Bassa autostima, tristezza e indecisione

Veronica

Ho quasi 24 anni e sono una ragazza abitudinaria, solitamente. Ho vissuto una relazione terminata dopo 5 anni e un adolescenza di due anni esplosiva, poi incontrai il mio attuale ragazzo e oggi sono più di due anni che stiamo insieme. Sto vivendo da un periodo uno stato emotivo triste, mi accorgo di avere “amici” a parole, perché quando li chiamo o chiedo un caffè non c’è nessuno che mi dica di sì, mi manca vivermi in primis, mi manca poter andare a ballare, divertirmi e quelle risate con un drink in mano. Studio amministrazione del personale pensando sia la strada giusta, ad oggi penso solo che vorrei staccare e partire per mesi per fare l’animatrice, ma ho paura di fare una scelta sbagliata lasciare il mio ragazzo, probabilmente una formazione che possa portarmi un lavoro stabile per poi tornare e trovarmi “sola” più di quanto mi senta già. Sono un soggetto allergico, ogni mese devo fare una puntura e penso che se dovessi andare via dall’italia, non potrei nemmeno e mi sento in gabbia. Sento di vivere perché devo, non perché mi piace, vorrei una vita stimolante e invece la trovo piatta in tutto e per tutto. Cosa dovrei fare?

10 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Veronica,

Probabilmente una parte di sé sta chiedendo di essere ascoltata e lo fa tramite dei "sintomi".

La fantasia che mi sono fatto è che dopo un'adolescenza "esplosiva" abbia cercato dei contenimenti nelle relazioni che ha avuto. Sembra che però in questo momento della sua vita quella parte che la portava ad essere esplosiva e che comunicava in quel modo sta ricominciando a farsi sentire e forse sarebbe utile cercare di comprendere cosa le sta dicendo. Non so quale sia la scelta giusta da fare, soprattutto perché non c'è una scelta più giusta delle altre, ci sono le scelte che sentiamo di voler portare avanti nel momento in cui le facciamo. Per evitare di fare scelte avventate, impulsive o frutto di una fuga sarebbe importante acquisire la consapevolezza della scelta stessa e in questo penso che una terapia con un collega possa essere la cosa migliore da valutare...

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Buona giornata

Dott. Daniele Regini

Dott. Daniele Regini

Roma

Il Dott. Daniele Regini offre supporto psicologico anche online

Ciao Veronica, perchè non partire per qualche mese per un'esperienza di lavoro? Romperesti questa abitudine, ti metteresti alla prova, capiresti quale possibile direzione darti. Dal tuo ragazzo ti allontaneresti per un certo periodo, temi che la storia possa finire? Per la questione allergica, confrontati con il tuo medico. O tutte queste sono difese per non "buttarti" in qualcosa di diverso.

Comincia a guardare le offerte, manda qualche cv, fai un primo passo.

La vita non si stimola da sola, aspetta una tua mossa.

Dott.ssa Luigia Cannone

Dott.ssa Luigia Cannone

Rimini

La Dott.ssa Luigia Cannone offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Veronica,

si definisce una ragazza abitudinaria, ma in questo periodo sembra starle stretta questa 'zona di confort'. In che cosa non si ritrova più? Ha scelto lei il suo percorso di studi o è stata indirizzata? Le consiglio un percorso di psicoterapia per capire un po' di più circa il suo futuro. Si dia un'opportunità per prendersi cura di sé e trovare la strada che meglio la rappresenta e le dia nuovo slancio. A volte vedere le cose da un'angolazione diversa permette di riscoprire dettagli trascurati o percepirli mettendo in atto nuove risorse. 

Cordiali saluti.

Buongiorno Veronica, è possibile che si trovi in un momento della sua vita in cui ha bisogno di comprendere quali nuovi stimoli ricercare e cosa cambiare della sua vita attuale che non le piace.

Pe capire al meglio cosa le stia succedendo le consiglierei di intraprendere un breve percorso psicologico personale e darsi così la possibilità di ampiare la sua consapevolezza rispetto alle strade da intraprendere.

Rimango a disposizione per eventuali dubbi o necessità.

Buona giornata.

