Salve, dopo un forte periodo di stress ho riscontrato un disturbo ossessivo con pensieri cattivi nei confronti dei miei cari. Ho superato ormai questa fase e ho compreso di aver sottoposto il mio corpo ad uno stress assurdo, più grande di me e i miei 21 anni. Ne ho parlato e mi sono sfogata abbastanza. Uno dei pensieri che mi è passato per la mente era di aver detto a mia madre che era brutta e invece un’altra persona che ha fatto del male alla nostra famiglia era più bella. Naturalmente poi ho compreso che in realtà questo dubbio era solo l’ossessione del giorno e mi sono rincuorata. Il tutto era nato solo perché un giorno io l’avevo vista a mia madre struccata, pensierosa e con l’ansia fronte corrugata e allora ho pensato che fosse un po’ sciupata e “brutta”, cosa che ovviamente non penso davvero perché la AMO e lei è tutta la mia vita, lei mi ha donato la sua.
Sta di fatto che l’altro ieri mattina mentre ripensavo a tutto ciò ero tranquilla quando nella mia mente è rispuntato questo pensiero e ho detto “però è vero “ forse inconsciamente riferendomi a quel giorno lì. Però chissà perché dopo sono stata male da morire, ho pianto, sensi di colpa alle stelle e paure forti , pensavo di aver rovinato la mia vita e che non avesse più senso perché era come se l’avessi tradita. Solo che un istante dopo io avessi pensato sta cosa mi blocco e mi dico “ma io non lo penso sul serio, perché l’ho associata a quella cattiva persona e come mi spiego tutto questo?”
Pensate io abbia fatto una cattiveria assurda? È normale?
Gentile Amelia,
i pensieri ossessivi possono crearci un grande disagio! Per prima cosa, è bene che lei si convinca che nelle ossessioni non c'è una sua "colpa". Si tratta di un disturbo, che può essere lieve o anche molto grave tanto da impedirci di vivere serenamente.
Per convincerla che si tratta di un disturbo su cui non ha colpa (né controllo), provi a fare questo esperimento: regoli il cellulare con una sveglia a 1 minuto, e provi per tutto il tempo a non pensare a gli orsi bianchi.
Vedrà che la semplice intenzione di "NON" pensare agli orsi bianchi le farà venire in mente proprio gli orsi bianchi. Così scacciare i pensieri cattivi, non fa che mantenerli nella nostra mente...
Vede, nella nostra mente passano molti pensieri, un po' come le nuvole in cielo. Alcuni decidiamo di seguirli e comportarci di conseguenza, altri li lasciamo andare. Così lei non ha seguito il pensiero di insultare sua madre, perché vuole bene a sua madre, anche se questo pensiero le ha attraversato la mente. Questo basta. Succede a tutti, di continuo.
Amelia, lei è giovane, e il disturbo ossessivo compulsivo fa la sua comparsa presto. Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta cognitivo-comportamentale perché da questo disturbo si può guarire!
Buone cose
Roma
Il Dott. Stefano Ventura offre supporto psicologico anche online
Cara Amelia, il fatto che lei menzioni nella descrizione del suo malessere il termine "disturbo ossessivo" deriva dal fatto che si è rivolta ad un professionista, per una consulenza, e le è stato indicato quanto scritto? (ne ha parlato e si è sfogata abbastanza: intende con amici e persone care oppure con uno psicologo?).
Nel messaggio non viene menzionato nulla rispetto alla sua vita quotidiana, al periodo di stress che ha vissuto e, forse, in parte sta vivendo, oppure rispetto alla sua famiglia. In generale, avere dei pensieri negativi, non equivale automaticamente ad essere una "persona cattiva". Spesso accade che la nostra mente costruisce la propria prigione, soprattutto perchè i dubbi scatenano paure e preoccupazioni, le quali spesso hanno bisogno di rassicurazioni e dalle quale emergono sensi di colpa, esasperati anche nel tempo. Tutto ciò crea circoli viziosi e forte malessere, che si ripercuote nei vari ambiti della vita (lavorativo, relazionale-sociale, famigliare, ecc.).
Come può immaginare, è importante rivolgersi ad una persona che possa aiutarla nella modalità adeguata, per affrontare al meglio il disagio che prova.
Cari saluti
Cara Amelia,
Mi sembra che lei si trovi come a gestire due Amelia, con pensieri ed emozioni fortemente contrastanti l'una con l'altra: una amorevole, buona e innocente, l'altra più colpevole, cattiva, forse rabbiosa.
Da quanto tempo le accade di oscillare tra queste due? Che spazio c'è nella sua famiglia nei confronti della cattiveria?
Credo che i significati dietro i suoi pensieri siano molto profondi, meriterebbero uno spazio adeguato, dove poter comprendere i suoi vissuti. Ha pensato ad un lavoro terapeutico?
Cari saluti.
Michaela Mortera
Macerata
La Dott.ssa Michaela Mortera offre supporto psicologico anche online