci di fantasia :)

Rispetto all'angoscia della vostra morte, ascoltatela senza averne paura, abbracciatela, rassicuratela, fatele trovare dei bigliettini per esempio nascosi in un quaderno o tra i suoi giochi.... Dopo averla fatta esprimere mostrando empatia ma non paura, ditele anche che non avete nessuna intenzione di vivere poco! Cominciate a fantasticare una vacanza, un momento un pò in la e poi anche dei progetti a breve scadenza (es. sabato andiamo al cinema, la prossima settimana invitiamo la tua amica, tra un mese potremmo fare..... e ovviamente tutto questo dovrà essere rispettato). 

Tutto questo, in particolare la vostra capacità di ascoltarla senza minimizzare (altrimenti la squalificate, la fate sentire "sciocchina"), la capacità di accogliere le sue emozioni sarà registrato da lei come la certezza di avere dei genitori in grado di starle accanto, di sostenerla e di non avere paura quando lei è preoccupata.  Un lavoro di questo tipo permetterà a vostra figlia di diventare a sua volta, quando sarà più grande, di essere in grado di sostenere le sue emozioni, preoccupazioni, ansie, ecc.

Se avete bisogno di un confronto ci sono

Michela Romano

Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Michela Romano

Dott.ssa Michela Romano

Vicenza

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Buon pomeriggio  Sara, grazie infinite per la condivisione!
È normale che lei si  preoccupi per questa situazione. A 8 anni, i bambini iniziano ad elaborare concetti più complessi come la morte, la perdita o il distacco e possono sviluppare ansie e tutto questo è amplificato nei bambini con una sensibilità più spiccata come tua figlia i quali possano sentirsi sopraffatti da queste emozioni. Cerchi di ascoltare  attentamente le sue paure senza minimizzarle, di parlare a sua figlia dicendole che è normale avere paura e che può parlare di qualsiasi cosa la preoccupi. Continui a rassicurarla e quando più tranquilla potrebbe spiegarle in modo semplice il ciclo della vita, enfatizzando che ogni cosa ha il suo tempo e che è naturale avere paura, ma che ci sono anche molte cose belle nella vita. La incoraggi  a esprimere le sue emozioni attraverso disegni, storie o giochi di ruolo perché questo potrebbe aiutarla a esternare le sue paure in un modo più gestibile. Se  però la paura persiste o sembra intensificarsi, potrebbe essere necessario consultare il  pediatra o uno psicologo infantile per un supporto professionale.
Per altri consigli sono a disposizione!
Cordialmente
Dott.ssa Lastella

Dott.ssa Giovanna Lastella

Dott.ssa Giovanna Lastella

Varese

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Ciao Sara, grazie per aver condiviso la tua preoccupazione. È comprensibile che tu voglia fare tutto il possibile per aiutare tua figlia in questo momento.

A questa età, i bambini iniziano a sviluppare una maggiore comprensione della morte, ma non sempre riescono a gestire le emozioni che ne derivano, specialmente se sono sensibili o vivono esperienze che li turbano, anche indirettamente. La perdita del gatto della nonna, anche se non riguarda un familiare umano, può aver suscitato in lei pensieri di paura legati alla morte.

È importante continuare a parlarne con serenità, proprio come state facendo, rassicurandola senza minimizzare i suoi sentimenti. A volte, i bambini temono la perdita dei genitori per un senso di insicurezza o per il bisogno di sentirsi protetti. Può anche essere che la sua mente stia elaborando una preoccupazione esistenziale naturale per la sua età.

Oltre a rassicurarla con le tue parole, potresti aiutarla a distrarsi e a canalizzare le sue emozioni in attività positive, come fare dei giochi o disegni insieme. Puoi anche parlare con lei usando storie o metafore che trattano il tema della morte in modo delicato e che sottolineano l'importanza di vivere pienamente ogni momento.

Posso aiutarti nell' affrontare queste paure in modo sano e fornire anche a te degli strumenti per gestire al meglio la situazione, puoi contattarmi.

Continua a darle amore, sicurezza e supporto. La tua presenza affettuosa è un punto di riferimento fondamentale per lei.