Buongiorno, sono Rosi. Ad aprile di quest’anno ho iniziato ad avere attacchi di panico attenuati poi dando le dimissioni dal lavoro. Ora da lunedì 7 Novembre ho iniziato un nuovo lavoro del tutto diverso, e di punto in bianco sono ricomparsi questi attacchi di panico in maniera più marcata rispetto ad aprile. Il lavoro nuovo tutto sommato mi piace e non riesco a capire il motivo di quest’ansia continua e questa sensazione di panico e di voler scappare. Lo Psicoterapeuta mi avrebbe prescritto 40 gocce di xanax quando mi succede, ma poi mi rendo conto di non essere così lucida. I miei genitori e mio marito non capiscono che quando mi succede ciò faccio fatica a relazionarmi, uscire, e a star calma, anzi quando mi dicono che è tutto nella mia testa mi agito ancora di più, è il caso di iniziare un percorso da un psicologo? Oppure è davvero tutto nella mia testa ?
Salve Rosi, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Buonasera Rosi, intanto le esprimo la mia vicinanza per questo momento difficile che sta vivendo e per la mancanza di piena comprensione da parte dei suoi familiari, immagino che anche loro siano in difficoltà nel vederla star male.
Le consiglierei di consultare uno Psicologo Psicoterapeuta per una consulenza e una eventuale Psicoterapia. L’assunzione di psicofarmaci (Xanax) ha una efficacia maggiore se accostata ad un percorso terapeutico in cui Lei si prende il tempo per capire come mai arrivano questi attacchi di panico, che significato hanno e cosa può fare per prevenirli ed eliminarli.
Rimango a sua disposizione per eventuali informazioni e Le faccio i miei migliori auguri. Cordialmente, Annalaura Visciglia.
Vicenza
La Dott.ssa Annalaura Visciglia offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Rosi, io proverei a farle un'altra domanda: cosa le sta segnalando l'attacco di panico? E se l'attacco di Panico non fosse un suo nemico, un problema da risolvere, ma le stesse urlando a gran voce il bisogno di un cambiamento? Spesso L'attacco di panico interviene quando vuole segnalarci la tendenza dell'individuo a dare troppa importanza in modo rigido e ipergigante alla propria sfera cognitiva a discapito di quella emotiva e nello specifico a rimuginare su tutta una serie di pensieri negativi circa se stessi: non sono capace sono debole non ha il controllo non sono una brava persona eccetera. In altre parole le vorrebbe guarire dall'attacco di panico mentre il panico vorrebbe aiutarla a contrastare questi schemi: ad esempio pensi a quante volte durante la giornata usa il verbo DOVERE oppure termini come però, ma, se. La paura è molto importante e le emozioni in generale sono protettive, mentre spesso le distinguiamo in positive e negative: tutti ricordiamo la fine di Achille, l'uomo senza paura.
Provi a rivolgersi a un professionista per approfondire la sua storia e individuare la migliore modalità di intervento da attivare.
Tra gli strumenti più efficaci si annoverano: l'MDPAC, l'EMDR, la mindfulness, il training autogeno, l'ipnosi.
In bocca al lupo.
Dr. Cisternino MDPAC (ricevo a Torino e online).