Lutto e ansia

Sara

Mio marito è morto improvvisamente a 35 anni per un arresto cardiaco, mi sono rivolta ad uno psicologo e nella prima fase mi ha aiutato molto. Poi ho cominciato pian piano a fare quello che facevo prima, ho ricominciato a lavorare ma non parlo mai con nessuno di lui... Spesso ho degli attacchi di ansia specialmente la sera che cerco di gestire da sola perché non voglio prendere farmaci. A volte è come se la mia mente volesse cancellare quello che è successo, come se mio marito fosse semplicemente in un altra città e che prima o poi finirà quest’incubo ma allo stesso tempo so che lui non tornerà più ! È difficile da spiegare

7 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Sara, il lutto che l'ha colpita è sicuramente uno dei più difficili da elaborare, ha fatto bene a farsi aiutare  a livello psicologico. Naturalmente elaborare la perdita ha i suoi tempi e le sue tappe.

Ciò che riferisce, attacchi d'ansia e dissociazione, sono il modo con cui la sua mente cerca di difendersi dal dolore: il dolore presente che lei cerca di attenuare attraverso la strategia della dissociazione torna prepotentemente a farsi sentire attraverso gli attacchi d'ansia. A mio avviso, dovrebbe affrontare questa fase con lo psicologo che l'ha efficacemente aiutata fino ad ora.

Un caro saluto

Dr.ssa Daniela Benvenuti

Padova-Feltre-online

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Padova

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Buongiorno cara Sara

Innanzitutto sono molto dispiaciuta per la sua perdita improvvisa e dolorosa. Credo sia importante che continui il suo percorso e ad elaborare il lutto che, se viene negato, rischia di ritornare più forte di prima. I suoi attacchi d'ansia sono chiaramente un sintomo, un campanello d'allarme, che le stanno dicendo "qualcosa non va". Non sottovaluti questi momenti e cerchi di elaborare il suo lutto e il suo dolore ... veramente. 

Auguro buona fortuna

Dott.ssa Elisa Danza 

Cara Sara,

mi dispiace molto per la sua perdita immprovvisa. è normale che sia difficile e che ci voglia tempo per accettare e fare pace con quanto accaduto, così, improvvisamente.

Purtroppo è difficile anche nella vita di tutti i giorni trovare il modo per vivere questa perdita e condividerla con chi ci circonda, se sente di non farcela non esiti a cercare aiuto, ne ha tutto il diritto: da parte di uno psicologo che possa accompagnarla in questo dolore, da parte dei suoi familiari, esistono anche gruppi di auto mutuo aiuto, ma anche bellissimi film, libri e poesie sulla perdita e il lutto.

Si conceda tutto il tempo che sente di avere bisogno per riuscire a convivere con questo evento.

è difficile davanti a questi accadimenti trovare delle parole, a volte non è tramite le parole che si trova consolazione.

Le consiglio il film "departures" che tocca il tema della perdita in modo davvero delicato.

E se sentirà il desiderio di parlare con uno psicologo non esiti a contattarmi. 

Un caro saluto,

Dott.ssa Chiara Crespi

Cara Sara, 

è difficile da spiegare, ha ragione, ma non serve spiegare... capiamo benissimo quello che le sta accadendo.

Ci sono delle "fasi" psicologiche che sono fisiologiche dell'elaborazione del lutto e che non sono esattamente sequenziali... una di esse è proprio la negazione (inconscia) della perdita della persona cara.

I tempi riportati in letteratura rispetto al superamento di un lutto oscillano tra i 6 mesi e i due anni... ma certi lutti hanno bisogno di molto tempo in più e questo dipende da molti fattori soggettivi.

Il mio parere è che potrebbe esserle utile continuare il percorso psicoterapeutico che già aveva intrapreso, oppure potrebbe ricercare un/a terapeuta formato/a in Emdr (sul sito emdr.it c'è ne sono liste suddivise per regione e città) per trattare il disagio che ha adesso.

Le auguro ogni bene.

Restando a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti, la saluto cordialmente.

Dott.ssa Verusca Giuntini

Buongiorno

Da quanto riferisce è pittosto chiaro che il lutto non è stato elaborato in modo completo.

Probabilmente si "aggancia" a qualche Sua precedente perdita o semplicemente il collega che l'ha seguita nell'immediato ha preferito aiutarla, giustamente, a riprendere il più possibile una vita normale (se di normalità si può ancora parlare in questi tempi).

Nel caso il disagio persista sarebbe bene approfondire i possibili motivi con un professionista.

Buona giornata

Ester Canidio

Dott.ssa Ester Canidio

Dott.ssa Ester Canidio

Cremona

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L’elaborazione di un lutto non è una cosa immediata o veloce. È difficile e doloroso percorrerlo ed affrontarlo. 

Cosa le ha fatto decidere di interrompere il percorso iniziato con la psicologa?

È opportuno visto la presenza di attacchi di ansia, affidarsi nuovamente ad un terapeuta. I farmaci servirebbero solo a coprire il sintomo (l’ansia) ma nasconderebbero la causa che la determina.

Un percorso psicologico anche se ha tempi più lunghi la può rendere libera dalle cause che determinano il suo sintomo e non dipendente dai farmaci.

"è difficile da spiegare" Non provi a spiegarlo. Dica con un'unica parola come si sente e si chieda cosa potrebbe fare per stare meglio.

Cordiali saluti

dottoressa Stefania Pelosi

- Est Emozioni nello spazio e nel tempo - 

Dott.ssa Stefania Pelosi

Dott.ssa Stefania Pelosi

Napoli

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Buongiorno,

da quello che scrive mi sembra di comprendere che c'è bisogno di elaborare ancora questa grave perdita. La terapia EMDR è molto indicata per aiutare le persone che presentano difficoltà simili alle sue, consiste nella desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Affrontare i ricordi e le emozioni, anzichè metterle da parte e fare finta che non ci siano, è un passaggio doloroso ma necessario per poter superare questo stato di sofferenza.

Le auguro di trovare un equilibrio con il suo dolore,

cordiali saluti,

dott.ssa Serena Terzuoli

Dott.ssa Serena Terzuoli

Dott.ssa Serena Terzuoli

Genova

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