Problema con una madre troppo apprensiva

Veronica

Vi chiedo aiuto! Sono una ragazza di 28 anni. Ho sempre avuto un bel rapporto con mia mamma, tranne per il fatto che lei è quasi "patologicamente" apprensiva, non comprende che ormai sarebbe ora che mi lasciasse crescere! Ad esempio: se esco da sola o con qualcuno che non sia lei, mi manda un mucchio di messaggi per sapere se è tutto ok, ecc... Oppure: se voglio andare a trovare per qualche giorno il mio fidanzato che vive in un'altra città se ne esce dicendo: "noo da sola nooo, se vai da sola poi non mi trovi più qua, perché mi farai morire di ansia" E io ho troppa paura che possa realmente succederle qualcosa, che muoia di crepacuore :( La paura di farla rattristare, preoccupare o chissà che altra cosa peggiore, mi blocca spesso e volentieri sulle cose che mi piacerebbe fare o intraprendere! Mi sento in gabbia, a volte vorrei morire. e attorno non ho nessuno che mi comprenda, anzi, mi dicono che: "si avrò anche ragione, ma devo capire mia mamma" Peccato che nessuno cerchi di capire me :( Non so veramente cosa fare, nè da chi farmi aiutare. Purtroppo non credo che accetterebbe di intraprendere un percorso psicologico. Tra un padre "non pervenuto" e una madre super apprensiva, vi lascio solo immaginare le insicurezze e le problematiche interiori che posso avere... ma per questo ci vorrebbe un discorso a parte. Vi chiedo un consiglio perché ne ho davvero bisogno :( Grazie

7 risposte degli esperti per questa domanda

Salve avere una madre che si è dovuta occupare da sola della propria figlia spesso porta al crearsi di una relazione stretta ed esclusiva fra le due. Questo non permette ad entrambe di vivere serenamente relazioni esterne sentimentali ed amicali. La preoccupazione e l'ansia di sua madre pervade anche lei e non le permette di compiere il passaggio evolutivo importante verso il mondo adulto. Dato che non può modificare il comportamento di sua madre, lei può lavorare su di Sé  per affrontare diversamente la vostra relazione e vedrà che indirettamente aiuterà anche sua madre a lasciarla un po' andare senza troppo angosciarsi.  Un saluto 

Dott.ssa Marica Ierardi

Dott.ssa Marica Ierardi

Roma

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Buongiorno Veronica. Dal tuo messaggio è ben chiara tutta la tua difficoltà in questa situazione, mi spiace tu ti senta così sopraffatta. Soprattutto in questo momento della tua vita, che dovrebbe essere invece un momento di crescita importante, dove diventare finalmente adulta e libera di fare le tue scelte, senza doverti sentire responsabile per la felicità o addirittura salute di altri, soprattutto di un genitore. Mi sembra di capire che non hai ancora consigliato a tua madre un percorso, questo potrebbe essere un primo passo, cercando di non giudicarla ma esprimendo il tuo disagio e anche la preoccupazione con lei. Detto questo non possiamo davvero sapere se accetterà, e purtroppo non possiamo convincere le persone a fare quello che vorremmo, soprattutto per quanto riguarda un percorso con una psicologa. Quindi io ti consiglierei di metterti tu al centro, di trovare un supporto per te, per sentirti accolta e capita e trovare anche delle strategie, che non cambieranno tua madre, ma che aiuteranno te a sentirti meglio in questa situazione e trovare una sana indipendenza. In caso decidessi in tal senso mi puoi trovare anche online. 

Ti auguro di poter uscire da questo blocco e poter trovare la tua strada!

Giulia Guzzetti

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Gentile Veronica, la fase dello svincolo, anche se lei avrebbe dovuto affrontarla gia da molto, ma ognuno ha i suoi tempi, e' fondamentale e nella sua situazione capisco essere molto complicato. In base a quanto descritto sua madre e' sola e l'unica relazione che riesce a sostenere e' con lei, ma alla base ci sono dinamiche non certamente sane di cui lei dovrebbe esserne consapevole per sottrarvisi altrimenti ne restera' invischiata

Dott. Rosario Di Nocera

Dott. Rosario Di Nocera

Napoli

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Cara Veronica, grazie per la condivisione.

Dal suo racconto emerge una madre non solo ansiosa, ma anche a forte tratto manipolatorio: attraverso questa sua caratteristica fa emergere in lei un senso di colpa a volte così grande da portare al blocco delle sue azioni più che lecite. Sarebbe interessante capire maggiormente i vissuti di sua madre che la portano a comportarsi così (molto probabilmente in modo non intenzionale...non si sta rendendo conto del male che può arrevarLe). Di sicuro non si può costringere sua madre ad intraprendere un percorso psicologico, ma potrebbe essere l'inizio per un suo percorso Veronica, volto ad eliminare tutti quegli inutili sensi di colpa e portarla a godersi la sua più che meritata libertà.

A disposizione

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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Buonasera Veronica, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Capisco perfettamente la sua situazione, il desiderio di libertà di una giovane donna di 28 anni che si scontra con le ansie della madre che vuole proteggerla dal male del mondo esterno. Personalmente penso che dovrebbe parlare con sua madre a cuore aperto, spiegandole le ripercussioni che le sue ansie hanno su di lei. In questi casi è importante parlare in prima persona, evitando di accusare (anche in modo velato o implicito) l'altra persona, facendole presente quali sono i suoi sentimenti e pensieri. Un dialogo aperto di questo tipo richiede un lavoro personale di riflessione, per il quale potrei esserle d'aiuto. Io ricevo anche online.

Dott.sa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Reggio nell'Emilia

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Buona sera Veronica, mi dispiace che stia vivendo e che abbia vissuto una vita fatta di apprensione, ansia, sensi di colpa.

Capisco anche sua madre rispetto alla sua ansia che sicuramente deve essere gestita e canalizzata in azioni funzionali alla vostra relazione.

potremmo studiare insieme delle strategie di intervento e nel caso intervenire con delle consulenze familiari dove apriamo le sedute anche alla presenza della madre in modo da farle comprendere, attraverso il supporto di un professionista, come gestire la sua ansia grazie a delle tecniche specifiche.

credo sia un lavoro molto duro e immagino che la mamma abbia dei validi motivi esperienziali che la portano a comportarsi in questo modo. questo tuttavia, non giustifica il fatto che lei ora debba pagarne le conseguenze perchè ha tutto il diritto di vivere la sua vita con serenità e tranquillità

Mi contatti telefonicamente, facciamoci una chiacchierata e nel caso fissiamo un appuntamento che ne pensa? l'aspetto !

Dott. Eugenio di Giovanni

Dott. Eugenio Di Giovanni

Dott. Eugenio Di Giovanni

Monza e della Brianza

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