Buongiorno a tutti!Mi ritrovo a leggere i vostri cortesi consigli e cercare uno anche per me disperatamente. Ho 31 anni e da 12 vivo in italia e lavoro. Vita piena di sacrifici e tanto lavoro lontana dai miei genitori e sorella. Sono molto emotiva, metto cuore e valore massimo a tutto. Quasi 4 anni fa ho avuto un violento attacco di panico dovuto ad un sopracarico di tensione e tantissimo lavoro (impiegata full time, pulizie assistenza anziani matt e sera, sabato e dom). Mi era capitato guidando lo scooter ma ho fatto in tempo prima che mi si bloccassero gli arti a chiamare l'ambulanza che facendomi soffiare dentro ad un sacchetto mi hanno "ammorbidita". Questo episodio ha causato una settimana di forte ansia e depressione che con domar per l'inizio ed entact preso per 3 anni fino a poco fa mi hanno stabilizzata. Andavo in ufficio a piedi (1 sett) ma andavo. L'anno scorso è tornata l'ansia con poco panico (essendo comunque sotto entact) per qualche giorno, sempre per tanti problemi personali successi in passato, tantissimo lavoro e...l'amore. Innamorandomi le mie emozioni sono salite a mille e davanti ad una partenza in viaggio (che ho annulato) è arrivata l'ansia ma senza nulla e sostenuta da lui ho recuperato l'equilibrio in pochi giorni. Ora sono 2 mesi che faccio l'impiegata solo part time, dopo 8 anni di full time. I tagli della crisi mi hanno toccata...La mia vita privata è bellissima, stiamo crescendo ogni giorno insieme e ci amiamo tantissimo. Ma io da settembre ho iniziato ad avere pensieri pesanti causa lavoro...le spese..ho avuto mia mamma in ospedale 2 volte (a distanta di 2500 km) quindi immensa preoccupazione e disagio per la lontananza.Più un litigio in famiglia pesante con mia sorella... Penso tanto, troppo, mi preoccupo perchè non ho mai avuto mezza giornata libera tutti i giorni. Perchè ho dato sempre al 100%, ho fatto al 100%! E' vero che per quanto tosta a costruire e fare, sono fifona sul più futile quindi davati alla mia ansia comincio a tremare dalla paura. E' tornata 2 settimane fà all'improvviso. Tutti i santi sintomi dell'ansia, cuore non in gola, nella testa, stomaco chiuso, tutto tutto..., paura di stare male, di non riuscire a controllarmi, di impazzire e paura di farmi del male.....ma paura, solo paura perchè alla vita ci ho sempre tenuto tanto e continuo a farlo. Un pò di depressione si è risentita.A tratti perdo lo stimolo diciamo...Io sempre sono stata a mille, lavorando costruendo facendo progetti per me e tutti, ogni giorno. Quindi entuasiasmo a mille sempre sempre. Dunque perdendolo mi preoccupa tantissimo, ed ho paura non passi più anche se a tratti passa perchè penso al mio amore, a suo figlio (anche se sta con la mamma), alla mia famiglia, la sua, amici, al nostro bel quotidiano dunque pensare positivo noto sempre che rilassa lo stomaco teso. Ma la paura di impazzire torna troppo spesso, perchè spesso io penso e me la faccio arrivare stupidamente. se sono concentrata a lavorare a parlare sto bene, a creare qualcosa, a fare le pulizie in casa, mi ha sempre fatto bene fare tanto. Non ho cambiato nulla del mio quotidiano, lotto ad essere sempre la stessa. Nei momenti migliori di questi giorni ho anche lo stimolo sessuale di sempre. Ho preso solo delle pilole di estratto di veleriana e tanta pazienza e positività. Ma nonostante ho fatto pure un corso e mezzo in questi 2 mesi perchè mi sento di crescere e lavorare, e cerco lavoro, il tempo mi avanza e mi ha fatto male questa cosa. Non sono in grado