Forse ansia da prestazione?

Marco

Salve, mi è capitato di fare del sesso con una mia amica che a me piaceva e piace tuttora, una volta durante i vari rapporti ho perso l'erezione, (mai successo) da tale fatto ho incominciato ad avere paura che potesse succedere nuovamente, ora ho paura a fare sesso con lei, e se lo faccio con il cialis da 10 mg e un po' di alcol funziono meglio, ma non posso andare avanti cosi'. Consiglio? Faccio presente di avere 57 anni. Grazie. Marco C.

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Marco,

Le suggerirei in serenità di confrontarsi con un sessuologo per valutare se si tratta di ansia da performance. Non è possibile una valutazione di tale tipo online.

Saluti, 

Dottor Cristian Livolsi 

Dott. Cristian Livolsi

Dott. Cristian Livolsi

Cagliari

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La problematica é più complessa di come lei la espone con poche righe. Entrano in gioco molti altri fattori che lei non ha scritto o nominato. Sembra che lei abbia, come scrive, ansia da prestazione e voglia essere rassicurato. A 57 anni il livello di testosterone é molto più basso che a 20 per cui la performance sessuale non é la stessa che si aveva una volta. E anche la sua compagna o amica non deve avere più 20 anni. 

Per altro lei scrive "mi é capitato" come se fosse una cosa capitata cosi accidentalmente, pero poi scrive in un forum di psicologi per sapere che fare. 

Credo che lei dovrebbe ascoltare di più il suo corpo e di meno le aspettative che sente di dover avere nei confronti di esso. Inoltre forse é il caso che da uno psicologo ci vada di persona. 

Dott. Mario Pugliese

Dott. Mario Pugliese

Roma

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Buongiorno Mauro,

il primo passo da fare quando si ha un qualunque problema riguardante il normale funzionamento fisiologico del nostro corpo è fare quegli accertamenti medici che escludano una patologia di tipo organico. Detto ciò, indubbiamente i fattori psichici quali l'ansia possono avere dei risvolti come quelli che racconta. Consideri che l'alcol è un depressivo del sistema nervoso, può ridurre temporaneamente l'ansia ma non è un buon alleato della funzionalità dell'apparato genitale, in questo senso il suo medico saprà sicuramente fornirle ulteriori ragguagli. L'ansia, in ogni caso, va sempre vista come un campanello d'allarme di aspetti che possono rimanere un po' al di sotto della soglia di coscienza. In altre parole non è il vero problema. La sessualità ha una grande quantità di risvolti inconsci e significati profondi che sarebbe opportuno approfondire anche in considerazione dell'età non più giovanile che può comportare il sopravvenire di esigenze, dal punto di vista affettivo, specifiche. Le suggerisco, fatto salvo quanto detto nell'introduzione, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto.

Cordiali saluti 

Dott. Antonello Mosso

Dott. Antonello Mosso

Dott. Antonello Mosso

Cagliari

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Buonasera Marco, spesso difficoltà di questo tipo si collegano ad una forma di disagio nei confronti della partner del rapporto, ad un qualche tipo di aspettativa o di timore nei confronti della donna, ovviamente dopo aver escluso ogni genere di disfunzione organica.

Sono d'accordo con lei che farmaco ed alcol non sono la soluzione : sarebbe opportuno approfondire con un supporto qualificato la componente emotiva e gli aspetti nascosti del coinvolgimento con questa persona, per liberarla da un blocco che evidentemente si riflette sul funzionamento organico.

A disposizione per un breve percorso di supporto, le auguro il meglio.

dott.ssa Gemma Facchinetti 

Dott.ssa Gemma Facchinetti

Dott.ssa Gemma Facchinetti

Bergamo

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buongiorno 

Può accadere di perdere l'erezione durante un rapporto, anche se a lei prima non era mai successo, come afferma. Questo dipende da numerosi fattori: fisiologici, emotivi, psicologici.

Chiaramente nel momento in cui le è capitato, e non essendo abituato alla cosa, ora ha il timore che le ricapiti e questo crea un circolo vizioso nella sua mente: la sua paura condiziona il suo corpo. È chiaro che attraverso un aiuto farmacologico lei si senta più sicuro, ma prima di farlo diventare un'abitudine ne parlerei con il suo Medico Curante in modo tale da escludere possibili cause biologiche. Una volta escluse queste dovrebbe intraprendere un percorso personale per gestire questa ansia da prestazione, ma anche è soprattutto per capire come mai è così poco tollerante verso una defaillance che nella vita può accadere, anche più volte.

Se vuole sono disponibile anche online 

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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