Buongiorno, Volevo avere un parere riguardo una questione che mi sta creando un' ansia, a mio parere, immotivata. Una sera io e il mio ragazzo stavamo ridendo e giocando, facendo anche giochi di ruolo. Sempre nel gioco io gli chiedo: cosa faresti se una ragazza che non sono io provasse a strangolarti? Allora io ho fatto finta di strangolarlo e lui mi ha tirato uno schiaffetto sulla guancia dicendo: lasciami voglio solo Sofia (che sono io). Li per li ci siamo messi a ridere perché faceva tutto parte del gioco ma dal giorno dopo ho iniziato ad avere dei pensieri ossessivi su quello schiaffetto pensando che potrei stare con un uomo violento (premetto che io leggo molta cronaca, non so se questo possa influenzarmi). So che i miei pensieri sono infondati e mi sembra una storia stupida, però è a circa un mese che convivo con questi pensieri. Ho raccontato l'episodio anche a mia mamma e mia sorelle e loro mi hanno risposto che siccome non stavamo litigando ma solo giocando non dovevo preoccuparmi Mi sembra di non riuscire a giudicare i fatti in maniera oggettiva e di catastrofizzare sempre tutto. Dentro di me so che i pensieri sono infondati ma razionalmente non riesco a capirlo. Avete dei consigli su come approcciarmi a questi pensieri?
Gentile Elena, anche se un gioco di ruolo rimane evidentemente un inaspettato comportamento che deve averla scossa, da lì è come se le fosse rimasto attaccato quell'evento e le ritorna nella mente, di conseguenza cerca di razionalizzare per ritrovare un equilibrio interiore. Le consiglio di fare chiarezza, ma soprattutto di comprendere come far fronte a ciò che le sta accadendo, sicuramente ha bisogno di un sostegno psicologico, così da schiarire il suo stato, di ritrovare una serenità ed equilibrio, poiché non è solo doversi approcciare diversamente, ma è comprendere cosa l'ha portata a destabilizzarti. Se ha bisogno di chiarimenti o ha dubbi, mi contatti tranquillamente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giusy Ruggiero
Caserta
La Dott.ssa Giuseppina Ruggiero offre supporto psicologico anche online
Cara Sofia, i pensieri ossessivi nascono da paure o ansie interiori, e spesso si riferiscono a situazioni che richiedono di prendere delle decisioni o di risolvere dei dubbi. Nel tuo caso pare che ci sia stato un episodio scatenante, che non necessariamente denota violenza nel tuo fidanzato, ma forse ha risvegliato in te un ricordo inconscio traumatico che ha innescato questo meccanismo. Potresti aiutarti attraverso una analisi logica delle caratteristiche del tuo ragazzo: come lo descrivi? È dolce o è irascibile? È controllante? È premuroso o è spesso giudicante? Ricordando a te stessa la persona che hai di fianco puoi aiutare questi pensieri a sgonfiarsi. Oppure, nel caso tu in modo onesto riconosca delle caratteristiche che possono spaventarti, prenderne coscienza e quindi valutare di staccarti. Prendi questa sorta di tilt mentale come un campanello che ti invita a lavorare maggiormente su te stessa e sulla tua consapevolezza all'interno della relazione e vedrai che presto troverai le risposte che cerchi. Quando sei in preda a questi pensieri di consiglio inoltre di usare il corpo e l'attività fisica/motoria per distrarti e scaricare così questo eccesso di energia mentale, sicuramente ti farà bene. Spero di esserti stata d'aiuto.
Brescia
La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Elena, e grazie per aver condiviso pensieri e sentimenti sicuramente intimi e delicati. Sicuramente l'episodio descritto e i pensieri ad esso connessi non vanno banalizzati, ma inseriti in un contesto più ampio, considerando non solo la relazione di coppia nel quale sono emersi, ma anche il valore e il significato che ad essi sono stati da lei attribuiti, approfondendoli in maniera aperta e non giudicante, e provando a capire la ragione del loro emergere in tale situazione e proprio nel momento presente. Per tale ragione ritengo utile per lei poter richiedere in tale processo di approfondimento ed esplorazione di tali pensieri l'aiuto di un professionista, che possa accogliere senza giudicare le emozioni che sta sperimentando ora e inserirle in un quadro di significato più ampio. Resto a disposizione dunque per ogni necessità, non esiti a contattarmi
Brescia
La Dott.ssa Camilla Reboni offre supporto psicologico anche online
Cara Elena, è possibile che collegando il ricordo di questo episodio a quello che leggi sui mezzi di informazione riguardo la violenza sulle donne esso abbia assunto un significato negativo. Se l'episodio ora ha per te un significato negativo: un gesto violento proviene da un uomo violento, possono sorgere in te emozioni negative di paura e incertezza che rinforzano questa idea e si collegano alle emozioni negative sorte nel momento in cui si è verificato l'episodio (es. dispiacere e sorpresa perché non ti aspettavi da lui una reazione del genere).
Io ti consiglio quando sei presa da questi pensieri di provare a fare degli esercizi di mindfulness, ce ne sono dei molto semplici nei quali semplicemente si porta l'attenzione al respiro. Quando senti che il respiro è calmo ed anche la tua mente è calma puoi riprendere ciò che stavi facendo oppure ritornare al ricordo ponendoti delle domande oggettive sull'episodio: stavamo giocando o stavamo litigando; è successo altre volte prima o dopo di questo episodio che lui alzasse le mani su di me; è successo altre volte che per qualche motivo ho avuto paura di lui.
Un altra cosa utile potrebbe essere parlarne con lui, confrontarsi sull'accaduto, sui pensieri e le emozioni che avete avuto entrambi in quella circostanza. Un confronto aperto, non giudicante, un'occasione per conoscervi meglio e raggiungere una maggiore intimità.
Disponibile per qualsiasi chiarimento ti saluto cordialmente, Monica Gozzi.
Buongiorno Elena,
in amore e nella pratica sessuale le fantasie sono molto importanti, arrivano e vanno, sono come il vento ma dicono qualcosa del nostro desiderio. Naturalmente esprimono qualcosa del desiderio inconscio, qualcosa che non potremmo tollerare se non nei sogni oppure in una fantasia nella quale la nostra implicazione non è riconoscibile. Nel suo caso lei esprime una fantasia ben lontana da lei, lei non è implicata, fantastica che un’altra ragazza strangoli il suo ragazzo. Il suo ragazzo sta al suo gioco e risponde sullo stesso piano: dà uno schiaffetto alla ragazza fantasticata. Qual è il desiderio che si cela dietro questa fantasia?
Evidentemente è un desiderio che le fa paura, di cui si sente colpevole, allora il soggetto diventa il suo ragazzo (potrebbe essere un uomo violento) e il pensiero diventa ossessivo. Un pensiero ossessivo esprime un desiderio inconscio, di cui non si sa niente ma che è sempre presente.
Si lasci vivere con gioia e serenità le sue fantasie amorose, sarebbe più preciso dire sessuali, la sessualità è gravida di invenzioni. Costruirsi delle fantasie non significa essere perversi, la vera perversione è abusare dell’altro. Lei è una persona che ha un normale approccio alla vita amorosa ma una lieve tendenza alla nevrotizzazione: non ci caschi.
Se il suo pensiero dovesse perdurare contatti una persona che pratica la psicanalisi: mi sembra la terapia più adeguata all’esplorazione delle fantasie, al loro senso inconscio.
Un caro saluto. Maria Concetta Pinto
Taranto
La Dott.ssa Maria (Concetta) Pinto offre supporto psicologico anche online