Ciao Veronica,

mi colpiscono il tuo senso di solitudine e la tristezza che esprimi. Non mi sento di dirti cosa fare, non ti conosco e non sarebbe rispettoso scegliere per te. Mi sembra che tu sia in un momento della tua vita in cui hai voglia di fare delle scelte. Quello che mi viene da dirti è che potrebbe essere utile provare a capire meglio come ti senti, come senti che ti faccia stare l'idea di una possibile fuga e al contrario invece quella di stare in gabbia. Non so se hai una modalità che ti aiuti ad ascoltarti (scrivere, ascoltare musica e rilassarti, respirare), ma potrebbe essere un aiuto. Le fughe e le gabbie penso abbiano sia pro che contro. Forse uno spazio di confronto in cui sentirti accolta sia nella tua gabbia che nella volontà di fuga potrebbe esserti di supporto. 

Mi è venuto automatico darti del tu per la tua giovane età, spero non ti dispiaccia.

Ti abbraccio

Gentile 24enne, la sua descrizione ci può portare ad almeno due dimensioni di risposte da offrirle per la sua riflessione. La prima, relativa alla presa di coscienza delle responsabilità di adulta che le premono addosso, dandole tutta una serie di reazioni (insoddisfazione) e controreazioni (desiderio di evasione). La seconda visione, gliela proporrei secondo un approccio più tipicamente collegato al "nuovo umanesimo" della psicologia, di certo, ad integrazione delle teorie e metodi psicoanalitici d'origine. Secondo questo punto di vista alternativo, la sua "insoddisfazione" non ha nulla di patologico, ma potrebbe essere riletta come l'apertura della sua coscienza emergente, non tanto tesa alla sola realizzazione di cose che le darebbero sicurezza e stabilità, ma l'apertura verso l'autorealizzazione di sé in senso totale e più ampio che necessita di passare verso l' irequietezza per giungere a stati dell'Essere più elevati! Per qualsiasi approfondimento la rimando per esempio alla ricerca su internet dei modelli psicologici di Maslow, alla Psicosintesi di Assagioli, alla psicologia Transpersonale di Wilber, ecc; rimango comunque a sua disposizione per qualsiasi approfondimento, G.O. 

Dott. Giovanni Occhipinti

Dott. Giovanni Occhipinti

Rimini

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Cara Veronica,

per riassumere vorresti una vita più emozionante e piacevole ma non sei in grado di creartela. Giusto? Bene. La svolta che desideri sta in quello che fai giorno per giorno ed il cambiamento inizia da piccole cose, che poi diventano grandi, come una palla di neve che diventa una valanga. Quindi prova a farti questa domanda la mattina mentre fai colazione e ti prepari: "Cosa mi piacerebbe fare oggi come se mi godessi la vita?". Di tutte le cose che ti vengono in mente fai la più piccola ma concreta e realizzabile. Vai avanti così per almeno due settimane. Poi mi dirai. Un caro saluto.

 

 

Dott. Andrea Bottai

Dott. Andrea Bottai

Firenze

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Ciao

dici di non sapere cosa fare per dare brio alla tua vita.

La prima cosa decidi cosa vuoi fare da grande, quale obiettivo lavorativo,quale mete raggiungere...scegli in base a quello che ti piace e ti incista di più. Poi buttati a capofitto con tutto lo slancio e si sempre tu l'artefice del tuo star bene e non far dipendere dagli altri le tue scelte. Vivi secondo i tuoi gusti e cambia quando senti di non essere felice.

Ciao

Buongiorno Veronica,

lei si da una definizione: si definisce abitudinaria. Come mai? 
Le ipotesi che mi vengono in mente sono due: la sua abitudinarietà la tranquillizza al punto da definirsi tale oppure, all'opposto, inizia a sentirsi stretta nei panni che indossa da anni.

Quale occasione migliore per cambiare vestito di ritrovarsi con addosso qualcosa che inizia a starci stretto? 

Non è mai troppo tardi, nè troppo presto per darsi dei nuovi obiettivi, per inseguire nuovi sogni e per volgere i propri passi verso strade nuove.

Provi a prendersi uno spazio tutto suo in cui prendere consapevolezza di cosa davvero vorrebbe e le farebbe bene in questo periodo e poi... osi!

Se sente il bisogno di nuove abitudini non esiti a cercarle

Credo le sue domande siano importanti e serie. Da quanto scrive mi sembra essere in una fase della sua vitache le porta sofferenza e difficoltà decisionali, e non sempre abbiamo a disposizione le risorse necessarie per affrontare determinate difficoltà. Non abbia timore di chiedere una consulenza, e sicuramente troverà giovamento. 

 

Cordialmente.