Buonasera dottore,
Non è stato un anno semplice , fatto di attacchi di panico, ansia e infine ddd (in ordine cronologico) Ho avuto “l’onore” di poter sperimentare tutti i sintomi ( dissociazioni varie da animali, oggetti, paesaggi, persone, i miei arti, i miei pensieri e via dicendo). La mia domanda è sempre stata chissà cosa c’è sotto tutto questo e quanto grande e complessa può essere la mia psiche. Ho 21 anni, studio (studiavo causa COVID) all’estero, figlio di genitori separati. L’anno scorso ho litigato in modo brusco con mia madre e mia sorella con le quali ho tagliato totalmente i rapporti per quasi 4 mesi andando a vivere dalla mia fidanzata credendo di essere una roccia e carico di orgoglio. Non sto qui a raccontare chi abbia avuto ragione o meno, di fatto ci siamo riappacificati. Credevo che questo bastasse ma probabilmente è questo il trauma che mi portò dietro. Dopo aver fatto pace, mio nonno è caduto gridando il mio nome per ricevere aiuto e ne sono stato avvisato 2 giorni dopo; a Gennaio mia mamma e mia sorella sono andate in casa di cura per l’ultimo saluto e non mi hanno avvisato, mentre a luglio hanno organizzato una vacanza familiare (in passato mi veniva proposto sempre, normale in una famiglia) senza dirmi assolutamente nulla.
Quindi la mia domanda è la seguente: è plausibile che un trauma del genere ( al quale ho sempre reagito con una sensazione di “stranezza”, distanza e di estraneità) possa aver causato i miei sintomi? È possibile che la risoluzione della discussione non abbia portato alla cessazione del mio trauma e/o conflitto interiore ( tra quella parte orgogliosa, invincibile e la parte sensibile, inconscia, attaccata alla famiglia)? Un avvenimento molto importante: ad Agosto avendo elaborato questo pensiero sono andato a casa a mare con la mia famiglia e le dissociazioni sono fortemente diminuite inoltre gli episodi hanno perso il carattere emotivo da cui erano accompagnate. Ho provato tutte le strade e mi manca solo questa (fino a questo punto).
Cordiali saluti