Buongiorno,
ho 28 anni e da quando sono adolescente in certi periodi la mattina mi sveglio con il mal di stomaco e gli attacchi di vomito. Una volta rimesso acidi e schiuma il tutto passa. Il medico mi aveva dato delle gocce da prendere la sera prima di andare a dormire, ma non hanno funzionato. Questo mi succede in particolari situazioni di ansia e ancora non sono riuscita a trovare una soluzione. Vorrei qualche consiglio per combatterlo perché sta diventando davvero fastidioso conviverci.
Grazie Alice
Buongiorno Alice, più che combattere questo sintomo sarebbe importante mettersi in ascolto e capire che cosa sta cercando di comunicare attraverso il vomito.
Il termine "stress" è piuttosto generico, nel senso che lo stress può derivare da tantissime questioni, che siano emotive, che riguardino il lavoro o relazioni attuali o passate, ma anche lo stile di vita.
In questo possono essere utili delle tecniche non tanto di rilassamento, ma che favoriscano la presa di contatto con le motivazioni del proprio stress, in modo da poterle poi elaborare e imparare a gestirle nel quotidiano.
Cara Alice,
il suo sintomo, che lei stessa riconosce nascere su base ansiosa, parla attraverso il corpo di qualcosa di davvero "indigeribile" per lei, che per ora non è stato riconosciuto ed affrontato nel suo messaggio e significato. Non credo sia possibile lavorare sul sintomo del vomito togliendolo di mezzo o curandolo sul piano corporeo o strategico. Credo invece che sia necessario ascoltare e prendersi cura di quella voce che parla attraverso di esso. Cosa le dice? Quale cambiamento le suggerisce? Le consiglio di pensare ad intraprendere una consulenza vis a vis con uno psicologo per affrontare questa questione così fastidiosa nel modo in cui merita. Personalmente, sono una psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico e ricevo a Milano. Come può leggere negli articoli che le riporto sotto e che ho scritto per il mio sito, utilizzo degli strumenti di cura, come la mindfullness, che credo possano essere utili nel suo caso.
Cari saluti, a presto
Gentile Alice,
mi spiace per il disagio provocato dalla somatizzazione a livello di stomaco dell'ansia. Andrebbero indagate sia le situazioni che le provocano una forte risposta ansiosa sia le modalità di fronteggiamento della paura per trovare nuove modalità di gestione.
L'ansia è un'emozione che emerge come reazione a pericoli esterni (es. Sentire colpi di pistola) che interni (es. Parlare ad una riunione e temere di non essere all'altezza). E' una risposta fisiologica agli eventi esterni nel presente, che a volte anticipa scenari futuri, i quali possono anche non accadere. Quando eccessiva o generalizzata, diventa spiacevole e disfunzionale nella vita quotidiana. Le consiglio di rivolgersi ad un collega per comprendere insieme l'origine della sua ansia e trovare come affrontarla.
In bocca al lupo
Torino
La Dott.ssa Lorena Ferrero offre supporto psicologico anche online