Salve, sono una ragazza di 29 anni. Fino al 2012 per 10 anni sono stata fidanzata con un ragazzo che ho deciso di lasciare perchè non amavo più; un ragazzo di cui fidarsi al 100%. Dopo questa storia ho iniziato a frequentare altre persone. Il primo dopo qualche mese, per circa due mesi, che poi ha deciso di troncare. Il secondo dopo 6 mesi ha deciso di troncare. Il terzo dopo una settimana. Durante queste frequentazioni ero molto agitata. Ho sempre avuto paura che potessero lasciarmi da un momento all'altro e così è stato. Attacchi di ansia seguiti da nervosismo, battiti accelerati e in alcuni casi anche pianto. Ora sto frequentando un ragazzo da circa 3 mesi..con lui è tutto ok...solo che quando non lo sento, mi prende l'ansia...e penso e ho paura che non si faccia più sentire o che non voglia più stare con me. Aspetto sempre con ansia che mi dica “stasera ci vediamo“ e sto in ansia fino a quando non lo vedo davvero e mi calmo. Ogni giorno è sempre così...vivendo con la “paura dell'abbandono“...grazie per la consulenza.
Ciao
cara ragazza da come si legge, parli di ansia, abbandono, sei consapevole che sono due temi su cui devi lavorare, credo che un terapeuta possa aiutarti in queste due direzioni.. tu parli di aver preso delle scelte che però ti hanno segnato, come ogni scelta che si fanno, ma da quanto sento soffri di ansia, la paura di abbandono su quali basi si fonda, chi ti ha abbandonata, mamma o papà ...
Buona serata
Roma
La Dott.ssa Filomena Lopez offre supporto psicologico anche online
Gentile utente,
ho letto attentamente la sua domanda e la cosa che mi colpisce di più è che dopo la storia con il suo ex ragazzo, durata 10 anni, ha iniziato a frequentare di continuo altre persone. Da quanto leggo, immagino possa esserci una problematica di dipendenza affettiva da cui deriva la sua paura dell'abbandono e pertanto la sua ansia quando non sente la persona che sta frequentando attualmente; paura che si risolve nel momento in cui lo vede di persona.
Tali problematiche di dipendenza affettiva andrebbero affrontate e risolte attraverso un percorso di psicoterapia, che le permetterebbe di esplorare il suo legame di attaccamento con le figure significative della sua infanzia e probabilmente questo l'aiuterebbe a fare chiarezza sulla sua paura dell'abbandono.
Spero di esserle stata utile, auguri!
Cara Luana, il suo racconto sembra mostrare, nella sua persona, delle dinamiche di dipendenza affettiva molto spiccate che non le consentono di vivere in maniera serena i suoi rapporti sentimentali.
Il suo affetto sembra configurarsi più come bisogno assoluto dell’altro che desiderio dell’altro.
Anche il passaggio continuo da un rapporto all’altro conduce a pensare che forse avrebbe bisogno di imparare ad amare prima un po’ di più sè stessa per riuscire a prendersi tempo per elaborare meglio la fine di un amore, imparare ad apprezzare la vita anche in assenza di una storia sentimentale e, infine, diventare più sicura e consapevole nel rapporto di coppia e quindi anche meno incline a sentimenti dovuti al terrore dell’abbandono.
Forse un aiuto in tal senso potrebbe esserle utile per far luce sugli eventi che hanno condotto alle sua dinamiche comportamentali ed al terrore dell'abbandono al fine di rafforzare la sua autostima e condurla a fare le scelte più opportune per la sua felicità.
Cordiali Saluti