di gestirmelo positivamente. Sono troppo preoccupata ed ho troppe paure. il mio compagno mi tira su dicendo che realmente non dobbiamo disperarci, ma fino ad un anno e mezzo fa che l'ho conosciuto sono stata solo io, mi sono basata solo su di me e mi viene difficile pensare che anche economicamente potrebbe sostenermi. Mi faccio troppi problemi. la mia dotoressa mi ha vista dicendo che l'entact preso per 3 anni mi ha curato abbastanza ma avrei dovuto continuare un pò...e che davanti a tutti questi ultimi problemi dei 2 mesi sto reagendo bene perchè poteva andare peggio. Ieri sera alle 11 è salita nuovamente forte forte che mi dimentico anche come pensare positivo. E stamattina l'ho calmata un pò. Ma?...che devo fare? Può bastare la mia forza e voglia di vivere lavorare tanto e amare, amare tutto? Un domani vorremo avere un figlio. Può diventare un problema? Vi chiedo cortesemente dei consigli perchè ho paura che io possa anche rovinare la vita che ho adesso, allontanando il mio compagno che non capisce perfettamente tutte le m ie paure e preoccupazioni, ma perchè fondamentalmente e fortunatamente è fatto di un'altra pasta e gli auguro che non conosca mai questi sentimenti...Grazie di cuore
9 risposte degli esperti per questa domanda
Gentile signora, non si preoccupi; le sue paure "di impazzire" o di perdere tutto sono comuni e frequenti in chi soffre di attacchi di pianico o di un elevato livello di ansia; ma nessuno è mai impazzito o morto per l'ansia!Il solo farmaco non può certamente aiutarla; ritengo sia indispensabile che lei consulti uno psicologo che certamente le insegnerà le tecniche utili per fronteggiare l'ansia,la paura, e per vivere con maggiore serenità le sue giornate. Sinceri saluti,
Cara Monica, hai descritto tanti sintomi ed una vita fatta di tantissimo sforzo, si capisce, leggendo, che sei orgogliosa di tutto quello che sei in grado di fare e realizzare, e questo ti fa onore, ma il tuo corpo ti ha detto molto spesso, sia in passato, che recentemente, che tendi “ a tirare troppo la corda”, cioè ti sovraccarichi di lavoro fisico e mentale, perché hai tanti circoli viziosi nella testa che ti tolgono lucidità. La cosa più ragionevole che puoi fare è cercare uno specialista psicologo e psicoterapeuta perché i tuoi sintomi sembrano essere pesanti, per questo le medicine, da sole, non bastano più, è arrivato il momento di affrontare le paure che creano tanta ansia e ti lasciano in balia dell’attacco di panico. Senza fare alcun percorso, i sintomi potrebbero prendere il sopravvento, pensaci, è uno sforzo che fai per la tua salute e per la tua serenità e anche per il tuo adorato fidanzato! Distinti saluti.
Buongiorno, da come descrive la sua situazione, il suo malessere appare abbastanza serio. Dal suo racconto le parole si intrecciano delineando un circolo vizioso in cui l'ansia genera altra ansia e tutto ciò appare davvero difficile da gestire da sola. Anche la paura di perdere il suo compagno è un aspetto di quest'ansia generale: un circolo vizioso che è importante invertire. Ovviamente il suo compagno non è la persona giusta per farsi carico di questo aspetto e quindi per quanto possa amarla e comprenderla, è importante chiedere un sostegno esterno, anche per non andare a ledere al vostro rapporto. Credo sia indispensabile affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicoterapico al fine di lavorare un pochino sulle reali cause di quest'ansia che rischia di limitare eccessivamente la sua vita. Un caro saluto.
