Salve, sono una ragazza di 30 anni e non sono mai stata con un ragazzo. Sono una persona timida e riservata e col tempo ho anche sviluppato quella che credo si chiami fobia sociale. Il problema che vorrei porre alla vostra attenzione riguarda la mia incapacità di relazionarmi con il sesso opposto. Ogni volta che un ragazzo si mostra interessato a me, vengo assalita da una forte ansia che si manifesta principalmente in vomiti, non riesco a mangiare ne a dormire. Le poche volte in cui mi sono imposta di uscire con dei ragazzi ho affrontato l’appuntamento con un visibile disagio, risultando fredda e distaccata, incapace di parlare serenamente e desiderosa soltanto di tornare a casa. Ogni appuntamento è stato anticipato da molti vomiti e digiuni. Lo stato d’ansia sparisce soltanto quando riesco a “liberarmi” del ragazzo e questo a prescindere dal fatto che lo trovi interessante, per me è NO in partenza, però poi, quando ci penso a mente fredda, in genere mi dispiaccio per l'occasione sprecata. Se questa cosa mi creava disagio prima, con l’andar avanti del tempo peggiora, mi rendo conto che alla mia età è strano non aver avuto esperienze e sono terrorizzata dal dover dare risposte in merito e credo che dire una cosa del genere a un ragazzo lo farebbe scappare a gambe levate. Non so come fare, questa cosa mi fa sentire piccola, come se non stessi crescendo. E in effetti non sto crescendo, perché mi manca una parte importante della crescita di una persona. Sono ferma alle stesse ansie di quando ero una ragazzina. Ho pensato che possa c'entrare anche l’educazione ricevuta, infatti, sebbene io non ritenga di aver ricevuto una educazione particolarmente rigida, i "fidanzamenti" tra ragazzini non sono mai stati visti di buon occhio, specialmente da mio padre, il quale ha sempre ritenuto che queste fossero cose da grandi. Il tema dell’amore e della sessualità sono sempre stati ampiamente evitati. Però, ammesso che sia stata influenzata da questo tipo di convinzioni sentite in famiglia, mi chiedo perché questo rimanga così prepotentemente nella mia vita. Nel senso ,ci sono anche altri insegnamenti che crescendo ho "ridimensionato" e da cui nel tempo mi sono discostata senza alcun problema, eppure, questo, a livello di inconscio, rimane. Spero che quanto scritto sia chiaro e non troppo confusionario. Confido nei vostri consigli, grazie.