Buonasera, vorrei parlarvi di un problema che mi sta affliggendo da un paio di mesi. Premetto che non ho mai preso in considerazione l’idea di poter essere omosessuale, ma ultimamente la cosa mi sta assillando. Fin da piccola ho avuto sempre e solo attrazione nei confronti di ragazzi, anche ai tempi delle elementari. Non ho mai immaginato di avere una storia romantica con una donna, anzi tutt’altro. Tuttavia, il fatto di eccitarmi con immagini saffiche mi ha condotto a supporre questa ipotesi. Mi sono autoconvinta di essermi presa una cotta per una mia amica, ma accanto a lei non riesco a percepire assolutamente nessuna sensazione. Dopo questo periodo di confusione, mi sento come se fossi in stand by e, guardando foto di ragazzi con cui mi sono frequentata e che quindi mi piacevano, mi rendo conto di non provare assolutamente più nulla. Di base sono una persona molto insicura e tendo a ragionare molto su qualsiasi pensiero mi passi per la testa, però sono certa di non voler essere omosessuale, non perché covi rancore o altri sentimenti negativi nei confronti della comunità LGBTQ, ma per il semplice fatto che mi sono sempre immaginata accanto ad un uomo. Purtroppo non sono mai riuscita ad avere una relazione stabile, e mi sono sempre ritrovata in situazioni dolorose e non corrisposte. Ringrazio quanti risponderanno per il sostegno.
Buona sera
La fine dell'adolescenza e l'inizio della prima età adulta è caratterizzata spesso da una serie di incertezze che riguardano spesso la sessualità sia nei maschi che nelle femmine
a 19 anni il processo di formazione dell'identità sessuale nella maggior parte dei casi può definirsi concluso per cui più che una messa in discussione si tratta spesso di bisogno di conferme
I processi immaginati,soprattutto se vengono focalizzati eccessivamente creano una difficoltà nel percepire quelli percettivi corporei rd emozionali una sorta di dicotomia tra fantasie e realtà
Cara Sara,
In 20 anni di esperienza nell'ambito LGBT, durante i quali ho avuto modo di parlare con diverse donne lesbiche e bisessuali, sento di dover fare una premessa a quanto scriverò sotto. La sessualità femminile è molto più fluida e dinamica di quella maschile: molte amiche lesbiche mi hanno confermato di aver avuto bisogno di tempo per poter comprendere fino in fondo la loro sessualità.
Fortunatamente viviamo in un periodo storico nel quale, nonostante esistano ancora molti pregiudizi nei confronti delle donne, godiamo tutti di sufficiente libertà per permetterci di esplorare i nostri sentimenti e i nostri desideri. Tutti vogliamo essere felici, e credo che questa ia la spinta che ti sta suscitando tanti dubbi.
Detto questo, permettimi di riformulare un po' la tua domanda, nella speranza che così possa diventare più "maneggevole" e possa permetterti di chiarirti: perché sei "ossessionata" da questa domanda? La parola che usi è interessante, perché sembra che tu attribuisca una grande importanza alla risposta (sono etero? sono lesbica?), come se a questa dipendessero più cose di quelle che scrivi, o la risposta fosse addirittura irrevocabile. Per fortuna non è così: sei giovane abbastanza da permetterti di prenderti del tempo per ritornare in contatto con i tuoi desideri, i tuoi sentimenti e i tuoi sogni.
E soprattutto con il fatto che al di là dei nostri orientamenti sessuali e di genere, il sesso serve ad incontrare intimamente qualcuno, e a condividere con lui o lei tenerezza, passione, gioco, complicità ed emozione. Il vero "oggetto sessuale" sono le persone, più che l loro sesso.
Infine, e ora ti parlo da professionista, credo che potrebbe esserti utile un breve periodo di counseling psicologico. Si tratta di un lavoro breve e focalizzato su un obiettivo, che potrà aiutarti a ricontattare il piacere e la voglia di scoprire te stessa nella sessualità.
I miei migliori auguri!
