Problemi dovuti allo studio universitario

Salve caro studente in difficoltà! Bisognerebbe chiedersi qual'è l'origine di questo suo sconforto....ha dato troppi pochi esami secondo lei, i voti non lo hanno soddisfatto? Ha cambiato città per studiare e si sente spaesato? Frequenta una facoltà che la interessa? Riesce a socializzare con i suoi compagni o è troppo isolato? Ci sono tanti aspetti che lei non specifica, quindi è difficile darle delle risposte soprattutto in merito alla questione se questo suo sconforto abbia delle ragioni realistiche o se sia legato ad uno stato interiore, e quali ne siano le cause. In ogni modo, ragioni realistiche o meno, una cosa da tenere in mente è sempre che ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi per raggiungere lo scopo che ci siè prefissati, e non è detto che chi fa più in fretta faccia meglio...dipende! Comunque l'importante è non cedere allo sconforto, non chiudersi in esso, parlarne, o solo con amici o con qualche esperto che possa aiutarla ad analizzare meglio la situazione.

In bocca al lupo, Cristina Berti Ceroni.

Buongiorno, da quanto scrive questa situazione la sta facendo soffrire molto e sarebbe opportuno capire cosa le stia accadendo. La decisione di iniziare un percorso di psicoterapia personale potrebbe essere una scelta adeguata per poter affrontare le difficoltà che sta attraversando e comprendere meglio come far fronte ai propri vissuti interni, relativi anche a questo costante confronto con gli altri, che se non affrontati rischiano di generarle, nel tempo, ulteriore disagio.

Qualora volesse intraprendere un percorso con approccio psicodinamico mi rendo disponibile in presenza a Montale Rangone (MODENA) oppure anche on line.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Emanuela Peruzzo

Salve Giuseppe,

mi dispiace per il periodo che stai attraversando.

Proverei a chiedermi nei giorni in cui la voglia è davvero bassissima, che pensieri ho, che emozioni sto provando? 

Parli del fatto che lo studio ti piace, quando ti accorgi invece che ti pesa e perdi motivazione? 

Questo senso di inadeguatezza c'è sempre stato? O hai iniziato a sentirti così da un certo momento in poi? Come mai ti confronti con gli altri? Quando lo fai come ti senti prima e dopo?

Se hai voglia di approfondire tramite un percorso psicologico io sono disponibile, ricevo a Bologna in studio ma eventualmente sono disponibile anche online.

Ti faccio intanto in bocca al lupo 

dottoressa Giulia Cerbini

Ciao,

i tuoi pensieri negativi ti portano ad avere una visione pessimista delle tue capacità, quindi vivi in uno stato di agitazione.

La mia indicazione è quella di iniziare un percorso di sostegno così da acquisire strategie per la gestione dei pensieri e lavorare per rafforzare le tue risorse . Rimango a disposizione per una consulenza in studio 

dott.ssa Margherita Motta 

Ciao, 

Le informazioni che fornisci sono poche per poterti dare una vera e propria consulenza. 

Proverò comunque a darti degli spunti di riflessione.

Credo che il passaggio all'università comporti un serie di cambiamenti che non riguardano solo lo studio, ma anche proprio la crescita personale. Infatti devi organizzarti i tempi di studio in maniera diversa rispetto a ciò che facevi alle superiori, hai un carico di lavoro maggiore e ciò dovrà comportare probabilmente anche un cambiamento nel metodo di studio.

Se ti sta appassionando l'indirizzo che hai scelto, se ti stanno piacendo le materie, se queste corrispondono  effettivamente ai tuoi interessi ed alle tue aspettative, non hai motivo di scoraggiarti: supererai questo momento accettandolo, perché sei una persona umana, e non un robot, e  andrai avanti attivando le tue stesse risorse che già possiedi.

Devi solo ritrovarle in te. 

Abbi fiducia in te stesso, e vedrai che riuscirai a trovare la strada giusta.

Salve Giuseppe, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL