salve,da alcuni mesi,non sono piu me stessa,improvvisamente mi viene una sensazione di calore che parte dai piedi fino alla testa,poi sopraggiunge un dolore allo sterno e tachicardia,mi sento venire meno e ho le mani fredde e tremore improvviso.ho fatto tac risonanze ecografia cardiaca dalla quale risulta un reflusso perche non si chiude bene la valvola e un parziale blocco di branca destro.le volevo chiedere se i miei malori possono dipendere da questo problema ?se si cosa mi consiglia di fare? non vivo piu una vita normale .grazie
Buongiorno,
le sue sensazioni sono attacchi di ansia, probabilmente dovuti al fatto che lei percepisce qualche segnale dal suo cuore che la spaventa. Tutto questo avviene in tempi in cui la consapevolezza non fa in tempo ad intervenire e a spiegarsi cosa stia succedendo.
La letteratura scientifica riporta dati in questo senso (non se la vada a leggere, non serve a niente) servirebbe invece un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale per imparare a riconoscre i sintomi fisici e quelli emotivi, imparare a discriminarli e a regolare l'espressione delle emotività.
Il percorso è relativamente semplice, ma deve essere condotto da un tearapeuta esperto. io sono a Milano, ma se interessa e mi scrive, posso cercare un collega nella sua zona.
E tornerà a vivere!
Salve, i suoi sintomi andrebbero approfonditi con indagini mediche specifiche prima di poter pensare ad una problematica di tipo psicologico.
Nel momento in cui gli esami medici risultano negativi allora la sintomatologia esposta potrebbe essere vista come un probabile stato ansioso.
Quello che le consiglio è chiarire la natura dei suoi disturbi, e una volta esclusa completamente una causa medica, allora magari pensare di rivolgersi ad uno psicologo per analizzare il disagio in un ottica diversa.
Spero di esserle stata utile,
La saluto cordialmente
gentilissima Barbara,
innanzitutto, per eliminare ogni pensiero riguardo i suoi sintomi, deve rivolgersi ad un cardiologo.
Se il cardiologo dirà che è tutto a posto e che i suoi sintomi non hanno niente a che vedere con il reflusso allora si potrbbe ipotizzare che i suoi sono sintomi psicosomatici dovuti ad attacchi di panico.
Bisogna approfondire di più il suo assessment, in altre parole,si tratta di comprendere ed interpretare i fenomeni comportamentali nella prospettiva della ricostruzine storica delle fasi che hanno condotto alla loro espressione attuale. L'assessment è considerato un processo durante il quale si raccolgono osservazioni, si avanzano ipotesi che le giustificano. In seguito si potrebbe consigliare una terapia cognitivo comportamentale.
Se lo ritiene oportuno può contattarmi.
Cordialmente Le porgo i saluti.
Buon giorno,
lei descrive tutti i sintomi di una problematica relativa ad un disturbo d'ansia, l'avere fatto tutti gli accertamenti che le hanno evidenziato l'unico problema non ha infatti fatto passare questo malessere!!!
probabilmente inconsciamente sente un malessere non riconosciuto che esprime con il corpo.
io le consiglierei un percorso legato alla risoluzione del problema attraverso l'ipnosi e/o la bioenergetica che potrebbero darle la possibilità, dipendentemente dalla sua volontà e dalla sua disponibilità emotiva, di risolvere quel conflitto interno che le sta dando tante noie!!!
spero di esserle stata utile
a presto
Gentile Barbara il suo problema è tipicamente dato dal reflusso gastroesofageo, come immagino le abbiano già detto i medici, quindi su questo non credo ci sia molto da parlare. Chiaramente la scoperta di questi problemi e l'incontro con i sintomi con cui agiscono, implicano "un sentito", talvolta anche molto intenso, richiedono un impegno adattivo, fatto di conoscenza, comprensione, capacità di gestione, integrazione con la propria esperienza di persona e di ripristino di una capacità di regolazione. Tutto questo avviene naturalmente attraverso una vivace animazione della mente, con emozioni, fantasie, organizzazioni simboliche e affettive: è il segno che lei ha un apparato mentale che sta cercando di dare senso e organizzazione a questa esperienza, cercando di integrarla con la sua esperienza più generale di persona.
A questo un percorso anzitutto di consulenza psicologica potrebbe aiutarla nel riorganizzare appunto senso e modalità di regolazione, oggi messe in stallo da questo evento. Questi eventi possono essere una risorsa, possono essere l'occasione per accendere in sè sviluppando un desiderio di maggiore integrazione con le proprie esperienze, di oggi e della vita.
I miei migliori auguri.