Il mio ragazzo soffre di attacchi d'ansia ed insonnia a causa degli esami e delle varie pressioni da parte dei suoi genitori..
L'altro giorno stavamo parlando tranquillamente dei tempi passati al liceo e ad un tratto ha iniziato a respirare affannosamente e ad avere dei tic: continuava a strofinarsi la fronte ripetutamente, e si muoveva avanti e indietro, non riusciva a parlare, io ho provato anche solo ad accarezzarlo, ma si è subito tirato indietro .. Vorrei capire come aiutarlo; so che ci vuole uno specialista, ma lui per ora non vuole andarci e vorrei sapere se c'è un modo giusto per affrontare la situazione quando si presenta ..
Cosa fare? Stargli vicino? Allontanarmi?
Cara Cecilia,
apprezzo il suo interesse per il suo ragazzo. Non è facile stare vicino a persone che stanno male ed è bello quando in un rapporto di coppia vi è una sana voglia di stare vicino all'altro che nasce da un sentimento vero.
Purtroppo nessuno salva nessuno, ma si può stare vicino a chi ci è caro accentandolo nelle sue difficoltà fino a quando questo non ci "prosciuga"; possiamo stare vicini all'altro, se sentiamo per noi possibile questo, per cercare di fare in modo che le sue ansie siano più controllate. Ciò non sarà probabilmente sufficiente perchè tutto svanisca, fino a quandonon sarà lui a mettersi in gioco e cercherà di modificare parti di sè che non gli permettono di vivere bene momenti che dovrebbero essere normali per un ragazzo della sua età. A te scegliere quanto stargli vicino per sostenerlo senza che però questo ti porti a fondo con lui. Stare vicino non vuol dire andare a fondo con l'altro.
In bocca al lupo ad entrambi