Buonasera mi chiamo Jessica, soffro di attacchi di panico dall'età di 12 anni , scaturiti la prima volta in seguito alla morte di un mio caro zio...essendo piccola non ci ho dato peso e sono spariti...ultimamente si sono ripresentati come un fulmine a ciel sereno e di solito mi vengono quando sento parlare di infarto...premetto ke ho fatto nuoto per tanti anni a livello agonistico, ho fatto molti controlli al cuore per questo sport e non ho mai riscontrato problemi....le analisi sono tutte nella norma però ho sempre paura....avevo delle amiche ma mi hanno allontanato per colpa delle mie paure invece di aiutarmi e questa cosa mi ha ferito di piu rischiando uno stato di depressione...per fortuna poi 5 anni fa ho conosciuto il mio attuale ragazzo che mi ha aiutato a superare tutto però gli attacchi ancora mi perseguitano...
Ciao Jessica, ci sono situazioni nello sviluppo che agganciano vecchi traumi, i motivi sono diversi: somiglianze di luoghi, di persone, anche positivi pensieri di emancipazione possono essere “pericolosi” per certi contenuti inconsci. Ma se gli attacchi di panico ti perseguitano come dici, se non l’hai già fatto c’è la possibilità di un intervento medico con antidepressivi e benzodiazepine (farmacoterapia elettiva per l’attacco di panico). In casi di attacchi frequenti e bloccanti ho trovato utile per il paziente questa collaborazione col medico. Devo però dire che ho visto tante persone che attraverso il farmaco erano discretamente adattate, riuscivano a lavorare e a fare le loro cose, ma dovevano sforzarsi come se sentissero sempre l’attacco di panico sotto traccia. La qualità delle giornate è data anche da una buona vita emozionale, e gli attacchi di panico o la paura che vengano inibiscono l’espressione e i vissuti emozionali. La psicoterapia lavora espressamente sullo sviluppo di una migliore vita affettivo-emozionale ed è certamente questa che ti consiglio, con o senza farmaci.