Disinteresse e apatia

Claudio

Buongiorno mi chiamo Claudio ormai è già più di un anno che non ho praticamente più voglia di uscire di casa e avere una vita sociale, premetto che sono sempre stato una persona che amava uscire e stare in mezzo alla gente ma adesso non è più così, non riesco più a essere felice praticamente con nessuno e in nessuna situazione, il tutto il più delle volte con una sensazione di oppressione e mancanza d'aria. Vorrei capire cosa mi succede e come poter migliorare la mia situazione se qualcuno può darmi una risposta ne sarei molto grato Grazie

11 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Sig. Claudio,

Mi dispiace molto per il suo disagio e la ringrazio per averlo condiviso con noi. Le sono sincera, non posso dirle esattamente cosa le succede perché le informazioni sono poche e per fare una diagnosi certa è necessario indagare più aspetti in modo più profondo. Dalle sue parole emerge un forte stato di anedonia ovvero uno stato psico-emotivo caratterizzato dall'incapacità di provare piacere, una condizione trasversale che può essere tipica sia di molti quadri psicopatologici sia non essere psicopatologica ma dovuta ad un periodo particolarmente stressante.Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo per una consulenza psicologica in modo da poter capire insieme a lui/lei il suo reale problema, le possibili cause e soprattutto se ci sono fattori attuali che mantengano e possono talvolta aggravare il suo disagio. Io resto a disposizione per qualsiasi cosa.

Un caro saluto, 

Dott.ssa Ilardi Chiara

Dott.ssa Chiara Ilardi

Dott.ssa Chiara Ilardi

Roma

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Caro Claudio,

grazie per aver condiviso la tua esperienza. Scrivere ciò che stai vivendo è un passo importante e dimostra la tua volontà di comprendere meglio te stesso e la situazione che stai affrontando.

Questa sensazione di perdita di interesse per le attività sociali e il disagio che descrivi possono nascere da diverse cause, talvolta legate a periodi di stress, emozioni non elaborate o cambiamenti personali. È naturale sentirsi disorientati di fronte a questi momenti, ma è anche il segnale che qualcosa dentro di noi ha bisogno di attenzione e cura.

Prova a fermarti e osservare i tuoi pensieri e le tue emozioni. Chiediti cosa succede quando eviti le situazioni sociali: ci sono pensieri ricorrenti o emozioni che emergono? Anche piccoli passi verso il cambiamento, come una passeggiata o un incontro con qualcuno con cui ti senti a tuo agio, possono fare la differenza.

Se senti che il disagio persiste, confrontarti con uno psicologo può aiutarti a esplorare ciò che stai vivendo in un ambiente sicuro e accogliente. Parlare con qualcuno può offrire nuove prospettive e strumenti per affrontare questa fase.

Ci sono momenti in cui sentiamo di aver perso la strada, ma è importante ricordare che ogni crisi può essere un’opportunità per comprendere meglio noi stessi e rinascere più forti. Non sei solo, e con il giusto supporto è possibile ritrovare serenità e benessere.

Ti auguro di trovare presto un equilibrio che ti permetta di vivere la vita con maggiore leggerezza e gioia.

Buongiorno Claudio, mi spiace molto che si senta così. Purtroppo quando si sta così meno si esce e meno si ha voglia di uscire; le cose sembrano diventare sempre più pesanti e difficili. Quello che posso dirle è che sicuramente lei può stare meglio di così e che ci sono due strade possibili e una non esclude l'altra. Ha innanzitutto sicuramente bisogno di capire il senso di questo suo bisogno di isolarsi, perché le potrà sembrare strano ma le persone si isolano per cercare magari di evitare qualcosa d'altro che potrebbe farle soffrire ancora di più come il giudizio o l' essere rifiutati ecc. Per fare questo è necessario un percorso di psicoterapia. Se per lei fosse difficile anche uscire per affrontare una terapia potrebbe essere utile un aiuto farmacologico che potrebbe darle anche il suo/la sua medico di medicina generale. È un aiuto che le permette di avere un minimo di equilibrio e di forze per riprendere piano piano in mano le cose. Le faccio cari auguri, un saluto 

Elena Daniel 

 Progetto Prospettive

Progetto Prospettive

Treviso

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Buongiorno Claudio, 

Certamente non è semplice dare una risposta diretta e mirata alla situazione presentata. Sono certo che la vicenda è molto più articolata e complessa e necessiterebbe di ulteriori approfondimenti. Ad ogni modo bisognerebbe indagare i motivi che ti spingono ad adottare questo comportamento nelle varie situazioni che affronti anche in rapporto alle emozioni provate. Immagina la mente come una complessa struttura sempre diretta verso un obiettivo. I comportamenti che mettiamo in atto ci allontanano o ci avvicinano ad uno scopo o bisogno ben preciso. Anche evitare un comportamento è già di per sé una strategia comportamentale. Come dicevo inizialmente bisognerebbe approfondire la storia di vita. Spero di essere stato chiaro. 

