Ciao,
io e la mia compagna abbiamo appena avuto una bambina splendida. Ma dalla gravidanza in poi, le nostra relazione intima si è ridotta del 99% e ogni volta che cerco le sue attenzioni, mi adduce ogni tipo di scusa. Siamo passati dal rischio per il feto, al dolore della ferita, dal ciclo mestruale, a "non mi sono lavata", "devo fare la ceretta", "mi fa male la testa", "mi fa male la gola". Capita anche che mi eviti sistematicamente facendosi trovare con la bambina. La situazione si protrae da un anno e mezzo.
Sono una persona molto aperta, molto diplomatica, molto comunicativa. Ho sempre incoraggiato il dialogo anche su questo tipo di cose, ma non ne vuole nemmeno parlare. Ieri sera mi ha detto a chiare lettere che non ha intenzione di cambiare atteggiamento, quindi la cosa si traduce per me in dover -per forza- trovarmi un altra partner perlomeno sessuale. Non ho più voglia di indagare sulle cause perché ottengo solo reazioni aggressive. Dice che mi ama, ma i fatti dicono l'opposto. Mi sa che gli devo comprare il Frikies, piantare qui tutto, ed andare a troie.
Buongiorno Luca. Il fatto che abbia tentato di parlarne è sempre una buona via per cercare di chiarire la situazione. Tuttavia potrebbero esserci aspetti che neanche la sua compagna potrebbe sapere spiegare e per quello si trova in difficoltà quando viene intavolato il discorso e usa l’aggressività come difesa. Tuttavia sono solo supposizioni, sarebbe sicuramente utile capire più a fondo la vostra situazione, ripercorrendo anche la vostra storia relazionale per vedere ad esempio se ci siano stati altri periodi simili oppure no. Potrebbe essere utile, per dare respiro al vostro rapporto, rivolgervi ad un esperto per parlare della situazione, esponendo in uno spazio protetto come quello della stanza della terapia le vostre ragioni e i vostri sentimenti, anche nell’interesse della piccola.
Mi rendo disponibile in questo senso anche per un consulto online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Gentile Luca,
dalle sue parole si coglie tutta la sua sofferenza e la frustrazione di fronte a questo stato di cose.
Ma mi sembra di percepire anche il desiderio, che ancora persiste, di ritrovare un'intesa con sua moglie.
Credo che, alla base del rifiuto di sua moglie a riprendere una vita sessuale, ci sia una forte disillusione nei suoi confronti, derivata da qualcosa che ha vissuto in modo estremamente negativo.
E' come se sua moglie usasse il linguaggio del corpo per inviarle un messaggio che per lei forse è oscuro.
Se fosse così sarebbe utile capire dove il dialogo tra voi si sia bloccato, tanto da non riuscire ad esprimere a parole il malessere che vivete.
Un percorso di chiarificazione tra di voi vi servirebbe non tanto per attribuire colpe, quanto a riportare la comunicazione ad un livello precedente nel caso che si fosse interrotta, o a migliorarla con beneficio di tutta la famiglia.
Un augurio
Giordana Milani
Biella
La Dott.ssa Giordana Milani offre supporto psicologico anche online
Gentile Luca, comprendo la sua rabbia e delusione per questo grosso cambiamento nella sua vita intima e sentimentale. Il momento della nascita di un figlio è da tutti immaginato come un momento unico e felice per la coppia e lo è. Nessuno si aspetta però i cambiamenti e le conseguenti forti reazioni emotive ad essi. Non si è più in 2 ma in 3, non si è più solo coppia ma anche coppia genitoriale e si deve trovare un nuovo modo di stare insieme. Quel piccolo esserino che si ama alla follia cambia le abitudini, crea scompiglio, alterazioni emotive nella mamma che deve occuparsene prioritariamente. Capita che i papà vengano messi da parte, non per mancanza di amore ma semplicemente perché i primi tempi si crea una condizione di alienazione fra madre/figlio, necessaria alla sua sopravvivenza. Le consiglio di parlare con la sua compagna, provare a spiegarle le sue emozioni e nello stesso tempo comprendere anche le sue in un momento così complesso per la coppia. Se non riuscite potreste farvi aiutare da un professionista che saprà darvi il giusto ascolto. Cordiali saluti
Roma
La Dott.ssa Marica Ierardi offre supporto psicologico anche online