Buonasera a tutti. A Causa dell'imminente inizio di un nuovo lavoro,sento tutta l'ansia che mi assale di notte e di giorno;mangio poco e dormo male,ho sempre il pensiero fisso,e non vorrei dare un dispiacere ai miei genitori nel non riuscire ad essere in grado di farcela.Sono due anni che aspetto questa opportunità,ed ora,che sono quasi giunto alla fase finale,mi sento morire. Mi sento cosi stupido perchè questo mio carattere mi fà sentire inadeguato.Non ho mai avuto problemi a relazionarmi con gli altri,ma questo stato di ansia mi devasta.
Ciao Corrado,
leggo quanto scrivi e piano piano immagino le sensazioni che provi, credo che per te sia difficile gestire questa situazione; da una parte si sta concretizzando qualcosa che volevi e a cui avevi puntato e dall'altra emerge la paura di non farcela, di non essere in grado. Tanto che nelle tue parole mi sembra che tu stia dicendo che i tuoi hanno molte aspettative su di te e questo ti genera ansia, insonnia.
Parli anche di una possibile difficoltà che immagini nel relazionarti con gli altri, dico immagini perchè dici che in passato non ne hai avute e quindi credo che sia una paura che immagini possa concretizzarsi.
Mi dispiace molto tu dica di sentirti stupido per questo tuo carattere, perchè è solo una tua modalità di affrontare una situazione a cui si può lavorare insieme, con un percorso terapeutico strutturato.
Un percorso mirato a gestire l'ansia e aumentare il tuo livello di sicurezza; che ne dici?
per qualsiasi cosa puoi scrivermi o contattarmi resto a tua disposizione.
Un caro saluto
Spesso il tema della responsabilità gioca brutti scherzi. Si è portati a sovrastimare e quindi a vivere un forte senso di ansia in relazione a uno scopo che riteniamo estremamente importante raggiungere e che temiamo di fallire.
E’ questa un’ansia da prestazione che innesca circoli viziosi di mantenimento del disagio. Si è portati, per esempio, a rimuginare e/o a controllare che i nostri comportamenti siano perfetti per evitare il senso di colpa che seguirebbe ad un eventuale fallimento. Tanto più è importante il coefficiente di valore dello scopo tanto più forte è l’ansia.
Può essere allora utile normalizzare questo stato emotivo. Tutti, quando iniziano un’attività nuova provano un po’ d’ansia. Inoltre, se si ama una persona (i tuoi genitori con ogni probabilità ti vogliono bene e per loro hai un grande valore) il sentimento è indipendente da quello che la stessa persona fa e riesce ad ottenere in termini di risultati.
Potrei risponderti con questa storiella: un uomo deve appendere un quadro, ha il chiodo ma non il martello. Il vicino ne ha uno, così decide di andare da lui e di farselo prestare. A questo punto gli sorge un dubbio: e se il mio vicino non me lo vuole prestare. Già ieri mi ha salutato appena, forse aveva fretta o forse ce l ha con me. E perché, io non gli ho fatto niente. Se qualcuno mi chiedesse un utensile io glielo darei subito. E perché lui no ? Come si può rifiutare al prossimo un semplice piacere?......dopo tanti pensieri simili....si precipita fuori...suona al vicino..il vicino apre e prima ancora che abbia il tempo di dire buon giorno grida" si tenga pure il suo martello villano!"
Se tu alimenti i tuoi pensieri " contro"....pensando che il tuo carattere ti fa sentire inadeguato...attiverai meccanismi contro di te e ti confermerai nell'essere inadeguato. La strada per interrompere questo percorso tortuoso a te familiare non è così semplice ma possibile e realizzabile. Chiedi aiuto anche se probabilmente per te non è facile fidarti.
Caro Corrado,
l'ansia che ci descrivi appare coerente con l'evento dell'inizio di un nuovo lavoro: il cambiamento e il passaggio ad una nuova fase della nostra esistenza ci spingono infatti molto spesso a provare sentimenti ansiosi e di inadeguatezza. Tuttavia ci presenti questa condizione come qualcosa che sta impattando negativamente su diverse sfere della tua vita: il ciclo sonno-veglio, la nutrizione, le relazioni con gli altri.
Sarebbe da approfondire quali aspetti del cambiamento ti creano maggiore disagio, o se l'ansia derivi principalmente da una paura di deludere i tuoi genitori o gli altri in generale. In tal caso si potrebbe ricollegare lo stato ansioso ad un problema di autostima e di immagine di sè, che andrebbe pertanto approfondito cercando di lavorare sulle tue risorse e strategie di coping.
Un caro saluto.