Cara Monica, ho letto la sua lettera con attenzione e partecipazione. Le sono veramente vicina, ha davvero coraggio e tanto ottimismo e voglia di fare! Le consiglio veramente di intraprendere un trattamento psicologico per questi attacchi d'ansia/panico, che le stanno in modo ingiustificato rovinando la vita. Può rivolgersi al Centro di salute Mentale nella sua città, pagherà solo il ticket, oppure cercare un professionista privato. Io le consiglio vivamente uno psicologo di orientamento cognitivo comportamentale, perchè avrà un trattamento breve, centrato sui suoi sintomi, e soprattutto le informazioni (psicoeducazione) su cosa è l'attacco di panico, come si manifesta, da cosa è causato a livello fisiologico, che conseguenze può avere. Per esempio è assolutamente impossibile impazzire, anche se la sensazione che lei prova, per effetto delle modificazioni biochimiche causate a livello cerebrale dall'iperventilazione, può effettivamente causarle questi pensieri terrorizzanti. Vorrei davvero rassicurarla, dagli attacchi di panico si può guarire e anche abbastanza velocemente. Le faccio infiniti auguri, un grande in bocca al lupo
Buongiorno, ho letto con interesse poi vedendo la sua età mi sono sentito sorpreso, la pensavo più vecchia.ha fatto tanti passaggi e esperienze verso una autonomia rincorrendo la vita e anche precedendola a questo punto. Ora vive un rapporto affettivo importante con un senso di precarietà, mi pare. A volte si confondono i termini autonomia e emancipazione pensando che vadano insieme o almeno cosi ci fanno credere..essere emancipati è un processo e una conquista da chi e da cosa lo può sapere solo lei. Mi fa venire alla mente la fiaba il principe ranocchio e Enrico ferro dei Grimm.grazie per aver condiviso la dya storia.
Genova
Il Dott. Davide Bonfanti offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Monica, dalle sue parole capisco che è tanto tempo che sta chiedendo molto a se stessa, forse troppo. E' molto bella la sua voglia di fare e di vivere, il suo essere attiva. Tuttavia credo che a volte tutti noi abbiamo bisogno di fermarci, ascoltarci, ascoltare i segnali che il nostro corpo ci manda quando stiamo esagerando. Siamo tutti esseri umani, nessuno è Superman, quindi abbiamo bisogno anche di riposo, di calma, di permettere a qualcuno di coccolarci ogni tanto. Spesso l'ansia è il sintomo di una situazione che ci può disturbare, oppure semplicemente è il segnale che il nostro corpo ci manda quando non ce la fa più. Ha ragione, la vita va vissuta appieno, tuttavia credo che sia bellissimo sperimentarla in tutti i suoi lati, anche in quelli che prevedono il riposo e il tempo libero. Si fermi Monica, rifletta bene su quello che ha, restare sempre in movimento non ci permette di pensare. Si fermi invece e si sfoghi, ammetta a se stessa i suoi limiti e cosa davvero ama e cosa vuole tagliare dalla sua vita. Vedrà che starà meglio. Le consiglio di provare a rivolgersi ad uno psicologo/a, la aiuterà sicuramente in questo percorso di accettazione di sè e revisione dei suoi obiettivi. Un abbraccio
Brescia
La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online
Perché non intraprende un percorso psicologico presso il sistema sanitario nazionale, che ha prezzi più contenuti, per iniziare? I farmaci sono, secondo la mia opinione, una grande risorsa, ma la terapia più efficace per il suo tipo di problema risuede nel combinare la terapia farmacologica a quella psicologica. Ci pensi. Saluti
Gentile Monica buonasera, tutta l'ansia e la sofferenza che Lei sta vivendo si avverte benissimo da ciò che scrive!! Credo che se la dottoressa (medico di famiglia?) Le ha prescritto dei farmaci é bene che continui a prenderli. Tuttavia rilevo in Lei un forte 'STRESS' psico-fisico: Monica non c'é bisogno che Lei sia "sempre a 1000"!! Ritengo che oltre ai farmaci Lei abbia assoluto bisogno di 'RILASSARSI' e di liberare un po' la sua mente dagli assillanti e continui pensieri!! Durante il giorno si riservi uno spazio solo per Lei, per NON PENSARE e per fare esercizi di rilassamento anche della muscolatura corporea!! Ci sono diverse tecniche di rilassamento che può imparare anche leggendo dei libri. Certamente, però, un approccio psicoterapeutico potrebbe essere più efficace e per questo può consultarsi con la dottoressa che Le prescrive i farmaci. Le faccio i miei auguri e La saluto cordialmente.
Salve Monica, da quello che lei scrive, mi sembra di capire che lei abbia bisogno di parlare on qualcuno del suo malessere. Non so se altre ai farmaci, abbia sostenuto quotidianemente ache dei colloqui psicologici, se così non fosse, ritengo che potrebbero aitarla a troavre i senso del suo malessere e a uscirte, potrebbe consultatre uno psicoterapeuta a lai vicino, che l'aiuti a capire l'origin delle sue ansie e preoccupazioni. Buon tutto,