Buongiorno. La mia relazione di 4 anni e mezzo è finita da poco più di 15 giorni. Inizialmente non mi sembrava di averla presa così male, ma dopo una settimana ho iniziato a stare male. Ho questi sensi di vuoto che mi accompagnano per gran parte della giornata, senso di spaesamento. Come se non mi sentissi più, come se fossi un automa. La notte non riesco a riposare, faccio sogni strani tipo come quando si ha la febbre ... Non so cosa fare. Ieri sera ho preso 6 gocce di Lexotan x aiutarmi a rilassare. A volte quando ho momenti di lucidità riesco ad essere razionale e mi rendo conto che non poteva funzionare ma tante altre volte mi sembra di morire. Questa non è solo tristezza ma forse è angoscia, ansia, bo. So solo che vorrei tornare a stare bene. A volte mi guardo allo specchio e mi dico adesso basta! Come è possibile che a 40 anni non riesca a superare tutto ciò? Non sono una bambina. Nei momenti dove non sto bene ho paura di impazzire. Ho paura di non riconoscermi allo specchio, mi sento diversa, ho paura di non rispondere più alle persone che mi chiamano per nome (anche se ciò in realtà non accade!) È come se la mia testa fosse altrove, lontana e io non percepisco il qui e ora. Spero di essermi spiegata. Scusate il post lungo. Grazie mille per la risposta.
Gent Patty, perchè è stupita della sua reazione alla fine della relazione? E' una perdita in ogni caso, un lutto da elaborare, una dimensione da ricostruire. Quattro anni e mezzo durante i quali ha investito le sue risorse ed aspettative nei confronti di una persona. Anche se la fine era inevitabile, ciononostante lei aveva creduto nella storia e ora deve ricostruire il suo mondo in assenza di questa dimensione, nella quale sa solo lei quanto di sè e delle sue speranze ha investito. Le sembra poco? Ci vorrà del tempo...quanto dipende da molti fattori.
Se le è difficoltoso attraversare il cammino della necessaria elaborazione, si faccia aiutare da uno psicologo.
Un saluto
Padova
La Dott.ssa Daniela Benvenuti offre supporto psicologico anche online
Gentile Patty non è così insolito che la fine di una relazione importante e duratura possa scardinare quelle che credevamo essere delle certezze e dei punti fermi. Di fronte alla vulnerabilità di una relazione profonda posso facilmente riaprirsi delle ferite antiche, dei ricordi che poggiano nel nostro passato e dei modi di funzionare appresi durante la nostra crescita. La sua frase "ma non sono mica una bambina" rende l'idea di questo tuffo nel.passato di fronte ad un forte stress.
Se sente di avere spazio per un percorso di supporto psicologico le consiglio di individuare un terapeuta abilitato all'utilizzo dell'EMDR, un potentissimo metodo di lavoro psicoterapeutico che ritengo molto adatto per la sofferenza che lei racconta.
Per qualunque cosa non esiti a contattarmi.. io ricevo a Vimercate.
Cari Saluti.
La fine di una relazione è un’esperienza molto dolorosa. Il dolore spesso così forte può portare a sperimentare una molteplicità di emozioni negative (tristezza intensa, disperazione, rabbia, sensi di colpa, disorientamento, paura …) e allo stesso tempo può anche incidere sulla salute fisica provocando problemi di sonno, alimentari o una sensazione di stanchezza cronica.
La sua relazione è finita soltanto da 15 giorni per cui è più che naturale che al momento si senta quasi come sulle montagne russe. Non si spaventi ma si prenda e si dia il tempo di elaborare così da arrivare gradualmente a dare un senso a quanto vissuto e di conseguenza curare la ferita.
Carissima Patty, la fine di una relazione lascia sempre una sensazione di vuoto, è ciò che realmente è, viene a mancare qualcosa che prima occupava un posto molto importante nella vita della persona. Ciò che descrive fa pensare che stia attraversando un momento di fatica in merito a questo passaggio della sua vita, e non si tratta di avere un'età o un'altra, una perdita ci tocca sempre. La invito a prendersi uno spazio per prendersi cura di sè, dove potersi aprire all'interno di una relazione di cura caratterizzata dall'ascolto empatico e dall'assena di giudizio, in cui poter guardare questa ferita ed elaborare le emozioni connesse. Nel frattempo, la abbraccio!
Buongiorno Patty,
qualsiasi fine lascia un segno, qualsiasi perdita richiede del tempo. Si dia e si prenda del tempo, per ritrovarsi, per parlare con se stessa, per elaborare, e gradualmente giungerà alla cura della sua ferita.
Si faccia aiutare lungo questo sentiero da un professionista, che l’aiuti a camminare e che finchè non sarà pronta camminerà con lei.
Buongiorno,
la fine di una storia per lo più duratura, può essere paragonata per certi aspetti all'elaborazione di un vero e proprio lutto.
L'elaborazione di un lutto così come l'elaborazione della fine di una relazione, implica delle tempistiche del tutto soggettive e quindi variabili.
Molte volte inoltre, in tali occasioni può succedere che l'evento in sè scateni una serie di sintomatologie e sentimenti che sembrano essere semplicemente conseguenti alla fine della storia, ma in realtà se indagate opportunamente possono dirci di noi. Quindi momenti di crisi che però ci donano la possibilità di scoprirci, di prendere consapevolezza di alcuni aspetti a cui magari non avremmo mai pensato e quindi opportunità di crescita personale.
Sfrutti questa occasione per lavorare su di sè, magari con l'aiuto di una persona competente e soprattutto cerchi di non essere severa con sè stessa, sta semplicemente facendo quello che può.
Se ha bisogno di un confronto, oltre che in studio può trovarmi anche online.
Saluti
Dott.ssa Alice Mazzara