Salve, da poco tempo senza alcun valido motivo mi sono venuti dei disturbi di ansia. All'inizio con forti disturbi al petto, che poi sono diminuiti moltissimo fino a diventare solo piccole fitte nella zona petto/braccio.
Ormai è quasi 2 mesi dal primo attacco. Però non riesco a capirne il motivo, mi viene solo la paura di avere un infarto da un momento all'altro. Non ho mai avuto problemi di questo genere e riuscivo a fare tutto tranquillamente, mentre adesso mi vengono quando esco, principalmente quando devo mangiare fuori casa, quando vado in università, a prendere l'ascensore e poi dipende un po anche se mi sono svegliato con il pensiero o meno e mi viene tutti i giorni, alcune volte riesco a combattere il tutto e fare finta di niente, altre volte invece proprio non riesco a combattere. Mi viene da piangere perché non riesco più a fare la vita che facevo prima, rinchiudendomi molto, uscendo pochissimo e parlando pochissimo con la gente (già sono timido di mio).
Vorrei avere un vostro consiglio su come poterlo combattere con rimedi naturali e in modo autonomo dato che mi sta portando ad una sorte di depressione interiore.
Gentile Carlo,
l'ansia è una risposta allo stress e diviene una limitazione quando interferisce con l'adattamento di ciascuno di noi alla vita quotidiana. E' uno stato adattivo quando ci prepara ad affrontare un pericolo mentre è disfunzionale quando interferisce con le nostre attività e induce comportamenti di difesa. Può manifestarsi senza alcuna correlazione con cause esterne scatenanti. può essere di breve durata e scatenata da uno stimolo identificabile reale o immaginario o rappresentare una condizione durevole nel tempo senza apparente collegamento e con l'attacco di panico proviamo uno stato di ansia acuto, inaspettato. L'ansia implica aspettative di pericolo, il corpo si prepara ad affrontare la minaccia e a livello emotivo proviamo paura, preoccupazione.
Per alleviare i sintomi è utile ridurre alimenti stimolanti, cogliere le esigenze del corpo (consapevolezza corporea), praticare esercizio fisico e usare tecniche di rilassamento, come la respirazione consapevole, il rilassamento progressivo di Jacobson. A livello terapeutico esistono approcci che vanno a rielaborare esperienze stressanti dal punto di vista emotivo e a potenziare le risorse personali. Il lavoro che si fa consiste nell'individuare e desensibilizzare le esperienze angoscianti legate alla storia della persona, sulle prime volte in cui si è provata l'ansia, rielaborando anche le volte peggiori.
Spero di aver offerto spunti di riflessione e di aver risposto alle domande poste.
Cordiali saluti
Bologna
La Dott.ssa Giovanna Canziani offre supporto psicologico anche online
Caro Carlo,
leggo che sei giovanissimo. Mi sento di rincuorarti innanzitutto: questi disturbi sono molto comuni purtroppo, ma spesso si riescono a risolvere o quantomeno ad averne una buona gestione.
Di rimedi naturali che effettivamente possano combattere o risolvere tale situazione non credo ce ne siano. Se non palliativi utilizzati però insieme ad altre terapie (psicologiche, farmacologiche).
Ti consiglierei inoltre una consulenza psicologica al fine di inquadrare al meglio il problema.
Rimango a disposizione per apprendimenti o chiarimenti
Gentile Carlo,
l’ansia è una reazione adattiva e normale che il nostro corpo mette in atto per anticipare una possibile minaccia. Essa può diventare mal adattiva nel momento in cui il proprio cervello (e quindi il proprio corpo) interpretano come eccessivamente minacciosi oggetti o eventi che in realtà così minacciosi non sono. L’origine però può essere molto profonda, per cui l’ansia si manifesta nelle situazioni più disparate, che sembrano non aver nessun legame tra loro e, come se non bastasse, il nostro cervello molto spesso fa un’associazione negativa con i luoghi in cui essa si manifesta e facilmente ci porterà ad evitarli in futuro. Naturalmente capire quale sia l’origine autonomamente può essere molto complicato, tuttavia potrebbe essere utile iniziare a provare a ridurre la componente più somatica dell’ansia, mediante alcune tecniche di rilassamento, tecniche di respirazione o attività sportiva. Tuttavia lei afferma di “non riuscire più a fare la vita che faceva prima”, questo mi fa pensare che la sua condizione sia per lei molto invalidante, di conseguenza non credo che le tecniche sopra citate possano bastare.
Spero di averle dato qualche spunto, ricordi comunque che la richiesta di un consulto psicologico non è sinonimo di debolezza ma piuttosto di forza. Provi a rifletterci