Quando ho compiuto 29 anni ho espresso un desiderio: se arrivata a 30 non troverò lavoro mi ucciderò. Chissà se è la volta buona, quando ci ho provato in passato non ci sono riuscita, mi è sempre mancato un passo verso il vuoto. La mia vita è spoglia e triste. Sono stanca di essere una studentessa, sono stanca di arrancare, sono stanca di dover sottostare a professori che mi prendono in giro per una tesi magistrale che, a quanto pare, non mi servirà a niente, qualunque sbocco professionale mi venga in mente è tutto un "Eh ma il precariato", "Eh ma non ti paga abbastanza per una vita indipendente", "Eh ma non lo sapevi che una laurea in lingue è spazzatura?" e io sono stanca. Voglio solo un lavoro che mi permetta di vivere indipendentemente. Non ho i soldi per pagarmi la terapia, sono anni che penso di avere l'ADHD ma non ho i mezzi per verificarlo, quindi continuo a ripetermi che non ce l'ho davvero e che sono io stupida e pigra. Scoppio a piangere senza motivo, gli unici sentimenti che provo sono ansia e paura, ogni volta che penso di fare qualcosa mi sento bloccata come se mi avessero paralizzata e ogni giorno peggiora. Se solo un giorno potessi andare a letto e non svegliarmi mai più...
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Buonasera.
Sento emergere tra le righe della sua lettera una forte rabbia che lei rivolge verso se stessa. Legata a quelli che lei vive come fallimenti, delusioni, vita spoglia e triste. Eppure in quella rabbia, che è forza aggressive, autoaffermativa e propulsiva, è contenuta la spinta per uscire dalla situazione di lutto e di morte interiore che lei vive. Poter canalizzare questa risorsa così potente verso l'esterno, per costruire, piuttosto che verso se stessa per autodistruggersi sarebbe il primo passo per creare un movimento nella Stasi che lei percepisce.
Le è mancato per quel passo verso il vuoto perché non vuole davvero morire, ma nutre una flebile e silenziosa speranza di farcela...
Se non ha la possibilità di pagare un percorso Si rivolga alla struttura pubblica, mi sembra che lei abbia tanto bisogno di essere accompagnata e supportata, incoraggiata e sostenuta per poter riemergere da una situazione di tale sprofondamento. Ha bisogno di una guida che le indichi la possibilità di una strada diversa da quella che lei ha percorso finora.
Resto a disposizione anche online e le auguro di poter rinascere nella sua versione migliore.
Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso
Torino
La Dott.ssa Simona D'Urso offre supporto psicologico anche online