Salve Lisa,
sono il Dott. Sandro Ronchini,
utilizzo la sua lettera per inserire alcune riflessioni nei punti ritenuti da me importanti che potrebbero esserle utili per vedere e leggere i fatti anche da una prospettiva diversa dalla sua.
Buona lettura e riflessione!
Salve e grazie a chi mi aiuterà. Sono una ragazza di 23 anni e sto col mio ragazzo (di 25) da due anni e mezzo; spero si capirà dalle prossime righe che lo amo davvero tanto (o troppo?).
I fatti sono i seguenti: da qualche mese avevamo dei problemi, cioè che da piccole sciocchezze di quotidianità, sentivo che lui se la prendesse troppo, che ci rimuginasse infinito tempo e tutto questo è sfociato poco prima della mia laurea, quando lui ha chiesto a una ragazza della sua compagnia di uscire per un caffè
Credo sia importante capire perché lui abbia invitato questa ragazza per un caffè: cosa stava cercando? Che valore/significato le ha dato lei Lisa a questo gesto? Ha pensato che potesse essere un segno indicativo di un calo nella vostra relazione?
(lui l'ha omesso, lei ha rifiutato e me l'ha detto e lui si è sentito con le spalle al muro); chiaramente ero furiosa e gli ho detto le peggio cose, ho pianto per almeno tre settimane, ma alla fine l'ho perdonato
Non fa alcun accenno a come il suo ragazzo abbia giustificato il fatto accaduto: lo ha sminuito o banalizzato? Ha ammesso un interesse per questa amica? un’attrazione? È importante capire e avere chiara la causa del suo agito.
Passa il tempo, ma le cose sembrano diverse: io ero sempre sul chi va là
Un po' come se non riconoscesse più bene il proprio fidanzato.. e lui sembrava che mi trattasse come un vaso di cristallo
Questo fa pensare che entrambe sentivate che qualcosa non funzionava come prima, forse aleggiavano molte paure e non detti tra voi, forse come coppia non avevate affrontato fino in fondo l’accaduto.
insomma alla fine eravamo pieni da questa situazione e lui ha preso la decisione di lasciarmi Anche il fatto che sia stato lui a “lasciare” e a voler chiudere è significativo: lui aveva invitato un’altra; lui le chiede di tornare insieme, lui la lascia. E lei? Pare porsi in modo un po' passivo.
Io sono sicura di non aver preso un abbaglio, non sono una crocerossina, lui è un ragazzo meraviglioso
Non lo metto in dubbio, ma “il ragazzo meraviglioso” sta attraversando un momento un po' confuso e ambiguo.
Durante quel periodo ci siamo sentiti comunque spesso, io non accettavo la rottura per tutta una serie di motivi, legati al fatto che i comportamenti che ha adottato negli ultimi mesi non erano davvero "suoi".
Credo Lisa che debba iniziare ad integrare la visione di questo ragazzo meraviglioso con il fatto che quei comportamenti “ombrosi” e poco chiari facciano parte del ragazzo che lei ama, che forse è meraviglioso ma ha anche altri aspetti a lei difficili da vedere e accettare)
Fatto sta che dopo un paio di settimane mi ha chiesto di riprovarci,
Ancora una volta è lui che le chiede di ricominciare la frequentazione, e lei? tentenna e cede…forse ancora un po' passiva?
io ho tentennato un po' (nonostante fosse quello che volessi), ma dopo l'ho accolto a braccia aperte. Ad oggi, lui è uscito allo scoperto coi suoi genitori, sono anche andata a casa loro, ma ancora non coi suoi amici e non capisco il motivo.
Effettivamente anche questo punto è ambiguo e poco chiaro…
Questo però si somma alla situazione che si sta creando, lui credo sia depresso, mi parla del fatto che si sente triste e tremendamente svogliato, e so che lui si confida solo con me.
Non lo so Lisa, ma come mai questo calo di energie proprio ora che è tornato con lei? Non mi fa presagire un grande entusiasmo, oppure potrebbe esserci una forte ambivalenza che il ragazzo vive.
Sono preoccupata, noi ci siamo sempre sostenuti, ma ho paura di non sapere come aiutarlo. Le opzioni che mi sono prospettata sono: 1) tenermi le sue confidenze per me 2) parlarne con sua mamma, che mi aveva chiesto già di provare a convincerlo ad andare da uno psicologo 3) parlarne con un suo amico, con il quale non ho un grande rapporto, ma che so che gli vuole bene e si conoscono da una vita; solo che quest'ultima opzione significherebbe anche rivelargli io che siamo tornati insieme, violare i confini e la privacy del mio ragazzo e rischiare che si allontani da me ancora.
Non vedo un aiuto o soluzione in nessuna di queste opzioni che lei cita, e poi non è suo compito salvare il suo ragazzo, come mai lui non si attiva per farsi aiutare da qualcuno? Come mai non si rivolge ad uno specialista?
Non so che fare, non penso si farebbe del male, però non mi sento di voler sottovalutare la salute mentale della persona che amo.
Aggiungo che la sua narrazione è incompleta e ci sarebbero molti punti da approfondire e comprendere meglio, certamente con un colloquio clinico potremmo capire di più e avere un quadro maggiormente completo della sua situazione relazionale con il suo ragazzo e di ciò che ha incrinato la vostra relazione.
Ma potrebbe essere interessante coinvolgere anche il suo ragazzo e valutare una consulenza di coppia per affrontare insieme i punti che le ho evidenziato nella mia risposta.
Se lo desidera non esiti a contattarmi ricevo in studio e anche online.
Saluti Lisa