Salve, ho 29 anni, e effettivamente ho bisogno di aiuto, supporto e essere ascoltata, ho per lo meno capire dove sto sbagliando.. Vi scrivo la mia storia. Fin da piccola sono sempre stata molto timida, a 6 anni, ho avuto una malattia che mi ha costretta a letto per 3 mesi, di conseguenza ho iniziato le scuole elementari tardi rispetto ai miei compagni che sapevano già scrivere e leggere, ho passato le elementari piangendo ogni giorno perché non mi sentivo accettata, ero sempre da sola, e non riuscivo a legare con nessuno, alle medie la situazione è un po' migliorata, avevo sempre le mie difficoltà, ma ero più tranquilla, i problemi erano in casa, i miei litigavano sempre, e mio padre mi ricordava puntualmente tutti i giorni che ero diversa, andando a colpire i miei punti deboli, mentre mia madre stava zitta.. Diciamo che la mia infanzia l'ho vissuta senza un punto di riferimento, o una parolina di conforto, a 14 anni ho abbandonato la scuola, vivevo un ansia troppo forte per i miei che stavano per divorziare, e la situazione non è stata semplice, mio padre se ne è andato, e da quel giorno ha smesso di fare il padre, nemmeno una chiamata, anche per sapere come stavo, io ho avuto bisogno di lui, volevo semplicemente il suo affetto, che continua a negarmi tutt'ora, dopo che i miei si sono lasciati, mia madre si è fidanzata con un uomo, che per me è stato un Padre, ma mia madre che per lui provava solo un amore malato lo ha fatto allontanare, per andare da un altro uomo, successivamente si è messa con un altro uomo che vive con noi, e che io non sopporto, ho parlato a mia madre dei problemi e dei disagi che provo, che piango, che vorrei essere aiutata, che vorrei essere la parte migliore di me, ma lei non mi ascolta, troppo impegnata nelle sue cose ( controllare il suo fidanzato sempre) lei mi ha tagliata fuori dalla sua vita, voglio venire via da casa, capisco che alla mia età è difficile... Però, tutto questo caos dentro di me mi limita anche sul trovare lavoro, perché non c'è la faccio... Passo le mie giornate in camera mia, non voglio vedere nessuno, ne tanto meno lei mia madre, Io voglio venire via di qui.. Voglio essere aiutata, voglio sorridere e voglio essere felice, io da sola non c'è la faccio.
Salve Valentina, mi dispiace molto per la situazione che descrive e comprendo quanta sofferenza possa averle generato. Purtroppo la sua infanzia non è stata facile, non solo per la malattia, ma anche per l'assenza di punti di riferimento, come Lei scrive, fondamentali per una bambina in via di sviluppo. Inoltre, purtroppo è rimasta incastrata ed invischiata in situazioni familiari e scelte genitoriali dettate da confusione e ciò può aver generato in lei ancora maggiore malessere e, probabilmente, anche la percezione e convinzione di non essere vista, riconosciuta e valorizzata poiché le attenzioni erano sempre spostate su altro.
E' riuscita oggi a trovarsi un suo spazio ed una sua dimensione all'interno del contesto domestico o ciò ancora impatta su di Lei e sulle altre sfere di vita?
Ritengo comunque fondamentale che lei possa usufruire di un consulto psicologico al fine di esplorare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione riportata, approfondire con ulteriori dettagli quanto scrive e trovare strategie utili e fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Gentile Valentina,
dalla sua descrizione si osserva importante senso di vuoto, frustrazione e forse anche rabbia. Sembra che lei non si sente "vista" ma sembrerebbe più una "fantasmina" che gira per casa.
Lei sta già facendo, come sempre, qualcosa per lei: sta chiedendo aiuto e consigli. Forse è proprio arrivato il momento di non dipendere più solo da se stessa ma valutare di chiedere aiuto ad un professionista per essere ascoltata, accolta e aiutata a trovare la sua strada migliore, le sue risorse interne e tornare pian piano a riscoprirsi.
Lei ha grande forza personale anche per come conclude la richiesta. Provi a guardarsi, a dirselo, a vedere la forza che ha interna fin da quando era piccola.
Per quanto riguarda il lavoro in che senso non ce l'ha fa? Si sente giudicata? E' stanca fisicamente e mentalmente? Si dia una risposta, la prima che viene alla mente, senza giudicarsi ma vedendolo solo come un punto di ri-conoscenza personale.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive e/o eventuale consulenza online.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Torino
La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online