Confusione quasi perenne

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Gentile Francesco certo è possibile ricondurre i suoi sintomi ad uno stato di ansia generalizzato a fronte, anche, degli esami che ha fatto per approfondire che hanno escluso altre patologie. L'ansia si può curare con buoni risultati. Con dei colloqui psicologici, con pratiche come la mindfulness, con esercizi che l'aiuteranno a gestirla e ad essere più padrone di sé. Ho visto molto miei pazienti, nel mio lungo lavoro, migliorare la propria condizione di vita. Non esiti a farsi aiutare. Molti auguri Maddalena Bazzoli psicoterapeuta Torino 

Gentilissimo,

da come scrive si potrebbe pensare ad ansia o qualche pensiero ricorrente o paure (es. inerenti al futuro?)

Le consiglio di valutare magari un percorso di consulenza psicologica dove potersi conoscere da una nuova prospettiva, in un luogo neutro e senza giudizio, ed eventualmente dopo ampio colloquio valutare insieme al professionista se non svolgere anche dei test. In questo luogo inoltre potrebbe essere supportato in questo momento dove sembra emergere fragilità ma anche voglia di conoscere e capire.

Lei come svolge le sue giornate? Cosa la rende felice? Ci sono amici o partner o famigliari vicini?

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, Rivoli e online

Gentile Francesco,

i sintomi che descrive, come la confusione, l'affaticamento, le palpitazioni, la tristezza e la nebbia cognitiva, possono effettivamente essere legati a diversi fattori, sia psicologici che fisici. È positivo che abbia già effettuato controlli medici per escludere cause organiche, come problemi neurologici o cardiologici.

L'ansia, in particolare l'ansia generalizzata, può effettivamente manifestarsi con una varietà di sintomi fisici e psicologici, tra cui quelli da lei descritti. L'ansia non è solo un'esperienza emotiva, ma coinvolge anche il corpo, e può portare a sintomi come affaticamento, palpitazioni, tensione muscolare, e disturbi del sonno. La nebbia cognitiva, che descrive come una sensazione di confusione o difficoltà di concentrazione, può anch'essa essere un sintomo di ansia, così come di stress o di stanchezza emotiva.

Tuttavia, è importante considerare che questi sintomi possono anche essere legati ad altri fattori, come lo stress, la depressione, o problemi di sonno. Inoltre, la pressione bassa che menziona può contribuire a sintomi come l'affaticamento e la confusione.

Per comprendere meglio la natura dei suoi sintomi e trovare le strategie più adatte per affrontarli, potrebbe essere utile consultare uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarla a esplorare le possibili cause psicologiche dei suoi sintomi, a comprendere meglio il suo stato emotivo e a sviluppare strategie per gestire l'ansia e migliorare il suo benessere generale.

Nel frattempo, potrebbe essere utile adottare pratiche di gestione dello stress e di rilassamento, come la meditazione, lo yoga, o esercizi di respirazione. Anche l'attività fisica regolare e una buona igiene del sonno possono aiutare a ridurre i sintomi di ansia e migliorare il benessere generale.

Grazie per aver condiviso la sua situazione. Spero che trovi presto sollievo e supporto adeguato.

Buongiorno Francesco, sì potrebbe trattarsi di ansia, andrebbe diagnosticata. Mi viene in mente un altro disturbo fisiologico che alcuni casi, nella mia pratica clinica, ho avuto modo di riscontrare, ovviamente dopo accertamenti medici: lo stomaco e il reflusso..

Provi a chiedere al suo medico, se non l'ha già fatto, di indagare a riguardo.

In bocca al lupo

Giuliana Palumbo

Buonasera Francesco,

riprendo quanto lei dice quando scrive che non riesce a collegare il sintomo con lo stato psicologico oppure fisico per sottolineare come corpo-mente siano costantemente in relazione. E' possibile accogliere il sintomo che lei riporta e che le causa disagio, cercando di comprendere cos'è che lo sostiene. Tale operazione è un lavoro di analisi personale nel quale poter ripercorrere la propria storia inoltrandosi anche un po' nella nebbia che lei cita per individuare significati e prospettive nuove. Consideri che anche la manifestazione persistente non si può definire perenne, semmai affrontabile.

Rimanendo a disposizione le invio cordiali saluti

Giancarlo dr. Gramaglia

Via Assisi 6 Torino

Buongiorno, il suo stato psicologico che ha descritto collega l'ansia la confusione, una disposizione cognitiva rallentata e lo stato depressivo che ha  inquadrato correttamente. tale condizione si può trattare anche con una Terapia Dinamica Interpersonale Breve (16 sedute) focalizzando il problema affettivo che ha determinato l'attuale stato.

Buonasera Francesco, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, capisco che non sia facile affrontare la vita quotidiana.
Da quello che ha scritto, ha quindi già effettuato eventuali visite mediche senza un riscontro, corretto? 
I sintomi che ha elencato potrebbero essere ricollegati ad attacchi di panico, sta affrontando una situazione di vita particolarmente stressante o stanno avvenendo dei cambiamenti? L'ansia e lo stress possono provocare vari sintomi sia a livello psicologico sia a livello fisico.
Sarebbe bene indagare ulteriormente con uno psicologo per aiutarla ad indagare e affrontare sia i sintomi sia la causa di essi, per tanto la inviterei a seguire un percorso psicologico. 

Qualora ne avesse bisogno, resto a disposizione. 
Dott.ssa Victoria Guidone