Nervosismo, ansia, depressione, attacchi di panico..mi isolo ogni giorno di più dal mondo esteriore..riesco a stare solo con me stessa tra le mura di casa mia...dopo l'intervento di un cancro al seno mi ritrovo in queste condizioni. Cosa posso fare?
Cetty
Nervosismo, ansia, depressione, attacchi di panico..mi isolo ogni giorno di più dal mondo esteriore..riesco a stare solo con me stessa tra le mura di casa mia...dopo l'intervento di un cancro al seno mi ritrovo in queste condizioni. Cosa posso fare?
7 risposte degli esperti per questa domanda
Buon giorno sig.ra Cetty,
nella sua breve ma intensa richiesta mancano molti elementi inerenti la sua vita attuale e pregressa. Mi permetto solo di suggerirle di chiedere aiuto a un terapeuta (uomo o donna è indifferente, valuti tuttavia di considerare con quale genere preferirebbe fare un lavoro parlando serenamente e onestamente della sua situazione). Attualmente i sintomi da lei descritti sono trattabili con la psicoterapia Emdr, esistono protocolli specifici per il trattamento di ognuno dei sintomi da lei descritti. Esiste anche un protocollo specifico per la presa in carico di persone che si sono sottoposte a intervento e cure per tumore al seno. Se la sua fatica è attualmente anche quella di uscire di casa verifichi se su Palermo esiste qualche terapeuta disposto a venire a domicilio per la prima fase di presa in carico. Chieda comunque aiuto. Se nel privato non le fosse possibile per questioni economiche contatti il Consultorio a lei più vicino o i servizi sociali che sapranno indicarle dove rivolgersi per una presa in carico nel pubblico. Cordialmente. R.C.
Gentile Cetty
mi verrebbe da chiederle molte cose, quando ha subito l’intervento, come l’ha vissuto, qualcuno è stato vicino a lei durante tutto questo periodo che penso sia stato molto difficile e lo sia tuttora. Mi chiedo anche che rapporto abbia con il suo corpo dopo l’intervento per cui mi sembra voglia nasconderlo.
Se ne avesse la possibilità le consiglierei di prendere in considerazione queste cose e farsi supportare in questo periodo delicato della sua vita.
Rimango a disposizione se avesse bisogno di un ulteriore confronto.
La abbraccio
Cara Cetty
c'è ben poco da dire se non : si faccia aiutare! Al più presto per evitare la cronicizzazione dei sintomi, per evitare che col tempo le pareti sicure della sua casa, oltre che protettive e consolatorie diventino le sbarre di una prigione dalla quale sarà sempre più difficile uscire.
Un cancro al seno è una violenza fisica e dell'anima, dell'anima di una donna che viene ferita e di cui viene messa in discussione l'identità in qualche modo.
Ha bisogno di condividere i suoi pensieri, le sue paure e di dire a voce alta, a qualcuno che la capisca e non la giudichi, quello che non ha il coraggio di dire a se stessa, perchè non ne è allo stato attuale consapevole e/o perchè non è pronta al momento a sentirselo dire.
Scelga un professionista e si affidi con fiducia, insieme potrà uscirne fuori.
Io sono a disposizione se lo volesse.
Affrontare la malattia è molto doloroso e difficile e ci confronta spesso con paure, desideri e sentimenti che ci risultano nuovi e inaspettati. È assolutamente comprensibile che una tale centrifuga di emozioni e la stanchezza che si determina ci lasci scombussolati, sconvolti o addirittura apatici e chiusi verso il mondo esterno. Premesso che l'inizio di un percorso terapeutico, di supporto e accompagnamento appare a mio avviso la migliore direzione da intraprendere, credo che un punto di partenza per certi versi piu' graduale e meno impegnativo ma al contempo molto efficace possa essere l'apprendimento del Training Autogeno, che consente in pochi incontri di acquisire una tecnica di rilassamento particolarmente utile per fronteggiare, ansia e stress e per migliorare autostima e consapevolezza di se'.
Potrebbe costituire un primo passo verso una quotidianità più serena e positiva.
Gent.ma, l evento che ha turbato la sua vita: il cancro è un evento traumatico di fronte al quale ci si sente spesso impotenti e spaventati e talvolta si tende a non esprimere le proprie emozioni. Dovrebbe fare una psicoterapia per elaborare il trauma. Lei continua a sentire la paura sotto forma di panico, la tristezza per ciò che è accaduto. Cordiali saluti
Carissima Cetty, ritengo che sia necessario intraprendere un Percorso di Psicoterapia in modo da essere sostenuta nel poter affrontare il dolore e la sofferenza. Non rimanere sola e non ti chiudere in te stessa! Abbi il coraggio di rivolgerti a qualcuno professionista in grado di saperti accompagnare verso l’uscita del tuo malessere non solo fisico, ma anche psichico.
Cordiali saluti
Gen.sig.ra,
è normale che dopo l'intervento da Lei subito stia nelle condizioni di cui mi parla.
I sintomi che Lei accusa però si possono combattere con un'adeguata terapia psicologica e una grande volontà da parte Sua. Via mail posso solo dire che l'isolamento non è un buon consigliere e che deve innanzi tutto cercare di combatterlo, non bisogna affatto disperare nelle proprie capacità di recupero.
Allego il mio n. di cell. e la mia e-mail nel caso volesse intraprendere una psico-terapia cognitivo comportamentale.
Cordiali saluti.
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