Buongiorno a tutti, vivo una situazione di disagio sopito da molti anni, da una parte penso che derivi dal mio vissuto un po' pesante e stressante ma non ne sono sicuro. Andando per ordine:
Ultimamente (andando in una scuola alberghiera) sto svolgendo uno stage lavorativo che non mi sta affatto piacendo, faccio 4 turni a settimana ma non vedo l'ora di finirlo e di concludere, lavoro (che lavoro non è) in una rosticceria di pesce, ma non mi piace affatto e si vede dai miei occhi che sono di cattivo umore, pervia del fatto che mi sono accorto tardi che l'alberghiero non è l'indirizzo più adatto a me! Ma alla fine cerco di sopportare e cercare di fare finire le ore necessarie, ma sto imparando semplicemente a pulire alici, gamberetti, totani e poco altro, non venendo neanche retribuito potete anche immaginare, ma il problema non è i soldi, ma il lavoro in se. Per me la parola lavoro mi riconduce al mio genitore maschio con il quale non sono mai andato troppo d'accordo, mi ha sempre forzato ad aiutarlo nella sua campagna ma io non volevo mai farlo e mi prendevo urla ed insulti, cosa che è andata avanti per anni e stavo sempre in ansia che potesse chiedermi di aiutarlo perché sia che dicevo si o che dicevo no non andava bene, era un luogo che odiavo e ho sviluppato una sorta di rancore, ogni situazione della mia vita che sia faticosa o stressante la associo a questi flashback e mi sale una spaventosa rabbia anche quando nessuno c'entra nulla, lui mi ha sempre rinfacciato che bisogna sapere fare tutto nella vita, in modo da indurmi a fare sempre cose che non mi piacciono, (ma per esempio sto facendo questo stage perché lo vuole la scuola non perché lo voglio io) ogni volta che mi faceva fare quelle cose stavo male e non imparavo nulla, in poche parole ero sempre "sull'attenti" e avere sempre questo stato di animo può danneggiare la psiche. Spiegato questo le mie paure sono altre: quando mi lamento per lo stage che sto facendo mi sento dire sempre le solite cose (ma ti serve nella vita! Se fossi un disperato ti faresti pagare e lo accetteresti! Non lamentarti perché c'è gente che è sul lastrico e così via) davanti a queste risposte reagisco dicendo che nella mia vita sono io ad avere piano A o B per quanto riguarda il mio lavoro futuro, ma in realtà ho una bestiale ansia, sto cercando di finire con un diploma con un voto alto.. Di fare corsi specialistici dopo così da avere più possibilità di trovare un impiego serio sotto contratto ed essere così indipendente anche economicamente ma ho paura di non trovare mai lavoro nella mia vita, ho già 18 anni, (quasi) e di dovermi arrangiare con le cose che sono sempre state il mio incubo, sono del genuino pensiero che il lavoro vada fatto con un briciolo (non molta) di gratitudine e di voglia altrimenti anche se hai bisogno te ne vai! Sarà sbagliato forse, ma questo è il mio pensiero e vorrei fosse rispettato e compreso, questa ansia mia del futuro, del lavoro, di eventuali brutte perdite o cose così mi saracene in schizzi di depressione se sembra che io non abbia il controllo su nulla. Quindi cerco di tenere le cose dentro ma senza accorgermene mi lamento o sfogo con altri, rendendomi conto poi di avere sempre "torto" allora annuisco e taccio ma poi torno ad avere sempre paura della mia vita.