Roma
Il Dott. Stefano Ventura offre supporto psicologico anche online
Salve Sara
forse la sorprenderò ma le devo dire che considero la bisessualità la condizione "normale", poi c'è una certa pressione sociale che ci dirige verso una scelta sessuale. In adolescenza si possono avere dubbi sul proprio orientamento sessuali ed essere indecisi su alcune scelte. Non deve temere nulla.
Credo che potrebbe giovarsi di un aiuto, invece, per comprendere ed elaborare le storie sentimentali in cui si è trovate e che definisce dolorose.
Ci si potrebbe anche domandare che modelli familiari ha alle spalle quanto questi influiscono sulle difficoltà che lei percepisce.
Se vuole può chiedere anche una semplice consulenza psicologica si questa senza dover per forza affrontare una psicoterapia, che può essere più impegnativa
Cara Sara,
l'orientamento sessuale non si sceglie, si sente, si avverte, ma le emozioni che non conosciamo ci spaventano tanto da evitare persone, situazioni o immagini che possano rievocare determinati vissuti.
Interrogati da dove può provenire la tua convinzione di aver preso una cotta per la tua amica. Ho la percezione che la tua testa di porti in una direzione ed in tuo corpo in un'altra. Comprendo la tua confusione. Cerca di ascoltare di più le tue sensazioni, cosa provi quando stai vicino una bella donna e, nello stesso tempo, cosa provi quando ti trovi vicino ad un uomo affascinante. Prova a respirare profondamente e concentrarti su di te. Non vorrei essere riduttiva nella risposta perchè la conoscenza di sè è una strada con una lunga percorrenza. Per qualsiasi necessità non esitare a contattarmi, per un contatto diretto mi puoi scrivere sulla mia pagina personale facebook.com/dottssacristinadenardo
Ti auguro una strada dritta e senza ostacoli
Credo che più che aver paura di essere lesbica, sarà bene riflettere sulla paura di essere in Relazione affettiva con un altro Essere umano.
Mi pare che il mondo sensazionale che si attiva con il contatto con un potenziale partner sia ugualmente confusivo, che riguardi il maschile o il Femminile.
E' ovvio che sia importante approfondire la Storia Affettiva sicchè si possa giungere a una definizione.
Confino sempre in una buona motivazione ad affidarsi alla Psicoterapia.
Gentile Signora,
Vorrei fare una piccola precisazione tuttavia importante. Un omosessuale non decide d'essere omosessuale o al contrario di non esserlo, ovvero non si può decidere razionalmente sulle nostre preferenze sessuali.
Se lei- invece- si riferisce alla Fede religiosa questo è diverso, in quel caso può rinunciare alla sua sessualità, considerando però con attenzione anche le ripercussioni personali.
Detto questo, lei non specifica la sua età, potrebbe essere una insicurezza? potrebbe essere una sua scoperta che potrebbe verificare? potrebbe rappresentare un bisogno che lei ha di altro, e che si manifesta in una idea di accudimento? oppure al contrario un timore di una relazione con il maschile?
Si rende conto da sè che questo comporta un lavoro di comprensione e di accettazione, di qualsiasi sua esigenza.
le consiglio di cercare uno psicologo psicoterapeuta e di incontrarlo affinché l'accompagni in questo percorso di conoscenza di sè.
La saluto e le faccio miei migliori auguri
Cara Sara,
Il titolo del suo messaggio dice già molto sul suo problema: il fatto che per lei sia una paura il poter essere lesbica non va scambiato con un orientamento sessuale latente. È possibile provare eccitazione di fronte a immagini saffiche pur senza desiderare le donne. Il suo rimuginare razionalmente su questo dubbio non fa che alimentarlo, mettendola in confusione. Questo viene chiamato "dubbio patologico", quando un piccolo "e se..." viene ingigantito dal rimuginio della nostra mente che si arrovella per risolverlo, fino a causare disagio e a volte grande malessere.
Alla sua età è normale mettere in discussione se stessi, specie se non ci si sente ancora sicuri della propria strada, ma il mio invito è di passare meno al setaccio ogni singolo pensiero e di vivere di più le esperienze concrete, le relazioni (anche amicali o familiari) e darsi tempo prima di poter trovare la persona giusta.
Le auguro di sentirsi presto più leggera e resto a sua disposizione se ha bisogno di chiarimenti.