Buonasera, ho 39 anni, sono sposata e mamma di una bambina di 5. Sono insegnante precaria da 15 anni ma da qualche tempo, ormai, la mia professione mi va stretta. Sento di aver dato tutto il possibile e di non avere più risorse, né stimoli. A volte fantastico di buttarmi in un altro mestiere, di riprendere a studiare o, banalmente, di iscrivermi a dei corsi di formazione ma l’entusiasmo del momento lascia subito posto alla disillusione: la paura di rischiare per poi fallire mi blocca e così proseguo con la mia vita in una comfort zone ormai non più troppo “comfort”. Ho una mente creativa, adoro leggere e scrivere e, soprattutto, coltivo la passione per la musica da una vita. Dunque ho sempre tenuto, come si suol dire, il piede in due scarpe senza, probabilmente, riuscire a dare il massimo né nell’uno né nell’altro ambito. Ed ora che, per esigenze familiari ma anche per una mia crisi interiore, sono meno impegnata dal lato musicale, mi sento vuota, immobile e, sempre più spesso, triste. Grazie a chiunque vorrà darmi un consiglio.
Un lavoro è per definizione l'esercizio (e quindi la vendita) di una competenza.
Se voglio un nuovo lavoro devo costruire una nuova competenza.
Poi la competenza creerà nella mente le idee su come e dove spenderla, a beneficio di quali persone e per rispondere a quali loro bisogni.
Io partirei da qui, il percorso crea il desiderio e non viceversa.
Il percorso crea la voglia che adesso non c'è.
In fondo qual è la cosa peggiore che può capitare? Che si iscrive a un corso e poi non lo utilizza?
Credo che ragionerei in questi termini.
Udine
Il Dott. Albano Zucco offre supporto psicologico anche online
Buongiorno, spesso malesseri, disagi ed anche malattie fisiche riconoscono degli eventi scatenanti, quindi con un ruolo causale (anche se può non essere l'unico) che producono una condizione di stress, laddove per stress si intende la risposta dell'organismo a qualsiasi compito, difficoltà, evento o condizione valutata come eccessiva o pericolosa.
Lei parla di "passione per la musica" e poi di più recenti "esigenze familiari", "crisi interiore", "minore impegno musicale; a mio avviso andrebbero analizzati e declinati questi eventi per trovare la strategia psicoterapeutica più idonea a farle ritrovare voglia di fare ed entusiasmo.
Roma
La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online
Grazie per aver condiviso la sua situazione, che tocca diversi aspetti emotivi e professionali. È evidente che si trova in un momento di stallo, in cui la comfort zone non è più così confortevole come una volta. La paura del fallimento è un ostacolo comune quando si pensa a un cambiamento radicale, soprattutto quando si hanno responsabilità familiari.
La sua passione per la creatività e la musica potrebbe essere una via d'uscita da questo stallo. Non è necessario fare un salto nel vuoto per cambiare la propria vita; a volte basta un piccolo passo. Potrebbe iniziare con dei corsi di formazione o workshop che la mettano in contatto con altre persone che condividono i suoi interessi. Questo potrebbe darle nuovi stimoli e anche nuove prospettive professionali.
La tristezza che prova è un segnale che non va ignorato. Potrebbe essere utile consultare un professionista per esplorare queste emozioni più a fondo e per elaborare un piano d'azione che la aiuti a uscire da questo momento di stallo.
Ricordi che è normale avere momenti di dubbio e incertezza, ma è anche possibile trovare un nuovo equilibrio che la renda più felice e soddisfatta. Le consiglio di non sottovalutare il potere di prendere piccole azioni concrete verso il cambiamento.
Torino
Il Dott. Matteo Piccioni offre supporto psicologico anche online