Come posso andare avanti?

chiara

Mi chiamo Chiara e ho 20 anni. Vivo con ambedue i miei genitori ma il rapporto con loro ormai si è deteriorato da qualche anno. Mio padre non è mai stato affettuoso o sensibile e anzi spesso tendeva a mettere le mani addosso sia a me che mia madre. Oggi ha smesso ma spesso ricade in questa abitudine; oltre a questo, denigra volentieri ogni cosa che faccio o che provi a fare, dicendomi che non sono abbastanza brava, intelligente ma solo un fallimento, una nullità, una delusione. Mia madre spesso tende ad assecondare questi suoi atteggiamenti senza opporvi resistenza. Ieri mio padre, all'ennesima lite, mi ha detto che mi avrebbe mandato via di casa lontano perché non mi voleva più, ero un problema. Vorrei davvero prendere tutto e andarmene ma non so dove e come, vorrei solo allontanarmi da questo clima familiare distruttivo e soprattutto da un padre del genere.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Chiara,

grazie per aver scritto. Mi dispiace molto per la situazione che vive quotidianamente, è sicuramente generatrice di molte sofferenze ed è un bene lei stia iniziando a pensare di farvi fronte. Il consiglio che mi sento di darle in questo momento è di valutare un supporto da un collega in un Consultorio. I Consultori sono enti pubblici, presenti in ogni città, che offrono percorsi gratuiti ( si paga solo il ticket). Credo lei possa trovarne uno vicino a lei, essendo lei maggiorenne può tranquillamente andarci da sola senza comunicarlo ai suoi gentiori. Inoltre spesso in queste strutture ci sono diverse tipologie di professionisti che potrebbero aiutarla a valutare, quindi affrontare, la sua situazione su più fronti.

Resto a sua disposizione,

Dr. Matteo Radavelli

Dott. Matteo Radavelli

Dott. Matteo Radavelli

Monza e della Brianza

Il Dott. Matteo Radavelli offre supporto psicologico anche online

Gentile Chiara, La situazione che descrive deve essere per lei davvero molto difficile. Trovarsi a vent'anni con un ambiente continuamente svalutante, e da ciò che scrive sembra che questo vada avanti fin da quando lei era bambina, sarebbe fonte di disagio e di voglia di fuga per chiunque. Lei però dimostra una capacità di analizzare la situazione che è ammirevole, ne parla come se riuscisse a guardarla dall'esterno. Questo credo sia un importante punto di forza.

A mio avviso lei ha davanti due strade:

1) Continuare a permettere a tutto questo di rovinare la sua vita e rendere buie le sue giornate, così da non riuscire a guardare al futuro se non con propositi vaghi come "Devo andar via - o - Vorrei lasciare tutto".

2) Utilizzare tutto questo come un "motore", qualcosa che le dà la spinta per darsi degli obiettivi chiari e perseguirli con tutta la determinazione possibile, facendo leva proprio sul suo bisogno di ribellarsi. Questo le permetterebbe di trovare una sua strada di realizzazione personale e lavorativa, se non l'ha trovata già. Ci vorrà tempo, forse anni, ma alla fine, quando avrà raggiunto i suoi obiettivi, potrà dire "ciao ciao" a tutto questo ed andare per quella strada, con le sue forze. Forze che le verranno giorno per giorno, magari che si avvicinerà un passetto alla volta ai suoi obiettivi.

 

Le faccio i migliori auguri e, se vuole, ci dia aggiornamenti su come procede.

Cordialmente. 

G M