Attualmente, nel mondo, più di 1,3 miliardi di persone sono affette da una forma di perdita dell'udito. Si tratta di un numero che, sicuramente, aumenterà in modo esponenziale, a causa dell'invecchiamento della popolazione, secondo quanto fatto notare dall'equipe di ricerca impegnata in una nuova revisione.
La perdita dell'udito interessa all'incirca il 13% degli adulti di età compresa tra i 40 e i 49 anni, così come il 60% delle persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni e il 90% degli anziani di età superiore agli 80 anni, secondo quanto riportato dagli autori della ricerca.
Lo studio sul collegamento tra perdita dell’udito e depressione
Per poter valutare il collegamento tra perdita dell'udito e depressione, i ricercatori hanno preso in analisi i dati provenienti da 35 studi precedenti, per un totale complessivo di 147 148 partecipanti di età pari almeno a 60 anni.
Rispetto alle persone non affette da perdita dell'udito, gli anziani affetti da una forma di questa malattia presentavano un rischio maggiore del 47% di sviluppare i sintomi della depressione, secondo quanto scoperto dallo studio in questione.
Gi anziani affetti da perdita dell'udito tendono spesso a ritirarsi dalla vita sociale, come ad esempio le riunioni di famiglia, perchè fanno fatica a sentire ciò che le altre persone dicono all'interno di un contesto rumoroso. Questo, di conseguenza, può portare ad una solitudine emotiva e sociale. Inoltre, gli anziani affetti da perdita dell'udito, presentano delle possibilità più elevate di essere affetti da un lieve declino cognitivo e da delle difficoltà nel completare le attività quotidiane, il che può avere un ulteriore effetto negativo sulla loro qualità della vita e aumentare il rischio di sviluppare la depressione.È, quindi, possibile che i cambiamenti che avvengono a causa dell'età e che solitamente vengono descritti come una "normale parte dell'invecchiamento", potrebbero in realtà contribuire allo sviluppo di sintomi depressivi in tutti quegli anziani che sono affetti dalla perdita dell'udito.
Secondo quanto scoperto dallo studio, la connessione tra la perdita dell'udito e la depressione non sembra essere influenzata dall'utilizzo degli apparecchi acustici.
Un limite all'analisi delle ricerche prese in esame in occasione della revisione è costituito dal fatto che queste stesse ricerche sono state condotte utilizzando una grande varietà di metodologie per la valutazione della perdita dell'udito e dei sintomi della depressione.Nonostante ciò, i risultati dell'analisi in questione non fanno che confermare la validità delle prove a sostegno della connessione tra perdita dell'udito e depressione.
Gli esperti hanno, inoltre, sottolineato alcuni ulteriori fattori. In primo luogo,la perdita dell'udito è in grado di causare gravi danni alla comunicazione e di influenzare negativamente l'equilibrio, due fattori in grado di portare all'isolamento sociale e ad una diminuzione dell'attività fisica, che, di conseguenza, può portare alla depressione.La perdita dell'udito, inoltre, può causare l'acufene, ovvero quella fastidiosa sensazione di fischio o ronzio all'interno dell'orecchio, un problema che può trasformarsi in una situazione piuttosto debilitante in alcuni casi e in grado di contribuire allo sviluppo della depressione.
È importante ricordare, inoltre, che la perdita dell'udito è in grado di scatenare dei cambiamenti cerebrali in grado di contribuire alla depressione.
Infine, soffrire di una forma di perdita dell'udito comporta l'invio di un messaggio sonoro più debole al cervello affinché questi lo trasformi. Questo segnale debole potrebbe tradursi in un sovraccarico di lavoro da parte del cervello che dovrà sforzarsi ancor più duramente per poter comprendere il suono in questione, cioè la parola. Questo potrebbe portare con sé gravi conseguenze a livello di un altro processo neurale, ovvero la memoria di lavoro. La debolezza del segnale, inoltre, potrebbe causare la riorganizzazione di certe aree e percorsi neurali, il che potrebbe cambiare il modo in cui il nostro cervello, inclusi determinati aspetti che regolano la depressione, funziona.
Questo studio non prende in considerazione l'eventuale prevenzione della depressione o di altri problemi di salute, qualora la perdita dell'udito ricevesse il trattamento necessario.
La perdita dell'udito ha mostrato di essere connessa a maggiori difficoltà nella vita quotidiana, incluse le difficoltà nella socializzazione e la fatica dovuta allo sforzo mentale aumentato richiesto per comprendere la parola, soprattutto negli ambienti rumorosi, dunque se qualcuno si trova in difficoltà a causa di un problema di perdita dell'udito o se vi sono delle preoccupazioni a livello del proprio benessere mentale, queste persone dovrebbero consultare un professionista medico in grado di aiutarle.
Fonti:
Blake J Lawrence, Dona M P Jayakody, Rebecca J Bennett, Robert H Eikelboom, Natalie Gasson, Peter L Friedland, Hearing Loss and Depression in Older Adults: A Systematic Review and Meta-analysis, The Gerontologist, , gnz009, https://doi.org/10.1093/geront/gnz009
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