Buongiorno, mio marito che ha 40 anni è già due volte che tornando dalla Liguria sull'autostrada del sole, dopo circa mezz'ora che guida, gli vengono delle vampate di calore, le gambe diventano molli, le mani fredde le si stringe lo stomaco, gli formicolano le braccia e non riesce più a guidare. Pensavamo a un problema di digestione ma abbiamo fatto tutti gli esami e non ha nulla. Potrebbero essere degli attacchi di panico??? Da chi possiamo rivolgerci per avere un aiuto??? Grazie
Buon giorno signora Laura, da quello che scrive mi sembra di capire che durante il tragitto sull'autostrada del sole, è capitato già due volte, suo marito ha probabilmente dei sintomi d'ansia, la conferma è data anche dalla sintomatologia fisica, dice poi "che poi non riesce più a guidare", potrebbero essere degli attacchi di panico, mi viene da chiederle dove suo marito si dirige, in che luogo e chi deve incontrare per provare queste "paure improvvise e apparentemente immotivate"...questo potrebbe farvi capire diverse cose e sopratutto dovete riallacciare l'esordio di tali disturbi ad un evento significativo della vita di suo marito che solo lui sa....uno spavento, una paura, un qualcosa di importante che ha avuto un esito negativo. Immagino comunque che non sia nulla di grave sicuramente risolvibile, escludendo anche i disturbi fisici, dato che avete fatto anche gli accertamenti, ..credo che la cosa più opportuna sia rivolgervi da un professionista che vi aiuti a capire e a far luce sulle cause di tali disturbi, uno psicologo specializzato nella risoluzione dei disturbi d'ansia per ridare a suo marito il piacere, la serenità e la tranquillità di percorrere qualsiasi tratto di strada...... Sperando di esservi stato d'aiuto, un caloroso arrivederci
Buongiorno Laura, da quello che leggo, è fondamentale che venga fatta una diagnosi differenziale, vale a dire escludere che si tratti di problemi circolatori o cardiaci. E' molto probabile secondo me che possa stare sviluppando invece, come ha sottolineato lei, una prima forma di attacco d'ansia acuta, ma è importante che vengano escluse altre cause. Sarebbe importante capire quali sono i pensieri di suo marito quando percepisce questi sintomi perchè sono proprio i suoi pensieri (es. paura di impazzire, morire, perdere il controllo) che fanno sì che l'ansia aumenti in quel momento, a sua volta sfociando in in vero e proprio attacco di panico che se si perpetua prende il nome di Disturbo d'attacco di panico e diventa molto invalidante per il soggetto. Se lo desidera sono disposto ad aiutarla. Consiglio esami clinici per escludere appunto una qualsiasi causa medica. Escluso questo, il suggerimento che le do è di intraprendere una psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Cordiali Saluti.
Milano
Il Dott. Ezio Vittorio Rebattini offre supporto psicologico anche online
Da quel poco che so direi che si tratta di attacchi di panico, anche perchè gli esami sono risultati negativi. A volte basta solo l'idea di essere intrappolato in una coda mentre si è in macchina e quindi aver perso il controllo della situazione a scatenare il primo attacco di panico. i successivi attacchi di solito si ripresentano nella situazione in cui è accaduto il primo, presumo se non in autostrada e neanche quando c'era una coda, ma comunque sono marito stava guidando e magari pensava con una leggera ansia alla possibilità di una coda cosa altamente frequente nell'autostrada del sole specie presso la liguria. Qualche seduta di psicoterapia ad orientamento psicodinamico e una terapia farmacologia per breve tempo dovrebbero diminuire, se non far cessare il disturbo.