Saluti 

Dott. Francesco Viola 

 

Direi che sta descrivendo uno stato depressivo. Provi ad andare in terapia per comprenderne le cause.

Cordialmente Tiziana Viol

Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Mi spiace per quello che sta vivendo, capisco la situazione ma ritengo sia utile capire l'origine di questo suo disinteresse ed apatia.

Se lo desidera, possiamo parlarne, io ricevo anche online

Dott.sa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Reggio nell'Emilia

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Gentilissimo Claudio,

Mi dispiace per ciò che sta vivendo. Sarebbe utile capire se questa sua apatia coincida con un evento particolarmente stressante nella sua vita o se sente che è nato tutto un po' per caso. Sicuramente però mi sento di consigliarle una consulenza psicologica per cercare di capire le cause e lavorarci su in modo da ritrovare l'energia e la voglia di vivere di prima.

In bocca al lupo 

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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Gentile Claudio,

sarebbe importante cercare di capire cosa è cambiato nella tua vita, cosa è successo anche di apparentemente irrilevante che ha determinato questo tuo stato di oppressione e mancanza d'aria. Delusioni? Tradimenti? Aspettative tradite da qualcuno per te importante? Questi vissuti che scrivi non arrivano da un giorno all'altro, possono essere determinati da grandi cambiamenti o traumi, ma anche da piccole difficoltà, delusioni, frustrazioni protratti nel tempo.
Rifletti anche su cosa in questo periodo di fa sentire bene, anche stando da solo. Riparti da te stesso, dalle cose e dalle relazioni, anche molto selezionate, che ti fanno stare bene e respirare.

dottoressa Roberta Daminelli 

Dott.ssa Roberta Daminelli

Dott.ssa Roberta Daminelli

Bergamo

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Buongiorno Claudio,

nella sua descrizione afferma che "è già più di un anno che non ho praticamente più voglia di uscire di casa e avere una vita sociale" e che prima le cose andavano diversamente. Quindi mi chiedo, c'è stato qualche evento in particolare che ha portato a questa nuova condizione?

La sensazione di oppressione e mancanza d'aria sono la causa di questa poca voglia di uscire di casa o una conseguenza?

Inoltre, vorrei darle un consiglio, se me lo permette: qualora lei senta che la sua vita è ad oggi condizionata da queste sensazioni, chiedere un supporto psicologico che la aiuti a inquadrare il suo stato d'animo, le cause e le soluzioni, è di fondamentale importanza per inquadrare la situazione! 

Grazie per la sua condivisione,

Silvia

Ciao Claudio, grazie per esserti aperto e aver condiviso quello che stai vivendo. La sensazione di mancanza di voglia di uscire e di essere oppresso potrebbe essere legata a diversi fattori, tra cui stress, ansia, o anche sintomi di depressione. La difficoltà di trovare gioia nelle cose che una volta ti piacevano è un segnale che qualcosa dentro di te sta cercando attenzione, e potrebbe essere il momento di fermarsi e riflettere su quello che stai attraversando.

Se ti senti giù da un anno e la tua vita sociale è drasticamente cambiata, potrebbe essere utile chiedere aiuto a un professionista, come uno psicoterapeuta o uno psicologo, che possa aiutarti a esplorare le cause di questa situazione e a trovarti dei modi per affrontarla. Un terapeuta può aiutarti a capire meglio le tue emozioni e le tue difficoltà, e offrirti degli strumenti pratici per superare questa fase. 

A volte il solo fatto di parlarne con qualcuno che ascolta senza giudicare può alleggerire un po' il peso che porti dentro. Non c'è niente di sbagliato nel cercare aiuto quando ne hai bisogno, anzi, è un passo coraggioso verso il miglioramento del tuo benessere.

Nel frattempo, cerca di non forzarti troppo: anche piccoli passi, come uscire per una passeggiata o impegnarti in attività che ti danno un senso di calma, potrebbero aiutarti a ritrovare gradualmente il piacere di stare fuori casa.

Spero che tu possa trovare la forza e il supporto di cui hai bisogno per stare meglio. Se hai bisogno di parlare o ricevere consigli, sono qui per aiutarti.

Dott.ssa Ambra Bottari

Dott.ssa Ambra Bottari

Milano

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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