Soffro di ansia da tantissimo tempo

ENRICO

Buongiorno, ormai soffro di ansia ed attacchi di panico da quasi 20 anni , diciamo che ho imparato a conviverci, naturalmente prendendo psicofarmaci come EFEXOR 75 e ALPRAZOLAM prima da 0,25 ora da 0,50, da un paio di anni a questa parte però i sintomi sono peggiorati, non riesco più a guidare per lunghi tratti, ho paura delle gallerie (e dei luoghi chiusi in generale) ho paura dei ponti alti insomma un bel guaio soprattutto per il lavoro che faccio, purtroppo mancanza di tempo ho sempre trascurato questi problemi anche perchè mi cullavo che guidasse sempre mia moglie, ad inizio di questo mese ne ho parlato con il mio neurologo per cercare di risolvere questa problematica, lui prima mi prescrive una cura che sarebbe SAMYR 400 punture la mattina, EFEXOR 75 mattina e sera ed ALPRAZOLAM 0,50 mattina, mezzogiorno e sera, dopo questa cura che dovrebbe durare 20gg mi ha detto che sarei cominciato a stare meglio e da li in poi potevo cominciare una terapia con lo psicologo, ancora non ho visto nessun beneficio di questa cura e mi mancano ancora altre 3 punture, ma vi dirò di più ora anche quando parlo con i clienti sono più agitato e comincia a chiudermi la gola , comincio a sudare, vi chiedo secondo voi è giusta la terapia che mi sta facendo fare o secondo voi no, anche perchè il SAMIR è un antidepressivo ma io non mi sentivo depresso. Attendo una vostra cordiale risposta. Grazie.

6 risposte degli esperti per questa domanda

Premesso che non sono un medico psichiatra ma uno psicologo clinico, prenda la mia risposta con la dovuta cautela. 

Il fatto che i sintomi sono peggiorati e che la sua condizione generale stia peggiorando é probabilmente l'effetto dei farmaci. I farmaci psichiatrici (tutti) hanno noti effetti iatrogeni (cerchi iatrogenesi).

Le benzodiazepine (Alprazolam) sono ansiolitici. Sappiamo dagli anni 70 che creano dipendenza al pari di qualunque altra droga pesante e che quindi smetterle é estremamente difficile. Sappiamo anche che non esiste nessuna base biologica o marcatore per l'ansia e che l'effetto ansiolitico delle benzodiazepine scema entro la seconda settimana, se ne ha alcuno. Al contrario smetterle é molto difficile, perché i sintomi si acuiscono.

Per quanto riguarda gli antidepressivi (EFEXOR) o le sono stati dati per compensare l'ansiolitico e per un altro motivo che ignoro. Tuttavia sia le SSRI che SNRI, cosí come le benzodiazepine hanno una efficacia terapeutica minima (i test di efficacia si misurano in 6 settimane, quello che succede dopo é affar suo), tuttavia comportano crisi d'astinenza e una lunga serie di effetti iatrogeni. Il piú noto dei quali é chiamato Sindrome post-SSRI (lo ricerchi).

Il mio parere personale, ripeto non sono un medico psichiatra quindi lo prenda con le dovute precauzioni, é che lei deve smettere i farmaci secondo un preciso protocollo scientifico e deve fare una psicoterapia ASAP. Le suggerirei una congnitivo comportamentale perché sembra funzionare con problemi legati alla paura, ma qualunque ha un efficacia simile. In ultima analisi lei ha cercato di evitare di confrontarsi con il suo problema dell'ansia e attacchi di panico pensando di poter risolvere con le pillole e adesso ha un problema piú grosso. Resta a lei fare un bilancio e capire cosa é meglio.

Dott. Mario Pugliese

Dott. Mario Pugliese

Roma

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Mi occupo di tale problematica da 25 anni e le dico serenamente che il supporto farmacologico non basta se non lo associa ad un adeguato percorso di psicoterapia.  I farmaci agiscono sul sintomo, la psicoterapia si occupa invece di scardinare le minacce (di soffrire, di morire, di perdere il controllo) e delle tentate soluzioni che rendono cronico il problema (monitoraggio sintomi, evitamenti, rimuginio, ecc.). Se vuole risolvere o per lo meno migliorare anche velocemente la sua condizione di disagio serve la psicoterapia. 

Dott. Gaetano Tizza

Dott. Gaetano Tizza

Ragusa

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Buongiorno, non è possibile, da psicologo, rispondere alle sue domande in quanto fanno riferimento all'efficacia di terapie farmacologiche delle quali è competente solo un medico, in particolare uno psichiatra. A tal proposito mi chiedo come mai sia in cura da un neurologo e non da uno psichiatra. Se non ha mai fatto una visita con uno psichiatra, il primo suggerimento è di farne una, quanto prima. Dopodiché la psicoterapia è essenziale, certamente in combinazione con quanto le prescriverà il medico. Se non ha mai fatto sedute con uno psicologo, credo che sia arrivato il momento. Da parte mia le do la disponibilità. Potrà trovare i miei contatti su internet e su tutti i social. 

Dott. Marco Piccolo, psicologo

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Gentile Enrico, 

per ciò che concerne i farmaci solo un medico (psichiatra o comunque esperto in tali psicopatologie) può darle le risposte che cerca. 
La invito a parlare apertamente dei suoi dubbi con il medico che la segue, così da chiarire meglio il tutto. Sarebbe anche indicato affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia mirata.

Cordiali saluti 

Dr Signorelli

Buongiorno,

comprendo perfettamente la sua preoccupazione e la difficoltà che sta vivendo a causa di questi disturbi che la accompagnano da così tanti anni.

Analizziamo la situazione:

- è preoccupante che i suoi sintomi siano peggiorati nonostante la terapia farmacologica. Questo potrebbe indicare che la combinazione di farmaci attuale non sia la più adatta per lei, oppure che siano necessari altri interventi terapeutici.
- L'agitazione e la sensazione di nodo alla gola durante le conversazioni con i clienti sono nuovi sintomi che richiedono un'attenta valutazione. Potrebbero essere correlati all'ansia generalizzata o a un disturbo specifico, come la fobia sociale.
- La combinazione di farmaci che le è stata prescritta è piuttosto complessa e potrebbe richiedere un aggiustamento. Il Samyr è un antidepressivo che può essere utile per l'ansia generalizzata, ma potrebbe non essere sufficiente da solo. L'aumento della dose di Alprazolam potrebbe invece peggiorare l'ansia a lungo termine.
- Il fatto che lei non abbia ancora notato benefici dalla terapia farmacologica è un segnale importante. Potrebbe essere necessario valutare altre opzioni terapeutiche.

E' necessario che parli con il suo neurologo, spiegandogli che non sta notando miglioramenti e chieda di valutare insieme altre possibili soluzioni.
La psicoterapia è molto efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia e degli attacchi di panico, soprattutto se in associazione a una corretta terapia farmacologica: prenda seriamente in considerazione questa opportunità.
Ricordi inoltre che se non è soddisfatto della terapia in corso, può sempre chiedere un secondo parere a un altro specialista.

Resto a disposizione.

Un caro saluto,

dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Genova

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