Premetto che non so se sia la categoria giusta o meno.
Sono Nadia, ho 26 anni e credo di essere cleptomane o come si scriva.
Rubo da quando avevo 6 anni, che fosse una penna o i soldi spicci dal portafoglio di papà.
Rubo mai per me, ma per rendere felici gli altri, questo mi appaga tantissimo e mi fa sentire per un attimo felice ed invincibile.
Ho rubato alla mia famiglia oro per poi rivenderlo e fare regali a loro, che controsenso.
Il mio lavoro mi da accesso a carte di credito altrui che uso per fare regali ad altre persone.
Non è normale e lo so, so che tutto ciò è reato.
Due mesi fa mi è arrivata una denuncia penale, mi hanno detto di sentire l'avvocato, cosa mai fatta. Sono spaventata, ma nonostante ciò non mi fermo.
Ieri è arrivata a casa un invito dei carabinieri a mia zia per motivi di giustizia e credo che ciò riguardi la mia causa.
Ho messo nei guai qualcun'altro.
Ho estorto ad altri.
Ieri ho provato a togliere qualcosa a me stessa e purtroppo ho fallito, evidentemente un miscuglio di igienizzanti per le superfici non basta per avere un avvelenamento.
Voglio morire.
Non voglio più sopravvivere, soprattutto così.
Cara Nadia, comprendo il suo sgomento e la disperazione per essere dominata da questo problema che la costringe ad una vita indesiderabile. Ha mai pensato che può uscirne ed essere curata? Penso di sì, dato che ci ha scritto. I canali sono molti, servizi pubblici di igiene mentale previo invio del medico di base, oppure consultare un professionista privato, meglio se con una specifica preparazione in questo campo. Si informi e inizi, portando allo scoperto i meccanismi inconsci sottesi a questo disturbo che le rovina la vita. Coraggio, star bene si può se lo si vuole, e lei lo vuole con tutta se stessa, altro che farla finita.
Un abbraccio
Padova
La Dott.ssa Daniela Benvenuti offre supporto psicologico anche online
Cara Nadia,
quanta tenerezza nel tuo sfogo.... certo stai sbagliando, ma sono certa risponderai delle tue azioni e sistemerai “le pendenze”.
Dietro il rubare x donare c’è la spiegazione della tua inquietudine... già lo sai... un forte bisogno affettivo e di riconoscimento su cui dovresti lavorare.
Sei una specie di Robin Hood!
Ma ti rendi conto di sicuro che stai sbagliando: non é questo il modo di farsi notare. Qui si cade nel penale...
Credo tu possa risolvere restituendo il mal tolto ed evitando la denuncia.
Tentare il suicidio mi sembra esagerato ed inutile.
Che senso ha farsi ancora del male?
Non stai già soffrendo abbastanza?
Coraggio! Non cedere! Prenditi in mano la tua vita e riabilitati. Fai morire la vecchia te, quella dei furti insulsi... e rinasci in nuova luce, disponibile verso gli altri, rispettosa delle regole e di te stessa.
Faccio il tifo x te! Non mollare, mai!
Ti abbraccio
dott.ssa Patrizia Tombaccini